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Le Pubblicazioni => Topolino => Topic aperto da: Cornelius - Mercoledì 27 Mar 2024, 00:46:14

Titolo: Topolino 3563
Inserito da: Cornelius - Mercoledì 27 Mar 2024, 00:46:14
                                                                                                          STORIE
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I pionieri del volo - De Topis e l'infinita scommessa volante
Storia di Sergio Cabella
Disegni e chine di Luca Usai
Colori di Manuel Giarolli  (Gfb Comics)

Gli allegri mestieri di Paperino - Comparsa a scomparsa
Storia di Tito Faraci
Disegni e chine di Enrico Faccini
Colori di Debora Grazia  (Gfb Comics)

Zio Paperone e l'inaspettato Museo AmmazzaMotori
Storia di Davide Aicardi
Disegni di Giulia La Torre
Chine di Matteo Devicenzi
Colori di Chiara Bonacini  (Gfb Comics)

Paperino, Qui, Quo, Qua e il tesoro vichingo
Storia e disegni di Arild Midthun
Colori di Egmont

Cavezza - Problema irrisolvibile
Storia, disegni e chine di Giuseppe Zironi
Colori di Putra Shah Bin Bin Abd Jalil  (Gfb Comics)
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                               (https://www.topolino.it/wp-content/uploads/2024/03/3563_cover2.png)

                                                                                                  SERVIZI  e  RUBRICHE
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Volere Volare - Il mondo divenne più piccolo - Aviazione   (Francesca Agrati)
Il papero con il pon-pon! - Fumettando   (Francesca Agrati)   Disegna con gli artisti di Topolino: Enrico Faccini
Una storia dal tocco in più... - Cosa state per leggere   (Davide Del Gusto)
E' stato il maggiordomo! - Intervista di Barbara Garufi allo scrittore Simone Tempia
Dire, fare, aggiustare! - Dove eravamo rimasti   (Marco Nucci)
Il Panini Tour a Milano! - Appuntamenti da non perdere!
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                                                                                 Albo + Idrovolante di Pippo   9,40 euro
                                                                 (https://techprincess.it/wp-content/uploads/2024/03/idrovolante-di-Pippo.jpg)
Titolo: Re:Topolino 3563
Inserito da: Ruhan - Mercoledì 27 Mar 2024, 03:03:25
Quelle che mi sono piaciute:

Gli allegri mestieri di Paperino - Comparsa a scomparsa. Qui Faraci costruisce una serie di dialoghi e situazioni da sitcom. Molto simpatici. Il finale, poi, segue il non-sense faraciano e funziona molto. Forse la parte che ho più apprezzato.

Zio Paperone e l'inaspettato Museo AmmazzaMotori: corposa. Uno svolgimento che si prende i suoi tempi. Che non corre. Una situazione che viene portata a tutte le sue conseguenze e poi risolta. Non è chiarissimo il passaggio finale, ma funziona lo stesso. Molto buona la introspezione (in chiave comica) di Paperone: una sorta di indagine sui suoi mutamenti d'animo.

Paperino, Qui, Quo, Qua e il tesoro vichingo: molto bella. Sarà che io ho un debole per le storie nord-europee, ma ho molto apprezzato il complesso di questa storia. La trama è semplice. Ma lo svolgimento, con tutte le varie situazioni, rende possibile dare vita ad una storia old style, accompagnata da disegni e colori meravigliosi.

Cavezza - Problema irrisolvibile: non è affatto male. Rispetto al primo episodio, c'è meno "poesia". Ma è una storia che, se presa da sola, ha una trama solida. Con una sua logica credibile. Il finale ce lo si aspetta, ma viene raggiunto per bene.
Titolo: Re:Topolino 3563
Inserito da: Samu - Lunedì 1 Apr 2024, 15:17:21
Mi è piaciuto molto il numero nel suo insieme, al netto della storia di Midthun che per quanto sia molto gradevole dal punto di vista illustrativo, per quel che concerne la sua trama mi ha intrigato poco.

Gli altri racconti presenti nel fascicolo li ho assai apprezzati, dalla scanzonata vicenda del Museo Ammazzamotori alla godibilissima "Comparsa a scomparsa" di Faraci e Faccini, pregna di humour e ilarità.

Molto godibili anche la bella storia di copertina, che ho gradito nella sua impostazione e nella costruzione di un finale romantico senza essere melenso e la seconda incursione della serie "Cavezza", che tratteggia un profilo psicologico e comportamentale di Orazio molto ben caratterizzato, che delinea la curiosità e l'abnegazione del personaggio nel venire a capo di un problema bizzarro e apparentemente insolubile come del resto era già avvenuto nella storia d'esordio del ciclo che lo raffigurava ai tempi della conclusione degli studi liceali.
Titolo: Re:Topolino 3563
Inserito da: luciochef - Martedì 2 Apr 2024, 10:29:58
- "De Topis e l'infinita scommessa volante" purtroppo non ha suscitato le emozioni che speravo. La trama è stata frenetica e le varie sequenze si sono sovrapposte senza la giusta costruzione narrativa. Inoltre la storia d'amore è stata troppo telefonata e poco "sincera". Disegni di Usai che mi sono piaciuti a tratti
- "Comparsa a scomparsa" di Faraci risulta surreale il giusto e il tratto di Faccini è sempre una garanzia per questo tipo di avventure
- La storia sul "Museo Ammazzamotori" risulta davvero spassosa e riesce a dare nuova linfa sia alla battaglia con Rockerduck che alle dispute legislative con il sindaco ed il comune di Paperopoli. Allegri ed espressivi i disegni di Giulia La Torre
- "Paperino, Qui, Quo, Qua e il tesoro vichingo" è una avventura da autore completo di Midthun che intreccia storia, leggende e tradizioni nordiche con il giusto umorismo ed un ritmo veloce. Disegni molto belli ma al solito un po' sacrificati dal formato
- "Cavezza problema irrisolvibile" è per me la migliore storia del numero ! Zironi è riuscito in questa serie a dare una nuova connotazione ad Orazio che non risulta pedante o infallibile ma bensì pieno di soluzioni e voglia di fare. Inoltre i dubbi "esistenziali" che lo affliggono sono gli stessi con cui ogni giovane si trova a "combattere" per trovare la propria strada, rendendo così le avventure credibili e al passo coi tempi. Matite sempre ottime, chiare e allegre.
Nel totale un Topolino che nel complesso ha una buona qualità media, pur senza eccellere. 3 stelle sono il giusto voto.
Titolo: Topolino 3563
Inserito da: Gumi - Venerdì 19 Apr 2024, 17:49:51
Recensione Topolino 3563


 Questa recensione è stata particolarmente difficile da scrivere. Quando qualcosa appassiona o entusiasma è bello soffermarcisi, quando qualcosa invece non piace affatto è ancora semplice trovare parole da scrivere. Ma come comportarsi quando non si sa cosa dire?

 Il problema probabilmente non è nemmeno nelle storie, variegate per tematiche e costruzione. Nemmeno nei disegni. La fatica, tutta personale, si è manifestata nel non avere avuto la capacità di adoperarsi per portare comunque a casa un risultato in tempi decenti. Dopo la doverosa autocritica è tempo di parlare finalmente del numero 3563. 

 Indipendentemente dagli umori e dalle difficoltà del recensore ci sentiamo comunque di poter affermare che il numero non passerà alla storia

 Il numero si apre e si chiude con due storie che fanno parte di “saghe” più lunghe: la prima fa parte della serie “I pionieri del volo” di Sergio Cabella, la seconda invece fa parte della serie “Cavezza” di Beppe Zironi. 

 In entrambi i casi, a sorpresa, si staglia come protagonista (o quasi) il personaggio di Orazio, che ultimamente sembra trovare terra fertile per comparire sempre più spesso. Certo, nella prima storia si tratta di un Orazio d’epoca, dei primi del 900, ai tempi in cui volare su un aeroplano era un’impresa per pochi. 

 La serie di Cabella prosegue in maniera abbastanza lineare con I pionieri del volo – De Topis e l’infinita scommessa volante (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3563-1). Lo sceneggiatore (e disegnatore) genovese mostra anche in questo caso una certa predilezione nel raccontare storie d’epoca, di scavare nella storia, di raccontarci di quando il mondo si è improvvisamente rimpicciolito, le distanze si sono accorciate, l’inesplorabile è stato esplorato (si pensi ad esempio alla sua bella trasposizione (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3390-1P) dell’incredibile avventura vissuta dall’esploratore inglese Ernest Shackleton nel 1914). In questo caso personaggi ed eventi sono inventati, ma rimane vivo lo spirito dell’impresa, dell’avventura, della ricerca di spingersi oltre quanto fatto fino a quel momento. Sottotrama romantica che non può mancare in questi casi. Volendo esprimere una critica, la sceneggiatura è risultata essere un pochino monocorde: nonostante l’intensa sequenza di eventi raccontata le emozioni del lettore non hanno seguito allo stesso modo il livello di profondità e trasporto auspicabile.

 Luca Usai ai disegni fa un bel lavoro, soprattutto nelle vignette che vedono i nostri protagonisti in volo a bordo del loro biposto con bellissimi paesaggi di mare e di nuvole.

 
Tra cielo e mare[/size][/i]

 Nota di interesse per il redazionale di Francesca Agrati che in maniera schematica ma efficace fa una panoramica della storia del volo umano andando ad individuare quali siano state le tappe fondamentali che hanno permesso all’uomo moderno di pensare all’aeroplano come a un mezzo di trasporto come qualsiasi altro.

 Orazio, dicevamo, ma stavolta nella sua versione “canonica”, è protagonista unico e indiscutibile della storia finale. Zironi porta avanti il suo worldbuilding Cavezziano andando a immaginare le varie tappe con cui il cavallo più celebre della banda Disney (con buona pace degli “animati” e meno antropomorfi Khan, Philippe e Maximus) è finito ad essere il personaggio odierno. Ovverosia le varie vicissitudini lavorative che lo hanno portato a diventare il più efficiente riparatutto del Calisota e dintorni.

 
Piccoli e grandi problemi

 Cavezza – Problema irrisolvibile, per i disegni dello stesso Zironi va a raccontare il seguito di quanto avvenuto nel primo episodio della serie “Strade Future” in cui il nostro aveva deciso di non proseguire i suoi studi ereditando dal suo datore di lavoro e mentore, il signor Capretti, la bottega di riparatore.

 In questo secondo episodio, di transizione, vediamo Orazio alle prese con le varie difficoltà del mestiere che ha intrapreso, rendendosi facilmente conto che ciò che per qualcuno può essere un problema irrisolvibile per altri può essere una opportunità. La trama è abbastanza articolata e formata da vari eventi ed episodi apparentemente scorrelati tra loro, in cui Orazio dimostra la sua abilità e allo stesso tempo raccoglie la fiducia di clienti e avventori. Ma la fine porterà l’equino tuttofare a riconsiderare le sue scelte: “e se cambiassi tutto?”: lo scopriremo nel prossimo episodio. I disegni di Zironi hanno sempre un loro perché: non sono perfetti dal punto di vista stilistico, sono sporchi, talvolta qualche tratto è più abbozzato o essenziale. Ma l’artista emiliano ha la capacità di vivacizzare luoghi e personaggi in una maniera che rende il tutto assolutamente godibile nella sua imperfezione.

 Completano il numero Gli allegri mestieri di Paperino – Comparsa a scomparsa, una divertente “breve” della coppia Faraci – Faccini. Anche questa storia fa parte di una serie, “Gli allegri mestieri di Paperino”. 

 Il tono volutamente assurdo e demenziale ben si confà alle matite dell’artista ligure che riesce in maniera efficacissima a rappresentare le disavventure di un Paperino che si muove da comparsa bistrattata (e maldestra) nei meandri delle produzioni cinematografiche di suo zio. Alcune battute centrate ne fanno una lettura certamente piacevole, forse la migliore storia del numero. Particolarmente divertente la parte in cui lo sceneggiatore di un film di fantascienza di dubbio gusto e dalla dubbia trama si ritiene particolarmente offeso dal modo con cui le comparse “recitano” i versi dei mostri alieni che interpretano. 

 
Ottima ironia su sceneggiatori che si credono grandi artisti.[/size][/i]

 Centrale e della lunghezza di ben 24 tavole invece troviamo Zio Paperone e l’inaspettato Museo Ammazzamotori di Davide Aicardi e Giulia La Torre. La storia non appare troppo innovativa dal punto di vista delle tematiche, altre volte ZP ha aperto il deposito al pubblico come attrazione (si pensi a Zio Paperone & il deposito per gioco (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2461-5) di Manuela Marinato e Francesco Guerrini): ma mai come in questo caso il protagonista non è tanto il cubo di cemento posto sulla collina ma Paperone stesso e la sua abilità di tuffarsi nelle monete. 

 Conclude questa recensione la storia di Arild Midthun autore completo ristampata su questo numero del settimanale: Paperino, Qui, Quo, Qua e il tesoro vichingo è una classica e gradevole caccia al tesoro. Il mantenimento della struttura a quattro strisce per tavola in questo format/rubrica dedicata alle storie Egmont ha purtroppo il difetto di vedere rimpiccioliti i bei disegni dell’autore norvegese, anche se meglio in questa maniera rispetto al non vederli affatto. Tuttavia alcuni passaggi grafici non risultano completamente chiari (come ci finisce la macchina sul legname nella prima tavola?) e la trama risulta essere dopotutto abbastanza telefonata. Rimangono le belle rappresentazioni nordiche e il tratto e il tratteggio di Midthun che danno una bella variazione sul tema rispetto a ciò che, graficamente, solitamente vediamo pubblicato sulle pagine di topolino.



Voto del recensore: 2/5
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