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Le Pubblicazioni => Topolino => Topic aperto da: SalvoPikappa - Martedì 26 Mar 2024, 20:10:13

Titolo: Topolino 3561
Inserito da: SalvoPikappa - Martedì 26 Mar 2024, 20:10:13
STORIE

Area 15 - La signora della scogliera + Nel giardino d'inverno
26 + 28 tavole
Storia di Marco Nucci
Disegni e chine di Mattia Surroz
Colore di Emanuele Virzì

Pianeta Paperone - Le gallette predilette
26 tavole
Storia di Vito Stabile
Disegni e chine di Marco e Stefano Rota
Colore di Diana Laudando

Paperino e lo scacco smacco
7 tavole
Storia di Terje Nordberg
Disegni di Arild Midthun
Colore di Egmont

Pippo e il primo valzer
30 tavole
Storia di Danilo Deninotti
Disegni e chine di Luca Usai
Colore di Putra Shah Bin Bin Abd Jalil

COPERTINA

Disegni di Andrea Freccero - Colori di Andrea Cagol

(https://www.topolino.it/wp-content/uploads/2024/02/1WTOPO3561_0.jpg)

SERVIZI e RUBRICHE

Il blocco dello scrittore! - Trucchi del mestiere (Barbara Garufi)
Scacco matto, Paperino! - Cosa state per leggere (Davide Del Gusto)
Appuntamento al Night Raven College! - Fumetti (Francesca Agrati)
Pippo, che attore! - Fumettando (Francesca Agrati) - Disegna con Lorenzo Pastrovicchio

(https://www.panini.it/media/catalog/product/cache/a87cfc69c89e7921deea3a8e066ac416/1/w/1wtopo3561v_0.jpg)

Con il numero odierno troviamo in allegato il Raccoglitore e la Medaglia di Pippo a 6,90 euro

Titolo: Re:Topolino 3561
Inserito da: Samu - Martedì 26 Mar 2024, 20:40:35
Molto gustose sia la prova di Vito e dei Rotas alle prese con lo Zio Paperone e le sue peculiarità che, di volta in volta, vengono analizzate ed approfondite con trame intriganti ed efficaci e la bella storia in chiusura di ambientazione viennese, con un Pippo in gran spolvero giustamente protagonista fin dal titolo.

Ma il racconto che più ho amato di questo numero è sicuramente quello di Nucci/Surroz: La Signora della Scogliera è una storia stupenda per come i personaggi vengono tratteggiati con vividezza e umanità, per come i rapporti tra di essi sono gestiti in maniera tridimensionale e tutto fuorché piatta, per la capacità di Nucci di sapere approfondire un personaggio quale Vanessa nel suo orgoglio, nella sua fierezza, nel suo ostentare l'incapacità cronica di farsi aiutare ma che dimostra appieno quanto intensa sia la sua passione per la scrittura e quanto la mandi in crisi la mancanza di nuove idee narrative.
Anche la Signora del titolo (Agatha Woolf) è stata tratteggiata in maniera egregia nella sua umanità, di una scrittrice sì affermata, celebre e famosa ma che ha anche commesso degli errori cui vuole rimediare.
Molto coinvolgenti le varie lezioni di scrittura cui i paperotti prendono parte, presiedute dalla sopracitata Agatha, e semplicemente splendida la sequenza finale.
Quest'ultima la si può intuire, ce lo si può immaginare quale sia la rivelazione che fino a quel momento, nel corso del dipanarsi del racconto, era rimasta sottaciuta.
Ma tale chiusura è costruita in maniera talmente pregna di sentimento e con una ripresa cinematografica munita delle giuste pause (e vignette mute) tale da suggellare in maniera davvero deliziosa una storia Disney pregna di bellezza, vettore di una impeccabile lezione di scrittura e di rapporti intensi, sinceri e veri che si instaurano (oppure si ritrovano) tra i suoi protagonisti.
Meravigliosa!  :heart:
Titolo: Re:Topolino 3561
Inserito da: Ruhan - Martedì 26 Mar 2024, 20:51:13
Sarà, ma questo ciclo di storie in stile retrò (guidato da Vito Stabile) è davvero una formula vincente, a mio parere. Sia esteticamente che nel modo di affrontare il connubio tra tradizione e contemporaneità. Ogni settimana, spero che ne appaia un'altra. La storia (Pianeta Paperone - Le gallette predilette) è corposa, si svolge come accadeva con quelle dei bei vecchi tempi: una idea, ma raggiunta tramite tanti segmenti di trama, come tasselli di un bel puzzle. Ricco, coinvolgente. Con scacchi matti e insperate vittorie. E un reparto di disegni e colorazione (!!!) che sa omaggiare la tradizione, senza rinunciare all'oggi.
Questo connubio felicissimo viene raggiunto anche tramite citazioni alla nostra contemporaneità, ma rese in modo retrò, con una specie di retrofuturismo che sembra quasi mettere assieme telefoni d'epoca e internet.

E parlando di scacchi matti, non posso non citare la storia di Terje Nordberg. Semplice, lineare, ma fa il suo lavoro.
Titolo: Re:Topolino 3561
Inserito da: Fantasio - Martedì 26 Mar 2024, 21:52:58
Anche la Signora del titolo (Agatha Woolf) è stata tratteggiata in maniera egregia nella sua umanità, di una scrittrice sì affermata, celebre e famosa ma che ha anche commesso degli errori cui vuole rimediare.
Strabiliante questa storia, probabilmente la migliore che si sia vista su Topolino dai tempi de "L'isola di corallo". Soprattutto strabiliante la trasformazione di Surroz da disegnatore solo discreto a migliore in attività, e non solo in Italia, capace di rendere ogni espressione, anche la più sfumata, con un realismo che solo Gottfredson - e non sempre - riusciva a raggiungere. E per una volta la colorazione inusuale è pienamente azzeccata.
Non è Vanessa, ma proprio Agatha Woolf - incrocio tra Virginia Woolf e Agatha Christie - la vera protagonista della storia, con la sua villa, i suoi abiti di un'altra epoca e i suoi silenzi. Soprattutto con i suoi modi un po' ottocenteschi: va riconosciuto a Nucci un grande colpo di genio per aver saputo trasformare Area 15, serie "adolescenziale", in una serie "adulta", con i ragazzi a fare da contrappunto a drammi grandi e piccoli, realistici, profondi, quasi non-disneyani. Dopo Alistair Black, Joseph Beckmann e lo stesso Paperinik, Agatha Woolf è solo l'ultima - si spera temporaneamente - di una serie di personaggi pienamente tridimensionali che valorizzano l'universo disneyano e ce lo rendono reale come pochissimi autori, in passato, sono riusciti a fare.
Di questo passo Nucci entrerà nella mia personale top 10 all-time di autori disneyani...
Titolo: Re:Topolino 3561
Inserito da: Dippy Dawg - Martedì 26 Mar 2024, 23:01:00
Peccato per i fumetti invertiti a pagina 69, forse l'unico difetto di una storia bellissima (come quasi tutte quelle di Area 15, peraltro)! :heart:
Titolo: Re:Topolino 3561
Inserito da: Anapisa - Martedì 26 Mar 2024, 23:27:54
Mi è spiaciuto non aver preso questo numero, penso che se il forum fosse stato attivo ci sarebbero state un sacco di belle recensioni che mi avrebbero portato a recarmi in edicola.
Avrei letto con piacere Area 15.
Pazienza.
Titolo: Re:Topolino 3561
Inserito da: Grrodon - Mercoledì 27 Mar 2024, 00:42:34
Contatemi tra coloro che sono rimasti davvero colpiti dalla signora della scogliera, una storia sensibile scritta con sensibilità e in grado di smuovere cose a chiunque sia appunto sensibile. Nucci dimostra una grandissima capacità nel raccontare (anche) i personaggi giovani... senza che sia il loro essere giovani a contraddistinguerli. E' tutto così naturale, sensato e... vero. Davvero una perla, e un esempio da seguire se si vuole procedere nella direzione "giovanilistica" senza scadere nel targettizzato o nell'artefatto. E che disegni.
Titolo: Re:Topolino 3561
Inserito da: fab4mas - Mercoledì 27 Mar 2024, 08:54:32
Sapevo già che sarei stato in disaccordo con la maggior parte degli utenti (almeno di quelli che commentano) ma a me la storia della scogliera ha causato il solito effetto noia di tutte queste storie che ormai ho messo nella categoria "cioè" (il periodico tanto in voga tra gli adolescenti tanti anni fa..magari lo stampano ancora eh).
capisco e mi adeguo sul principio del coinvolgimento della fetta di pubblico a cui queste storie per me mirano ma mi lasciano sempre poco. bellissimi i disegni che portano in alto la media della storia. diciamo che non è un genere che riesco ad apprezzare in generale e fatico ancora di più sul topo.

E' uno di quei numeri che entrano nella mia libreria e da li non si muovono più.

edit: Molto bella la copertina
Titolo: Re:Topolino 3561
Inserito da: Grrodon - Mercoledì 27 Mar 2024, 13:02:25
Invece secondo me il punto di tutto è che il modo in cui Nucci scrive questo "genere" ha davvero poco di quel "genere" e ne travalica proprio gli stilemi. Racconta una storia precisa, è pieno di considerazioni sull'arte in sé che possono solo scaturire dall'esperienza personale e dalla voglia sincera di dire qualcosa. Le lezioni della scrittrice sono... "vere", come anche i sentimenti in gioco. Mi sembra proprio un parto creativo avvenuto fuor di retorica, che è un po' quello di cui secondo me il giornale può far tesoro per parlare davvero al pubblico del futuro. Fui scettico su Area 15 anni fa, ma mi sono ampiamente ricreduto data la piega "verace" presa dalla serie (e fra le perle ci metto pure la tenerissima storia di Ray con Paperinik).
Titolo: Re:Topolino 3561
Inserito da: fab4mas - Mercoledì 27 Mar 2024, 13:20:36
Il mio problema, e sottolineo 'mio' non della storia, è che non sono minimamente incuriosito nel proseguire la lettura di una storia del genere..(che però ho concluso beninteso). Sarà una questione di ritmo, sarà perchè non riesco ad associare il mondo  "paperotto" a queste problematiche ma nella sua qualità questo mi rimane. Non posso parlare del 'genere' in senso ampio ma so benissimo che topolino è un contenitore e che quindi 'mi tocca' leggere anche questo per cui mi limito a dare un giudizio estremamente personale.
Su tutto non posso certo dire di esser un fan di nucci tale da porlo tra i miei preferiti nonostante gli riconosca momenti davvero notevoli
Titolo: Re:Topolino 3561
Inserito da: Grande Tiranno - Mercoledì 27 Mar 2024, 13:25:24
Nucci è come al solito molto bravo, la storia mi è piaciuta molto: l'ho trovata delicata e dolce senza mai scadere nella banalità.
Quello che invece non ho apprezzato più di tanto è il comparto grafico: nelle tavole di Surroz, pur essendo estremamente frecceriano, mancano gli elementi cartooneschi più tipicamente disneyani, che lo stesso Freccero, seguendo la scia di Carpi, non manca mai d'inserire; dalle case agli sfondi ai paesaggi è tutto estremamente realistico, troppo. Su questo concordo con Andrea Pasti, il recensore.
Ha fatto comunque un ottimo lavoro sui personaggi, sempre molto espressivi.
Titolo: Re:Topolino 3561
Inserito da: Filo Sganga - Mercoledì 27 Mar 2024, 15:11:00

Quoto in toto. Non sopporto le storie scritte di mestiere e la retorica e hai proprio centrato il punto. Nucci per la maggior parte, soprattutto se sente il tema scrive in maniera "vera" e in questo modo alla maggior parte delle persone sensibili riesce a trasmettere qualcosa. Ci sono eccezioni, vedi l'argaar, dove, sentendo che il tema non è suo non è riuscito ad evitare il mestiere e la retorica e infatti si sente la differenza. Così come vertigo, altro ciclo dalle potenzialità interessantissime ma che si è un pò avvitato su se stesso in corsa grazie forse anche ad un nucci ancora un pò acerbo.


Invece secondo me il punto di tutto è che il modo in cui Nucci scrive questo "genere" ha davvero poco di quel "genere" e ne travalica proprio gli stilemi. Racconta una storia precisa, è pieno di considerazioni sull'arte in sé che possono solo scaturire dall'esperienza personale e dalla voglia sincera di dire qualcosa. Le lezioni della scrittrice sono... "vere", come anche i sentimenti in gioco. Mi sembra proprio un parto creativo avvenuto fuor di retorica, che è un po' quello di cui secondo me il giornale può far tesoro per parlare davvero al pubblico del futuro. Fui scettico su Area 15 anni fa, ma mi sono ampiamente ricreduto data la piega "verace" presa dalla serie (e fra le perle ci metto pure la tenerissima storia di Ray con Paperinik).
Titolo: Re:Topolino 3561
Inserito da: Fantasio - Mercoledì 27 Mar 2024, 16:50:18
a me la storia della scogliera ha causato il solito effetto noia di tutte queste storie che ormai ho messo nella categoria "cioè" (il periodico tanto in voga tra gli adolescenti tanti anni fa..magari lo stampano ancora eh).
Ma guarda, non è che tu abbia torto. Non si può dire che la storia sia un concentrato di azione e di suspence; neanche vi compaiono i personaggi principali, e capisco benissimo chi, come te, si annoia.
Però c'è un fatto innegabile: che cosa vogliamo dai Paperi? Cacce al tesoro pensate da Paperone, con i nipoti al seguito, come ideate da Barks e reiterate da Cimino? Baruffe familiari e tic paperoneschi, come ideati da Barks e reiterati da Martina? Avventure di Paperinik? Paperino tuttofare sfortunato? Scontri con i Bassotti e Amelia? Fughe da Brigitta?
Certamente sì, ma dopo decenni (e decenni) di storie come queste gli spunti si riducono sempre più e se i personaggi devono continuare a vivere bisogna cercare altre strade. Ovvio che Paperone non può diventare il dr. House, o Paperino un villain, QuiQuoQua tre novelli Franti, Gastone un supereroe e così via, e poi le censure aumentano ogni giorno e gli spunti, quei pochi rimasti, si riducono ancora.
E allora bisogna giocoforza approfondire i personaggi minori (da qui la continua presenza di Paperoga da un certo tempo a questa parte), creare dei buoni comprimari, andare sull'introspezione, che sarà tanto più riuscita quanto più "nuovi" saranno i personaggi.
Insomma, storie come "La signora della scogliera" tocca scriverle e io penso che il lettore debba metterci un po' del suo, convincendosi che non si può andare avanti all'infinito con le cacce al tesoro e gli scontri coi Bassotti. E allora - forse - apprezzerà un po' di più questo tipo di storie.
Titolo: Re:Topolino 3561
Inserito da: fab4mas - Mercoledì 27 Mar 2024, 18:36:15
a me la storia della scogliera ha causato il solito effetto noia di tutte queste storie che ormai ho messo nella categoria "cioè" (il periodico tanto in voga tra gli adolescenti tanti anni fa..magari lo stampano ancora eh).
Ma guarda, non è che tu abbia torto. Non si può dire che la storia sia un concentrato di azione e di suspence; neanche vi compaiono i personaggi principali, e capisco benissimo chi, come te, si annoia.
Però c'è un fatto innegabile: che cosa vogliamo dai Paperi? Cacce al tesoro pensate da Paperone, con i nipoti al seguito, come ideate da Barks e reiterate da Cimino? Baruffe familiari e tic paperoneschi, come ideati da Barks e reiterati da Martina? Avventure di Paperinik? Paperino tuttofare sfortunato? Scontri con i Bassotti e Amelia? Fughe da Brigitta?
Certamente sì, ma dopo decenni (e decenni) di storie come queste gli spunti si riducono sempre più e se i personaggi devono continuare a vivere bisogna cercare altre strade. Ovvio che Paperone non può diventare il dr. House, o Paperino un villain, QuiQuoQua tre novelli Franti, Gastone un supereroe e così via, e poi le censure aumentano ogni giorno e gli spunti, quei pochi rimasti, si riducono ancora.
E allora bisogna giocoforza approfondire i personaggi minori (da qui la continua presenza di Paperoga da un certo tempo a questa parte), creare dei buoni comprimari, andare sull'introspezione, che sarà tanto più riuscita quanto più "nuovi" saranno i personaggi.
Insomma, storie come "La signora della scogliera" tocca scriverle e io penso che il lettore debba metterci un po' del suo, convincendosi che non si può andare avanti all'infinito con le cacce al tesoro e gli scontri coi Bassotti. E allora - forse - apprezzerà un po' di più questo tipo di storie.

direi che son d'accordo su tutto.

Topolino non è un Bonelli in cui tutto si gioca su  una storia con un protagonista (al limite qualche comprimario) per cui se ti capita di legger un dylan dog che parla solo d'amore sai che il numero/mese quello ti propone e li finisce. Sono il primo ad apprezzare l'ampiamento della rosa e di generi della presente direzione e capisco che si debba spaziare. Viene da se che chi come me è meno 'aperto' su certe  storie fatichi un po'. Oltretutto sono uno che si accontenta...il settimanale lo leggo anche se ammetto che le storie che mi piacciono sono relativamente poche, non remo contro a storie del genere perchè davvero non influiscono sulla mia decisione di abbonarmi o meno. UN domani in cui questo dovesse diventare il genere preponderante farò le mie dovute considerazioni.
Titolo: Re:Topolino 3561
Inserito da: luciochef - Sabato 30 Mar 2024, 16:46:35
Riapre il forum e con esso la mia abitudine nel leggere e commentare il settimanale (felice inoltre di ritrovare dopo tempo gli interventi di Grrodon)
- "La signora della scogliera" è una bella storia in due parti che Nucci costruisce in due modi separati: ad una parte quasi didattica che potrebbe annoiare qualcuno, contrappone un crescendo di emozioni che hanno la loro summa nello stratagemma finale capace di donare una lucentezza diversa a tutto ciò che si è letto in precedenza.
Una prova che non ha la pretesa di risultare un capolavoro ma rende benissimo l'idea di una scintilla ben gestita col passare delle pagine.
Surroz ai disegni si diverte a costruire le pagine in modo personale ma ciò che balza maggiormente all'occhio è l'espressivita' dei volti che traspare anche con la semplice flessione di una palpebra.
Bel risultato finale !
- Simpatico e piacevole l'articolo sul "blocco dello scrittore" in cui diversi sceneggiatori Disney raccontano e contestualizzano le loro difficoltà e le soluzioni al problema
- Per "Le gallette predilette" c'è soltanto da fare i complimenti a Vito Stabile ! Da un'idea tanto semplice è stato capace di tirar fuori una novella appassionante e con un twist narrativo sorprendente. E si sente quel "tocco" di Klondike leggero e non invasivo. Disegni del maestro Rota che ho trovato migliori rispetto alle ultime prove che lo avevano visto un po' titubante nel tratto.
- Simpatica ma piuttosto dimenticabile la storia straniera che serve più che altro a mostrare il tratto sempre gradevole di Midthun. E da questo punto mi è venuto naturale pensare che questi accostamenti con le storie inedite sfornate settimanalmente su Topolino segnano ancora di più la profonda e netta differenza qualitativa tra le storie nostrane e quelle straniere, preciso non per puro cameratismo eh....
- "Pippo e il primo valzer" è una storia del ciclo della macchina del tempo che, presa così, avrei trovato l'ennesima prova accessoria (zavorrata per me anche dal terribile tormentoni dei popcorn..) della collana. Ma devo dire che il tocco di romanticismo e di sana galanteria forniti da Pippo ha risollevato leggermente il risultato finale.
Insomma nel complesso un Topolino gradevole ma che non spicca per qualità generale. Diciamo che 3 stelle sono il giusto compromesso.