Mah... personalmente mi sembra che non vada oltre l'aneddotica.Sembra che... ma è perché ho deciso di riportare solo alcuni dettagli per non spoilerare o entrare troppo nello specifico di ogni singola vignetta. In realtà, sono storie divertenti e hanno un bel ritmo comico. Se posso permettermi di fare un appunto, sono molto brevi, quello sì. Perciò, nello spazio a disposizione, i personaggi non riescono a essere esplorati troppo profondamente e li conosciamo in maniera un po' superficiale... Trovo comunque che sia una serie piacevole.
Spero che Korhonen insista su questi soggetti dedicati ai parenti e agli antenati semisconosciuti dei principali protagonisti paperi, magari anche con storie più lunghe. Più che gli avi del lontano passato mi hanno sempre incuriosito dei parenti che dovrebbero essere tuttora viventi (visto che la loro età dovrebbe aggirarsi intorno ai 60/70 anni) come i genitori di Gastone Dafne e Gustave, quelli di Paperoga Eider e Lulubelle, di Ciccio, Funny e Luke, oltre ai suoi nonni materni Casey (fratello di Elvira) e Gretchen, teoricamente coetanei della Nonna.Il discorso sui genitori dei personaggi principali mi ha sempre affascinato e, appunto, l'ho trattato spesso. In uno dei primissimo scritti dopo il mio ritorno (https://ecodelmondo.blogspot.com/2021/03/i-genitori-di-rockerduck.html), sono andato a parlare dei genitori di Rockerduck, proseguendo poi qui (https://ecodelmondo.blogspot.com/2021/04/sulla-famiglia-di-nonna-papera.html) e qui (https://ecodelmondo.blogspot.com/2021/05/quanti-genitori-per-nonna-papera.html) sui genitori di Nonna Papera e, infine, ho dedicato un post (https://ecodelmondo.blogspot.com/2021/10/un-altro-post-sui-genitori-dei-paperi.html) a quei genitori più oscuri e meno "canonici".
SC: Hai scritto alcune storie commemorative per eventi e anniversari, tra queste 80 is prachtig! (Geradts/Tortajada Aguilar, 2014), che mostra la sorella di Paperino, Della (anticipando, e in qualche modo prevedendo, il suo ruolo nel reboot di DuckTales). Di chi è stata l'idea di utilizzare questo personaggio che mai era apparso in versione adulta?
EG: È stata una mia idea. I redattori volevano una storia sul tema “Paperino ricorda” per il numero commemorativo degli ottant’anni, così scrissi una storia con Della, sperando che l’avrebbero accettata. Avevo qualche dubbio, siccome la storia utilizza il concetto einsteniano di accorciamento del tempo presente nella sua teoria della relatività, il quale poteva essere un po’ difficile per i giovani lettori. Ma, con mia sorpresa, tutti lo compresero; il che mostra come il mio pubblico fosse diventato intelligente, dopo aver letto tutte le mie storie istruttive!
In realtà, rileggendo la storia per intero, mi accorgo che il tema principale è “come rimanere giovani”, siccome la rivista celebrava l’ottantesimo anniversario di Paperino e noi non lo percepiamo come una persona di ottant’anni. I personaggi dei fumetti rimangono giovani a vita e lo sappiamo molto bene. Ho preso questa indicazione alla lettera come un punto di partenza e l’ho sviluppata fino alla sua logica conclusione, in cui persone normali si recano a vivere coi personaggi dei fumetti per rimanere giovani; e ciò si conclude con l’idea che rimanere giovani è di fatto possibile, e Della ne è la prova esistente.
SC: Pensi che ci sia qualche possibilità di vederla tornare in futuro (al di fuori di storie speciali o dell'universo DuckTales)?
EG: Penso che potrebbe apparire in altre storie, ma non spetta a me decidere. Io potrei ovviamente proporre una storia con lei, semmai dovessi trovare un’idea interessante.
SC: In De komst van oom Fortunus (du Mosch/Ferioli, 2022), abbiamo il debutto officiale di Gustavo Paperone in una storia a fumetti. Vorrei sapere come ti è venuta questa idea e se hai ricevuto qualche commento dai redattori o dall'editore a proposito dell'utilizzo di un genitore di uno Standard Character.
DM: Io stesso non ero così sicuro di farla franca, ma hanno accettato la storia e non hanno mai detto nulla a proposito. Per coincidenza, leggendo la tua intervista con Evert Geradts, ho notato che aveva usato lo stesso identico approccio per portare a termine la sua storia con Della Duck: la redazione non gli aveva chiesto una storia con Della in particolare, ma ne ha scritta una di sua spontanea volontà, sperando che l'avrebbero accettata.
Ma, siccome i redattori spesso cambiano cose nel testo, ho aspettato ansiosamente per vedere che non lo cambiassero in uno zio all'ultimo minuto; fortunatamente, non lo hanno fatto. César Ferioli è un altro meraviglioso artista di cui ricordo le opere dalla mia infanzia e ha fatto un incredibile lavoro con le illustrazioni della storia.
Per me, la tradizione secondo cui i personaggi non hanno genitori sembra una limitazione autoimposta agli scrittori, dal momento che così tante trame comiche possono derivare da una dinamica genitore-figlio. Posso in qualche modo comprenderlo con Paperino, dal momento che molti lettori probabilmente vedono Nonna Papera come la madre di Paperino, e anche con Qui, Quo e Qua lo capisco, perché ciò solleverebbe la domanda sul perché vivono con Paperino e non con i loro genitori, ma per gli altri personaggi non vedo la necessità di mantenere mamma e papà un mistero.
Pensavo che non sarebbe stato divertente avere il padre di Gastone come una copia carbone di Gastone stesso, o "addirittura più fortunato di lui, bla bla bla". Pensavo che sarebbe stato più divertente renderlo un sergente istruttore, ossessionato dalla disciplina e dal duro lavoro. Ho preso ispirazione dalle storie del Lupo Cattivo, nelle quali il padre e il figlio sono agli antipodi.
SC: Pensi di far tornare Gustavo in futuro?
DM: Sì, ho ancora un paio di idee in testa per storie con Gustavo. Probabilmente, però, dato il mio lento ritmo di lavoro, riuscirò a trasformarle in storie finite solamente in un futuro distante. Ovviamente, anche altri autori potrebbero utilizzare il personaggio, siccome ora è lì fuori.
Oltre alle più note Ortensia e Matilda di cui sappiamo che la seconda è tornata a vivere nel castello di famiglia mentre la madre di Paperino è stata considerata più o meno deceduta dallo stesso Don Rosa (chissà poi perché, essendo più giovane della sorella).Per concludere questo ormai consistente post, vorrei menzionare che, nella recente Paperone e il drago di Glasgow (https://inducks.org/story.php?c=F+DBG++16) (Chamblain/Petrossi, 2022), entrambe le sorelle di Paperone sembrerebbero essere in vita nel presente.
Situazione che non mi convince affatto e che Kari potrebbe mutare facendola ricomparire nel presente, magari anche lei nel castello De Paperoni accanto alla sorella. Nel plot dei frequenti ritorni dello zione alle terre natìe ecco che la presenza delle sorelle potrebbe creare nuove narrazioni sicuramente interessanti.
Non hai capito: intendevo che proprio il blog, ad una rapida occhiata, mi pare solo una raccolta di curiosità, concentrandosi su alberi genealogici e altre menate da nerd.Mah... personalmente mi sembra che non vada oltre l'aneddotica.Sembra che... ma è perché ho deciso di riportare solo alcuni dettagli per non spoilerare o entrare troppo nello specifico di ogni singola vignetta.
Ah, d'accordo, avevo frainteso il tuo breve commento. Le curiosità di cui parli sono dichiarate già nell'occhiello del blog e credo sia legittimo che ognuno abbia le proprie preferenze o i propri focus. Se cerchi la recensione settimanale di Topolino o l'analisi dettagliata di una storia di Bill Walsh o la biografia di Ub Iwerks, probabilmente non è il posto che fa per te.Non hai capito: intendevo che proprio il blog, ad una rapida occhiata, mi pare solo una raccolta di curiosità, concentrandosi su alberi genealogici e altre menate da nerd.Mah... personalmente mi sembra che non vada oltre l'aneddotica.Sembra che... ma è perché ho deciso di riportare solo alcuni dettagli per non spoilerare o entrare troppo nello specifico di ogni singola vignetta.
Chi vuole saperne di più sulle storie che ha letto e sugli autori che hanno scritto e disegnato non può non essere interessato (magari in maniera non eccessiva, diciamo 'moderata') anche a certe dinamiche familiari e parentali visto che oltre alle storie avrà amato anche i personaggi protagonisti delle stesse. Dunque sapere qualcosa di più su di loro dovrebbe essere piacevole tanto quanto saperne di più su sceneggiature, disegni e autori. Anche perché le dinamiche e le azioni di una storia possono risultare molto più comprensibili se si conoscono meglio i rapporti tra i vari personaggi.
Detto ciò non credo che Maximilian abbia voluto 'stroncare' l'Eco: magari non è propriamente il sito che si aspettava e l'ha detto in maniera molto diretta. Mi permetto di dire 'alla sua maniera' e la cosa non vuole essere offensiva. Leggendolo da tempo ho apprezzato la sua cultura gottfredsoniana e anche l'interesse che a volte mostra per storie, plot e personaggi extra Floyd, quando meritano. Riguardo qualsiasi questione lui va dritto al sodo, senza giri di parole. Cosa da apprezzare sebbene a volte possa suscitare delle perplessita'. Una cosa è scrivere, un'altra è parlare dove certi chiarimenti possono essere più rapidi.
Tenevo a chiarire il mio concetto di nerditudine (apparentemente 'frivolo' in alcuni casi ma in realtà necessario in altri per capire meglio varie situazioni che possono sorgere in tante sceneggiature) collegabile ad un giudizio di Maximilian sulla stessa scritto in maniera 'stringata' ma che non credo rappresenti il suo vero pensiero (sicuramente più elaborato) sul tema in questione. Sarà lui, nel caso, se vorrà, a illustrarlo meglio.
Qualcuno sopra diceva "è solo una raccolta di aneddotica". Tralasciando che veramente non vedo il motivo di polemizzare anche in un tranquillo topic di approfondimento su un progetto di ricerca così longevo, eh ma evidentemente c'è chi ne ha un bisogno carnale.Qui l'unico che polemizza sei tu.
Ma per esempio, sul mio sito, di migliaia e rotti di schede Maximilian va a prendere giusto quella di cui non gli è piaciuta la valutazionePer forza, se su un'analisi ero d'accordo, cosa avrei dovuto fare? Limitami a dire "E' quello che penso anch'io"? E ripetere lo stesso commento per centinaia di storie?
Da vecchio appassionato e anche sceneggiatore Disney (molto molto) freelance considero il sito di Simone molto ben fatto e utile anche a chi voglia prendere spunti per nuove idee e/o sceneggiatureGrazie mille, fa molto piacere ricevere messaggi di questo tipo. Metto sempre tutto me stesso in quello che pubblico ed è bello quando questo viene riconosciuto.
Ancora una volta, grazie per le belle parole!Complimenti per l'articolo, che presenta una visione completa e dettagliata di questo personaggio, attraverso l'analisi di tutte le sue apparizioni nei fumetti italiani e, soprattutto, esteri. Profonda passione e cultura disneyana coniugata a uno stile discorsivo, chiaro e scorrevole.
Ne approfitto per linkarvi un nuovo post appena pubblicato (https://ecodelmondo.blogspot.com/2023/05/alla-ricerca-di-della-duck.html).
Si tratta di una ricerca che ho condotto qualche mese fa sulla sorella di Paperino, Della Duck, per la fanzine francese Picsou Soir. Teoricamente, avrebbe dovuto essere pubblicata lì, ma mi è stato riferito che stanno avendo qualche problemino di gestione che potrebbe protrarsi per lunghi periodi e, di conseguenza, mi hanno concesso di pubblicarla sul blog.
Si tratta, credo, del post più completo (almeno fino a ora) sul personaggio, poiché sono andato a occuparmene a 360° gradi, citando ogni singola apparizione e menzione (un po' come avevo fatto nel post su Gedeone), mostrando anche interpretazioni grafiche poco diffuse che trovo particolarmente interessanti e, addirittura, riportando una dichiarazione di Francisco Angones (showrunner di DuckTales) in cui conferma l'ispirazione dalla storia di Geradts per quanto riguarda la caratterizzazione della madre dei paperini nella serie animata.
Che dire, è stato per me un piacevole lavoro, spero che venga accolto positivamente e che sia preso in considerazione per future riflessioni attorno al personaggio.
Complimenti per l'articolo, che presenta una visione completa e dettagliata di questo personaggio, attraverso l'analisi di tutte le sue apparizioni nei fumetti italiani e, soprattutto, esteri. Profonda passione e cultura disneyana coniugata a uno stile discorsivo, chiaro e scorrevole.Grazie di cuore.
Qualora si decidesse di lasciare accanto a CF un maggiordomo o un segretario specifico, credo che il Desmond artibano e il Fiorenzo castyano potrebbero essere i più 'papabili', anche se poi dipenderà dall'autore di turno, considerando solo quelli italiani. Al momento il tycoon sembra più impegnato con Gervasio nelle sue avventure primo novecentesche fra PaperBridge e Fantomius. Essere diventato la 'nemesi' del gentilpapero (come sottolinea l'autore), suo principale nemico con cui avere a che fare, approfondisce sicuramente il personaggio nella sua fase di mezza età ma non vorrei che, per compensazione, diminuisse il suo utilizzo da parte di altri autori nelle storie del presente.Sono d'accordo. Desmond e Fiorenzo, complice lo spazio dedicato loro nelle rispettive storie, sono indubbiamente quelli più a fuoco e definiti e si potrebbe ben pensare di renderli ricorrenti, almeno nella produzione nostrana. Forse, aggiungerei Seymour come "uomo di azione" (contrapposto agli altri due, che lavorerebbero invece in casa/ufficio), visto che proviene direttamente da Barks.
E, di conseguenza, l'idea di arricchire il suo entourage, a cominciare da un segretario tipo Lusky o un maggiodomo sul genere di Battista, fosse rinviata (se mai ponderata) a un tempo successivo. Spero di no perché mi piacerebbe veder approfondite diverse cose di Famedoro, a cominciare dalla location del suo Deposito, isolato nella Valle del Limpopo ma per forza di cose collegato a miniere d'oro e metropoli industriali necessariamente presenti nella vita di un tycoon (la Johannesburg reale potrebbe diventare una Johannesduck disneyana). Però non mi sembra che, fra i tanti progetti che entusiasmano Bertani, ci sia anche una cosa del genere. Staremo a vedere.
Sono d'accordo. Desmond e Fiorenzo, complice lo spazio dedicato loro nelle rispettive storie, sono indubbiamente quelli più a fuoco e definiti e si potrebbe ben pensare di renderli ricorrenti, almeno nella produzione nostrana. Forse, aggiungerei Seymour come "uomo di azione" (contrapposto agli altri due, che lavorerebbero invece in casa/ufficio), visto che proviene direttamente da Barks.Sicuramente Seymour sarebbe da tener presente, non solo per l'origine barksiana ma anche perché, credo, sia l'unico ad essere stato utilizzato almeno due volte. Ha, dunque, un 'curriculum' che altri non hanno. Però immagino che gli autori italiani non lo terranno molto in considerazione (sempre che lo facciano con i due 'nostrani'). Mentre in Egmont si è più attenti ai personaggi secondari (se non terziari) del'universo barksiano e americano in generale, da noi alcuni personaggi d'oltre oceano non sono stati mai utilizzati per storie italiane: Bella Quack, 01 Paperbond, Mata Harrier ma anche Moby Duck e Dinamite Bla fino a non molti anni fa erano solo 'Made in Usa'. Se il marinaio è stato riutilizzato solo come alter ego ottocentesco nelle Storie della Baia, il villico montanaro si è ripreso con gli interessi tutto il tempo (molto lungo) in cui è stato ignorato dagli autori italiani. Ecco perché un Seymour non credo sarà mai preso in considerazione, al contrario di quanto avvenuto in Egmont.
Carina, comunque, l'idea della controparte di Miss Paperett.Anche il discorso sulle segretarie sarebbe da tener presente. Considerando che a tutt'oggi lo stesso Rockerduck non ne ha una fissa (e sarebbe stato interessante, nel caso, contrapporla alla collega Miss Paperett, un po' come avvenuto per Lusky e Battista) immagino che una segretaria per Cuordipietra sia quanto di più lontano dalle menti di autori e direttori paniniani.
L'ipotesi della prozia è quella che fa meno danni al canone donrosiano. Se Olivia Duck fosse sorella di Humperdink questo permetterebbe comunque a Daphne di aver ereditato il "gene della buona sorte" da parte della zia, forse in forma minore rispetto a Gastone.Sì, esatto. Anche perché
Estrapolo due frasi dal tuo interessante articolo dove si evince che anche Don Rosa ha 'deviato' da una precedente narrazione riguardo la fortuna di Gastone, sebbene scritta solo in un articolo e non in una storia (e la differenza non è poca). Però lo studioso John Nichols, parlando del nonno paterno Gemstone e delle sue multiple vincite alla lotteria irlandese, da dove prende queste info? Se lo avesse fatto da una storia, allora ci sarebbe qualcosa di più 'corposo' riguardo la sua teoria (che non sarebbe più tale) ma non credo sia stato così.L'articolo di Nichols riprende fatti dalle storie barksiane, ma aggiunge anche molte cose inventate di sana pianta (tra cui, Gemstone). Praticamente, si tratta di una finta intervista a un Archimede ormai anziano e l'intervistatore ne ricorda le storie a fumetti (di Barks, appunto) e il rapporto con i vari personaggi di Paperopoli. Personalmente, mi piace considerare Gemstone """canonico""" perché 1. non esiste attualmente un nonno di Gastone; 2. apprezzo il gioco di parole Gladstone/Gemstone, entrambi licenziatari di fumetti Disney in America, anche se nel 1985 la Gemstone era ancora lontana dal nascere.
Immagino che molti dei Bassotti apparsi nell'albo omonimo americano siano stati ricordati in questo topic specifico anche se qui ci sono i loro nomi italiani mentre nel post di Simone quelli originali.Sfogliandolo molto rapidamente, mi pare che sì, alcuni siano presenti anche nell'altro topic. Purtroppo, catalogarli tutti (ma tutti tutti tutti) sarebbe impensabile, date le migliaia di storie. Perciò, mi sono dato dei limiti. Ed è stato comunque un impiego di tempo non indifferente.
https://www.papersera.net/forum/index.php/topic,10789.30.html
L'unica critica (da intendersi come costruttiva) è sulla qualità audio. Non so se sono i microfoni o la connessione o altro ancora ma a volte è difficile capire le parole.
Magari qualche software di post produzione audio può aiutare (non sono un esperto).
Ma devo confermare che l'audio era in più punti pessimo...... be, che dire. Ne sono consapevole e me ne dispiaccio. Purtroppo, questo video ha avuto due "problemi": il poco tempo a disposizione (e questo spiega il perché non si sia entrati in profondità su certe risposte) e, ovviamente, l'audio.
In una storia disegnata da Tony Strobl ma scritta non si sa da chi ("Archimede e il cappello pensatoio" da Almanacco Topolino 12 di dicembre 1965) troviamo un nonno di Archimede chiamato Arcipitagora. Lo possiamo vedere sia a colori che in bianco e nero (nella foto in basso tratta dal mio albo) in vignette della stessa storia originale.Ciao, Cornelius. Conoscevo il parente, che in realtà ho citato nel mio post (https://ecodelmondo.blogspot.com/2023/06/sulla-famiglia-pitagorico.html), nel punto in cui ho scritto "e non mi riferisco al nonno brasiliano di Archimede".
Potrebbe essere il nonno del ramo materno e dunque il padre di Sonia, madre di Archimede così chiamata da Marco Gervasio senza averla mai utilizzata in sue storie ma inserita nel suo albero genealogico dei Pitagorico da una storia brasiliana dove è chiamata solo signora Pardalto (il cognome della sua famiglia di origine).
Ovviamente questa è una ricostruzione fatta 'artificialmente' da due storie non collegate fra loro, una americana dei '60 e l'altra brasiliana degli '80. E' comunque interessante formare questo 'puzzle' dei Pitagorico sia per 'arricchire' l'Albero di Gervasio (che 'pende' dal lato paterno) che l'articolo di Simone, se entrambi vorranno, ovviamente ;D
https://inducks.org/story.php?c=S+65114
(https://inducks.org/hr.php?normalsize=1&image=https://outducks.org/webusers/webusers-char/nl_dd1966_41d_003_grandpagearloosefroms.jpg)
https://disney-comics.fandom.com/it/wiki/Sonia_Pardalto
(https://www.tuttosullegalline.it/newsite/wp-content/uploads/2017/03/pollaio-disney-pitagorico-albero-genealogico.jpg)
Davvero interessanti le peripezie narrative di Saindeberg riguardo questi nonni materni di Archimede in relazione a quelli paterni di Barks e Don Rosa. A questo punto possiamo dire che Euclide, figlio di Aristide/Arcipitagora e zio di Archimede, è anche il fratello di Sonia Pardalto. E riguardo la madre, una e trina nella sua triplice ed eterogenea comparsa americana, brasiliana e olandese, appurato che il nome Sonia glielo ha dato Marco Gervasio, il cognome si avvicina moltissimo a quello brasiliano di Archimede che è chiamato Professor Pardal.Stando all'articolo sopra riportato, il nome Pardalto è stato dato al nonno "brasiliano" per differenziarlo da Cacciavite, che avrebbe cognome Pardal, ovvero lo stesso del nipote. Credo che Gervasio lo abbia preso da qui, probabilmente vedendo il famoso albero di Gilles Maurice.
Se nella sua apparizione originale (e nelle due successive) il personaggio è chiamato semplicemente 'madre di Archimede', il cognome Pardalto potrebbe essere una ideazione brasiliana collegata al figlio, sebbene il suo cognome Archimede dovrebbe averlo ereditato dal padre e dunque per Sonia quello sarebbe un cognome 'acquisito' dal marito (mentre nel post precedente avevo ipotizzato fosse il cognome di famiglia della madre, prima di sposarsi, non collegando quello originale portoghese-brasiliano del ramo paterno)
(https://www.oldtoys-on-line.com/1905-large_default/disney-mondadori-manuale-di-archimede-1973.jpg)
Riguardo le pagine del Manuale di Archimede, anche la versione italiana uscita nel 1973 per Mondadori si rifà a quella originale brasiliana sebbene nelle prime due pagine dedicate allo zio Euclide e al nonno Aristide/Arcipitagora, il testo non spiega ovviamente questa particolarità parlando genericamente di un bisnonno di Archimede, senza neanche specificare quale sia dei due nei disegni raffigurati.
Si parla comunque di Monotonopoli e della famigerata invenzione del danzofono del bisnonno che costrinse lui e la sua famiglia (compreso il piccolo Archimede) a lasciare la città e ad approdare a Paperopoli. Nelle pagine successive si parla di Archimede adulto nella sua nuova città e brevemente anche del nipotino Newton, raffigurato su un disco volante insieme a Edi (foto sottostanti) senza alcun collegamento specifico con altri parenti.
Stando all'articolo sopra riportato, il nome Pardalto è stato dato al nonno "brasiliano" per differenziarlo da Cacciavite, che avrebbe cognome Pardal, ovvero lo stesso del nipote. Credo che Gervasio lo abbia preso da qui, probabilmente vedendo il famoso albero di Gilles Maurice.Ah ecco, fra le tante notizie mi era sfuggita questa in particolare. Certo che non si è avuta una gran fantasia circa i cognomi, considerando che le due famiglie paterna e materna non dovrebbero essere collegate fra loro. Riguardo Newton penso che solo Marco Nucci e altri colleghi che di recente si sono dedicati al nipote di Archimede potranno svelarci, se vorranno, nuove particolarità sulle sue ramificazioni parentali nella famiglia Pitagorico.
Ho appena letto l'ultimo articolo di Simone Cavazzuti sui Bassotti e colgo l'occasione per rinnovargli i miei complimenti. Ogni volta dimostra molto impegno e competenza nelle ricerche che compie per il suo blog e spero di poterne leggere presto di nuove e interessanti!Ringrazio. Al momento, sto lavorando a un nuovo articolino per il quale ho dovuto contattare due autori. Spero che la tua attesa non verrà delusa.
In effetti, se il nonno di Archimede era già amico di Paperone nel 1880, è "strano" immaginarsi suo padre collaborare con Fantomius 50 anni dopo!
A proposito di nonni, la ricerca odierna tratta proprio dei progenitori di Zio Paperone. Quanti nonni ha avuto il miliardario scozzese nelle storie a fumetti? La risposta è: tanti... scopriamoli insieme, con tanto di immagini a QUESTO INDIRIZZO (https://ecodelmondo.blogspot.com/2023/10/quanti-nonni-per-zio-paperone.html).
Bell'intervista e molto interessante. Complimenti a voi e al mitico Artibani che ha raccontato un sacco di cose della sua professione con grande schiettezza.Grazie! Artibani è stato davvero molto sincero e diretto, ho apprezzato molto il suo modo di aprirsi.
Stavolta l'audio si sentiva bene :-)
ATTENZIONE ATTENZIONEArticolo interessante, però vorrei suggerire una correzione. Ad un certo punto affermi che "Ebbene, S.C.O.C.C.I.A.T.O.R.E. (T.A.I.L.C.R.A.N.K.E.R. nell'originale) è solamente uno dei tantissimi e fantasiosissimi anagrammi proposti da Barks nelle sue storie con le GM ". Immagino tu volessi scrivere acronimo al posto di anagramma.
Ispirato dall'itinerario della Topoguida pubblicato questa settimana, ho deciso di dedicare un post al Gran Mogol delle GM di Paperopoli. Questo è il link per leggerlo (https://ecodelmondo.blogspot.com/2023/10/il-nome-del-gran-mogol.html).
Grazie! Corretto subito "acronimi", chissà dove avevo la testa quando ho scritto "anagrammi"...ATTENZIONE ATTENZIONEArticolo interessante, però vorrei suggerire una correzione. Ad un certo punto affermi che "Ebbene, S.C.O.C.C.I.A.T.O.R.E. (T.A.I.L.C.R.A.N.K.E.R. nell'originale) è solamente uno dei tantissimi e fantasiosissimi anagrammi proposti da Barks nelle sue storie con le GM ". Immagino tu volessi scrivere acronimo al posto di anagramma.
Ispirato dall'itinerario della Topoguida pubblicato questa settimana, ho deciso di dedicare un post al Gran Mogol delle GM di Paperopoli. Questo è il link per leggerlo (https://ecodelmondo.blogspot.com/2023/10/il-nome-del-gran-mogol.html).
Aggiungo anche che la descrizione "una pubblicazione contenente storie inedite" riferita alla testata Giovani Marmotte è un po' ambigua, visto che potrebbe essere interpretata come "contenente principalmente storie inedite" (il che è vero) ma anche come "contenente solo storie inedie" (il che è falso, dato che c'erano anche ristampe di storie del passato).
Come vi annunciavo pochi giorni fa, esordisce oggi sull'Eco un nuovo collaboratore: Giuseppe Benincasa. Vista la data odierna, Giuseppe si è occupato di tracciare un breve quadro dell'utilizzo di Amelia da parte del duo di sceneggiatori Barosso & Barosso, riportando alcune caratteristiche introdotte dai fratelli torinesi e ancora oggi riscontrabili nelle storie di produzione italiana.Grazie della condivisione, Simone.
LINK (https://ecodelmondo.blogspot.com/2023/10/amelia-made-in-italy-di-giuseppe.html)
Ho appena finito di vedere le chiacchierate con Becattini e Mastantuono e devo fare ancora una volta i miei complimenti a Simone. Non finiranno mai di sorprendermi la sua competenza e la sua preparazione. Ho particolarmente apprezzato come gli ospiti si siano aperti su certe tematiche e spero che arrivi presto un prossimo video!Nel ringraziarti per le belle parole, ti comunico che il tuo desiderio è stato avverato.
Quest'anno, per fare qualcosa di diverso dal solito, ho chiesto ad alcuni fumettisti Disney di realizzare delle illustrazioni per augurare buone feste ai lettori di Eco del Mondo (http://ecodelmondo.blogspot.com).Graziosa l'idea di coinvolgere artisti nostrani ed in forza a case editrici straniere in questa simpatica iniziativa che offre ai lettori de L'eco del mondo, oltre a degli sketch molto carini, anche due pagine di storyboard originali per storie di ambientazione natalizia e di produzione straniera.
(https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSdh5NaVHnI25lJO9YVGi6KtiYTOpmy4KyPy0VTGIMnElSSublYzYAV_M6J4RnKf6dQ6AZhbk8PwnM6RPuToF8pjp3l5ptc5LsoFjb9n7U29dv0Swp1_xsvx7eIlG7fNU1lose7-Gvz2s6Toyedcu0UJhcCxoHmAkba_CpZbPdcrMP2pcQ83hr3xDEzF5f/s2598/Buttic%C3%A8.jpg)
Qui, potete ammirare il bellissimo disegno di Federico Butticè. A QUESTO LINK (https://ecodelmondo.blogspot.com/2023/12/buone-feste.html), invece, il post completo con le altre illustrazioni.
Buone feste a tutti quanti!! ❄❄❄
Avete letto Il Corsaro? Ne ho parlato assieme al suo autore, Vito Stabile, in questo articolo (https://ecodelmondo.blogspot.com/2024/01/si-parla-de-il-corsaro-stabileferracina.html) senza spoiler. Buona lettura!Mi desta sempre interesse questo tipo di contributi nei quali l'autore di una storia ha modo di approfondire la genealogia di un proprio progetto editoriale, le idee che vi sono dietro e più in generale tutto il processo che ha portato alla sua realizzazione.
Avete letto Il Corsaro? Ne ho parlato assieme al suo autore, Vito Stabile, in questo articolo (https://ecodelmondo.blogspot.com/2024/01/si-parla-de-il-corsaro-stabileferracina.html) senza spoiler. Buona lettura!"Elaine è un chiaro omaggio fin dal nome a Elaine Marley di Monkey Island"