Papersera.net
Fumetti Disney => Commenti sugli autori => Topic aperto da: Giona - Lunedì 10 Gen 2005, 12:25:17
-
Da qualche commento letto qua e là, mi pare che questo disegnatore sia tra i più detestati: io invece trovo che sia nella media, certo non un maestro, ma neanche peggio dei vari Ubezio, Marini, Intini o Celoni, tanto per fare un po' di nomi. A me piace tantissimo il suo Paperone, sorridente o imbronciato; un po' meno gli altri personaggi, soprattutto i cani umanizzati.
-
Da qualche commento letto qua e là, mi pare che questo disegnatore sia tra i più detestati: io invece trovo che sia nella media, certo non un maestro, ma neanche peggio dei vari Ubezio, Marini, Intini o Celoni, tanto per fare un po' di nomi.
Il giudizio negativo va ovviamente contestualizzato: negli anni '70 tavole così brutte come quelle di Giancarlo Gatti non si vedevano proprio; oggi magari c'è di peggio (anche se ognuno poi ha i suoi gusti: a me ad esempio Marini non dispiace, mentre Ubezio e Celoni non li sopporto) ma tant'è...
Negli anni '70 Gatti era comunque uno dei disegnatori "redazionali", buono per fare qualche illustrazione su Topolino o al massimo qualche tavola di raccordo, e non certo uno spirito libero come i Maestri (più o meno grandi) di quel periodo, e questo la dice tutta (o in buona parte) sulle sue capacità.
In ogni caso, meglio una storia di Giancarlo Gatti sceneggiata da uno stanco Martina che tante storie di oggi! Ho letto una volta che qualche "cervello fino" (non faccio nomi) proponeva, pur senza citare espressamente Gatti, di far ridisegnare da "professionisti" di oggi storie anni '70 "massacrate dai disegnatori"... non provateci, rischiereste di trasformare in spazzatura quello che allora era semplicemente di mediocre qualità!
-
a me il disegno di Gatti è sempre piaciuto, perchè era un po' particolare, diverso da tutti gli altri, ma non trovo un aggettivo per definirlo... forse "stralunato", "notturno", "onirico"? nel senso che mi ricorda un po' certe fantasie che si vedono nei film ;D
-
Anche a me è sempre piaciuto Gatti. Stile semplice ed efficace... Non un maestro ma sicuramente un buon disegnatore
-
Come al solito userei molta cautela nello stroncare questo o quel disegnatore, e nel proporre paragoni improbabili tra stili ed epoche così diverse.
È innegabile che, nella panoramica degli anni 70, un periodo in cui si poteva ammirare la piena maturità artistica di autori come Carpi, Asteriti, Scarpa, Chierchini o la continua evoluzione stilistica di Cavazzano, De Vita o Gatto, stonavano un poco gli stili abbastanza piatti degli autori considerati come “minori”, come Gatti, Lostaffa o il longevo Giuseppe Perego.
Questi ultimi, come è stato giustamente affermato da qualcuno, erano i cosiddetti artisti “redazionali”, quelli che non erano solo disegnatori, ma si occupavano della grafica delle testate, realizzavano copertine, illustrazioni, tavole di raccordo e quant’altro.
Insomma, non mi va di denigrare questi autori, o di affermare che le loro storie andrebbero ridisegnate, allo stesso tempo mi pare improbo un paragone con artisti di altra levatura come Ubezio o Marini, o addirittura di tutt’altra scuola come Celoni o Intini.
-
Come al solito userei molta cautela nello stroncare questo o quel disegnatore, e nel proporre paragoni improbabili tra stili ed epoche così diverse.
OK, pero' non posso far a meno di pensare che nello stesso periodo c'erano indimenticabili copertine dei classici disegnate dall'immenso GB Carpi e copertine di Gatti.....
non mi va di denigrare questi autori, o di affermare che le loro storie andrebbero ridisegnate
Questa poi... sarebbe l'ufficializzazione della pochezza delle idee di oggi!!!!
- Paolo
-
OK, pero' non posso far a meno di pensare che nello stesso periodo c'erano indimenticabili copertine dei classici disegnate dall'immenso GB Carpi e copertine di Gatti.....
Infatti se proprio dobbiamo fare un parallelo bisogna farlo con gli autori a lui contemporanei, come Carpi, e si può ben capire come mai un autore come Gatti sia stato considerato all’epoca come “secondario”
Quello che secondo me non ha senso è confrontare autori di 30 anni fa con un contemporaneo come Fabio Celoni…
-
Comunque è innegabile (con tutto il rispetto per la persona e per il suo lavoro) che nelle tavole di Gatti si riscontrino spesso diverse carenze tecniche.
Anche per questo è fuori luogo un paragone con Ubezio, Intini o Celoni, il cui stile può soggettivamente piacere o meno, ma la cui preparazione tecnica è oggettivamente indiscutibile.
-
Scusatemi tutti se mi intrometto nel forum così su due piedi, però, pur rispettando la libertà d'opinione, credo che a volte certe affermazioni vadano un pò ponderate. E' ovvio che i gusti sono una questione personale, ma dare giudizi sulle capacità tecniche di un disegnatore mi sembra francamente eccessivo. Non sono Gatti, nè un suo parente, tantomeno un ammiratore del suo lavoro, ma so per certo che in quanto a capacità tecniche non è secondo a nessuno, visto che è anche un'illustratore, capace quindi di usare più... stumenti artistici per esprimersi. Dico questo con una certa cognizione di causa, perchè faccio anch'io parte del "giro", anche se sono di una generazione meno "stagionata" rispetto alla sua.
Il discorso sullo stile, poi, è un 'altra questione, questa si soggettiva.Comunque è innegabile (con tutto il rispetto per la persona e per il suo lavoro) che nelle tavole di Gatti si riscontrino spesso diverse carenze tecniche.
Anche per questo è fuori luogo un paragone con Ubezio, Intini o Celoni, il cui stile può soggettivamente piacere o meno, ma la cui preparazione tecnica è oggettivamente indiscutibile.
-
Ribadisco il più pieno rispetto per Gatti, ma il fatto che sia illustratore non comporta che i suoi lavori sui personaggi Disney non presentino oggettive pecche sotto l'aspetto tecnico.
Faccio un esempio concreto: prendiamo la copertina dei Classici di Walt Disney seconda serie n.3. Basta osservare la testa del Paperone-moschettiere (alias Trentaville) per accorgersi che è disegnata in modo sbagliato (non sotto l'aspetto stilistico, ma proprio sotto quello tecnico): il "tondo" della testa e le basette non "quadrano", come proporzioni e posizione, col becco, gli occhi e il collo... questa non si può chiamare in altro modo che "carenza tecnica" (nel massimo rispetto, lo ripeto ancora, per la persona di Gatti).
-
Dipende anche dai modelli di riferimento: se è per questo non c'è un Topolino di Cavazzano (soprattutto quello della metà degli anni '70) inappuntabile sotto l'aspetto "tecnico" rispetto a quello cui ai disegnatori si suggerisce di guardare per tridimensionalità e proporzioni, cioè il Mickey di Goffredson. Si rientra sempre nell'ambito dell'interpretazione personale di un canone consolidato, e quindi nell'ambito dello stile, che può piacere o meno. Secondo il mio modesto parere la tecnica è un'altra cosa e riguarda, almeno per il fumetto, l'uso dei materiali (pennello, pennino,matita) e conoscenza "accademica" (uso della prospettiva, chiaroscuro ecc.). Mi rendo conto però che alla fine il tutto si riduce alla sfera soggettiva, cioè se quel disegnatore piace o no: se non si digerisce il suo stile, allora uno è portato a cercare l'errore ovunque.
-
Ribadisco il più pieno rispetto per Gatti, ma il fatto che sia illustratore non comporta che i suoi lavori sui personaggi Disney non presentino oggettive pecche sotto l'aspetto tecnico.
Faccio un esempio concreto: prendiamo la copertina dei Classici di Walt Disney seconda serie n.3. Basta osservare la testa del Paperone-moschettiere (alias Trentaville) per accorgersi che è disegnata in modo sbagliato (non sotto l'aspetto stilistico, ma proprio sotto quello tecnico): il "tondo" della testa e le basette non "quadrano", come proporzioni e posizione, col becco, gli occhi e il collo... questa non si può chiamare in altro modo che "carenza tecnica" (nel massimo rispetto, lo ripeto ancora, per la persona di Gatti).
Bisogna dire, però, che anche un maestro come Carpi ha disegnato storie con personaggi sproporzionati, soprattutto rispetto all'ambiente.
-
Il Topo degli anni 70 era paragonabile ad una squadra di calcio con stelle e gregari ::) Come direbbe Ligabue, Gatti e Perego erano quelli che facevano la "vita da mediano" ;D
-
De Vita e Cavazzano di punta, Scarpa il fantasista, Pezzin libero, Carpi in porta e Siegel lo straniero. E Martina allenatore ;D ;D ;D ;D ;D
-
In che ruolo giocavano Scala, Chierchini, Gatto e Asteriti?
-
Se ci pensate bene, tutti quelli che avete nominato, hanno fatto chi più chi meno, la storia di Topolino in Italia, e il loro stile ha influenzato moltissimo chi come il sottoscritto è venuto dopo. Ognuno di loro ha sviluppato invece il proprio modo di disegnare in forma quasi del tutto autonoma, senza influenzarsi l'un l'altro (anche perchè ai tempi, ancora più di oggi, i contatti tra disegnatori erano praticamente nulli). A differenza di quanto succede oggi un Chierchini, un Gatti od un Perego non possono essere certo considerati dei "cloni" di qualcuno, anche perchè erano in pochi e la rivista la facevano praticamente da soli ( a parte ovviamente le storie brevi tra la prima e l'ultima, tutte d'"importazione"). Il concetto, magari banale, che voglio esprimere è semplicemente che, nonostante alcuni di loro possono essere considerati dei "mediani" (forse a ragione, visto che il talento non può essere distribuito a tutti in egual misura), almeno hanno avuto il merito di una certa originalità che oggi si è persa (parlo anche del mio lavoro, naturalmente), schiacciata da ritmi produttivi sempre più serrati e soprattutto da un numero di colleghi sempre crescente con cui confrontarsi. Ovviamente faccio riferimento alle testate disneyane (oggi proliferate) e alla logica produttiva che c'è dietro, non certo al mondo del fumetto in generale...
-
In che ruolo giocavano Scala, Chierchini, Gatto e Asteriti?
Se non erro mancano i difensori... :)
P.S: Martina era il capitano, non l'allenatore ;) E a Cimino che ruolo diamo?
Ciao.
-
Se ci pensate bene, tutti quelli che avete nominato, hanno fatto chi più chi meno, la storia di Topolino in Italia, e il loro stile ha influenzato moltissimo chi come il sottoscritto è venuto dopo. [...] originalità che oggi si è persa (parlo anche del mio lavoro, naturalmente),
Mi sfugge una cosa.
Chi sei?
Ciao.
-
Se non erro mancano i difensori... :)
P.S: Martina era il capitano, non l'allenatore ;) E a Cimino che ruolo diamo?
Ciao.
Il centravanti di sfondamento, o lo stopper ::)
-
Intini o Celoni
secondo me hai grossi problemi alla vista...altrimenti ti consiglio di iscriverti ad una buona scuola di Fumetto...chissà che tu non possa imparare qualcosa
-
Mi sfugge una cosa.
Chi sei?
Ciao.
Un..."mediano" dal '92: commetterei proprio una scorrettezza se non rivelassi il mio nome? Anche perchè ho il sospetto che, a parte i pochi come Luciano che non si nascondono dietro pseudonimi, ce ne sono altri di "addetti ai lavori" che frequentano anonimamente il forum. Se possibile vorrei continuare a parlare del nostro amato Topolino & co. in questo modo...
-
Un..."mediano" dal '92: commetterei proprio una scorrettezza se non rivelassi il mio nome?
Assolutamente no. :)
Ma farebbe piacere se lo facessi ;)
Comunque, se e quando apriremo topic su di te (se gia' non l'abbiamo fatto) intervieni... :)
Ciao.
-
P.S: Martina era il capitano, non l'allenatore ;)
Lo so, lo avevo messo in panca per l'età ;) In realtà ad allenare sarebbe gente della redazione ;D ;D
E a Cimino che ruolo diamo?
Concordo per lo stopper ;D
-
Benvenuto a Elton, chiunque lui sia :)
Ormai ci siamo resi conto che tra chi partecipa attivamente al forum, chi in incognitol chi lurka, ecc. qui c'è mezza redazione Disney Italia :D ;D
-
Ormai ci siamo resi conto che tra chi partecipa attivamente al forum, chi in incognitol chi lurka, ecc. qui c'è mezza redazione Disney Italia :D ;D
Che cosa inquietante... per questo non lavorerò mai alla Disney! :-[
Cmq benvenuto Elton! ;D
-
Grazie a tutti per il benvenuto! ;D
Tanto per dircela tutta, questo forum è uno dei pochi mezzi che i collaboratori disneyani hanno per sentire, almeno in parte, il polso della situazione circa il gradimento del loro lavoro. Se ce n'è qualcuno on line, alzi la mano chi, tra disegnatori e sceneggiatori, non ci abbia almeno dato un'occhiata, soprattutto nella sezione "preview"! ;) Non sarà un sondaggio Ansa, ma è certo più attendibile dei... parenti (e di quelli che sono regolarmente pagati per farlo!) che ti dicono "bravo, bravo" quando esce una "tua" storia sul Topo nazionale.
Vorrei aggiungere anche che, rimanere anonimo almeno per ora, credo mi permetta di leggere dei giudizi imparziali sul mio operato, e questo per me è anche uno stimolo a migliorare.
Un cordiale saluto a tutti
-
Beh, chiunque tu sia, benvenuto! :)
-
Mi unisco ai saluti.
Benvenuto.
-
Caro Elton, fai bene a restare anonimo, almeno finchè non sarai sicuro che i tuoi lavori cominciano ad essere apprezzati da una parte dei Fans e dei Collaboratori Disney che seguono in continuazione la produzione disneyana.
Molti di questi ultimi stanno seguendo da tempo il Forum e qualcuno continua nell'anonimato a criticare il lavoro degli altri, senza avere il coraggio di esporre la propria produzione (questa notte sono cattivo e faccio un nome: "CONKER").
Anche quando ti sentirai più sicuro, comunque, non credere che la vita sarà facile poichè molti seguono solo il loro gusto, scartando quanto a loro non piace, dimenticando che stare al tavolo da disegno per produrre storie a fumetti non è semplicemente un divertimento ma anche un notevole dispendio di energie mentali e nervose.
Tutti quelli che sono impegnati in questa produzione inseriscono sempre qualcosa di buono nel foglio che parte da bianco e che si deve riempire con le illustrazioni, seguendo al loro meglio la traccia segnata dal soggetto.
Sopratutto quando si devono disegnare delle storie senza capo ne coda e, per non esserne coinvolti nella pochezza, si deve dare il massimo per cercare di salvare il salvabile, almeno per la parte che ci compete da disegnatori.
In questi casi lo stress è enorme: Sigh!!!
Finalmente , sono appena uscito da una di queste storie ( per fortuna non era troppo lunga).
Chiudo qui, ma certamente questo mio intervento provocherà delle reazioni e...
Ciao da Luciano.
-
la curiosità mi sta mangiando il fegato....
da quando Elton si è in parte rivelato ho smesso di mangiare e di dormire....sigh..... ;D ;D ;D
siamo spiati!!!
ciao!
em@
-
Conker collaboratore Disney ???
-
Conker collaboratore Disney ???
Certo :)
Lui me l'ha negato ma io ho capito chi e'.
;)
Ciao.
-
Conker collaboratore Disney ???
Caro maghetto,
Conker nel Forum ha scritto di aver partecipato a Corsi a Roma e per tre anni ( a memoria e spero di non sbagliare, ma ho sempre modo di controllare avendo stampato il nostro battibecco) ai Corsi dell'Accademia Disney, quindi...da questo si deduce che dovrebbe far parte dei Collaboratori Disney.
Sarebbe ancor più deludente per Lui se così non fosse.
Ciao da Luciano.
-
Conker nel Forum ha scritto di aver partecipato a Corsi a Roma e per tre anni ai Corsi dell'Accademia Disney...
Me lo ricordo, ma non penso che ciò determini per la Disney obblighi contrattuali di collaborazione...
Spero che Conker ce l'abbia fatta... in ogni caso Luciano non riesco a capacitarmi del fatto che tu lo definisca come uno che "continua nell'anonimato a criticare il lavoro degli altri" :o
[size=0,5]...non ci posso (e non ci voglio) credere[/size] :-[
-
in ogni caso Luciano non riesco a capacitarmi del fatto che tu lo definisca come uno che "continua nell'anonimato a criticare il lavoro degli altri"
Caro Maghetto,
poichè penso che collabori con le testate Disney, perciò secondo me è uno che produce qualcosa per tali riviste, ho la curiosità di conoscere la sua produzione per confrontarla con quanto ha criticato nel passato.
Questo per avere a nostra volta, se troviamo nella sua produzione cose che riteniamo carenti, la possibilità di dare la nostra opinione come Lui sta facendo sul lavoro di altri.
E' giusto portare avanti le proprie idee, difendendole con il dialogo, ma a me piace conoscere la persona con cui sto confrontandomi, sapere cosa fa e sopratutto se è un Collega farlo faccia a faccia e non dietro il paravento dell'anonimato.
Quando sono entrato a dialogare nel Forum l'ho fatto con nome e cognome perchè le idee, sopratutto quando possono contestare qualcosa, non possono essere anonime.
Questo è il mio usuale metodo di vita e di confronto.
Di cosa si ha paura quando non si vuole far conoscere chi parla?
Luciano.
-
è un bel po che conker non posTA più...
-
è un bel po che conker non posTA più
evviva!
Questa potevi anche evitartela... (http://digilander.libero.it/pkgalaxy/images/smiles/stronk.gif)
-
stavoscherzandoscusatecancell osubito
-
Ciao Ragazzi.
Volevo chiarire, se mai ce ne fosse bisogno, la mia posizione di anonimato su questo forum. Come già detto in un precedente post, reputo Papersera.net un utile strumento per sondare "l'indice di gradimento" circa il lavoro di noi collaboratori disneyani (anche se ovviamente non se ne può ricavare una casistica assoluta). Rimanere anonimo credo mi permetta di leggere giudizi ed opinioni su quanto realizzo espressi in modo libero e sincero, cosa che probabilmente non accadrebbe (e sottolineo probabilmente) se si sapesse chi sono. Eventuali "recensioni negative" costituiscono per il sottoscritto uno stimolo a cercare di migliorare in continuazione in un mestiere che fa del giudizio del pubblico la sua ragione d'essere. Ho sempre considerato il lettore il protagonista principale di tutto il processo creativo che porta al fumetto. Trovo abbastanza sterile difendere ad oltranza le proprie posizioni e ragioni su quanto si è prodotto, che riguarda comunque la sfera soggettiva. Se una mia storia vi facesse schifo, non spetterebbe cioè a me convincervi del contrario, nè sarebbe interessante per voi conoscere eventuali motivazioni circostanziate che potrei portare a mia difesa circa la riuscita o meno di quel lavoro in particolare. Non voglio sottrarmi vigliaccamente al confronto, è solo che reputo il giudizio del pubblico insindacabile (circa il discorso su Gatti sono infatti intervenuto non sulle opinioni inerenti il suo stile, ma su quelle più oggettive sulla sua presunta mancanza di tecnica). Considero i fumetti come un media realizzato per essere consumato da un numero vastissimo di persone, non un prodotto per pochi eletti o peggio concepito esclusivamente per l'autocompiacimento di chi li disegna. Dico tutto questo con il massimo rispetto di chi invece si mette in gioco col proprio nome e cognome in un dibattito dialettico che lo riguarda direttamente. In ogni caso mai e poi mai utilizzerò l'"arma" dell'anonimato per dare giudizi sui miei colleghi (non lo reputo professionalmente accettabile) ed i miei interventi, per chi li vorrà leggere, rigurderanno solo discussioni di carattere generale. Tutte le perplessità che ho espresso in altra sede erano riferite infatti a certe attuali scelte editoriali che possono creare qualche frustrazione in noi disegnatori, cosa che in redazione sanno benissimo. Siccome però non sono nè un editore, nè un conoscitore delle oscure leggi che governano il mondo dei comics, lascio ad ognuno fare il proprio mestiere e mi adeguo. Certe carenze ad esempio riscontrabili nelle sceneggiature, il più delle volte sono dovute non tanto alla mancanza di capacità di chi le scrive, quanto alla necessità di seguire una linea editoriale che tende a privilegiare certi argomenti o srtutture narrative invece di altri (tipo le sit. com. a discapito delle avventure e degli intrecci più complessi), linea sicuramente vincente, immagino,in termini di risposta di pubblico. Non si può ovviamente accontentare tutti. Daltronde un artista che sceglie la relativa sicurezza economica di lavorare per una grande casa editrice, sa a priori di dover sottostare a certe condizioni , mettendo mano a personaggi che non gli appartengono: diversamente si inventa una creatura tutta sua, da far agire come meglio crede, senza "limitarsi" (come sto ancora facendo io, sia chiaro) a disegnare quella creata da qualcun altro negli anni trenta o giù di lì.
E' tutto. Scusate la logorrea ed un cordiale saluto ai partecipanti a questo fantastico forum ;)!
-
Sigh!!!
Finalmente , sono appena uscito da una di queste storie ( per fortuna era di sole 14 pagine).
Questo mette fine ad una mia personale visione romantica del mondo disney italiano attuale, in quanto ero convinto che i Grandi Maestri ancora in servizio (appunto Gatto, ma anche De Vita, Cavazzano, Scarpa) avessero ampia licenza non solo di scegliere le sceneggiature migliori disponibili, ma anche di modificarle a proprio piacimento nelle parti da essi ritenute meno "efficaci"...
Scusa la domanda diretta, ma perchè l'hai disegnata???
-
Scusa la domanda diretta, ma perchè l'hai disegnata???
Luciano... non ti nascondo che me lo sono chiesto anch'io :-/
-
Scusa la domanda diretta, ma perchè l'hai disegnata???
Secondo me, semplicemente... perche' e' il suo lavoro.
-
Secondo me, semplicemente... perche' e' il suo lavoro.
Hai perfettamente centrato il perchè.
Da professionista in cinquanta anni di attività, in giugno del prossimo anno festeggerò questa ricorrenza, non ho respinto alcuna storia, che fosse difficile o non piacevole per me.
Un secondo motivo è la carenza di sceneggiature, anch'io qualche volta ho dovuto aspettare una sceneggiatura come nuovo incarico, dopo l'invio della storia precedente ho aspettato 14 giorni per averla.
Rifiutarla, dopo averla letta, avrebbe allungato i tempi di attesa del nuovo lavoro.
Ci ho lavorato sotto stress cercando di renderla gradevole almeno per il disegno, però proponendomi per il futuro di restituire simili storie ed aspettare qualcos'altro, se le reputerò non soddisfacenti, prendendomi una vacanza.
Ciao.
-
Caro maghetto,
Conker nel Forum ha scritto di aver partecipato a Corsi a Roma e per tre anni ( a memoria e spero di non sbagliare, ma ho sempre modo di controllare avendo stampato il nostro battibecco) ai Corsi dell'Accademia Disney, quindi...da questo si deduce che dovrebbe far parte dei Collaboratori Disney.
Sarebbe ancor più deludente per Lui se così non fosse.
Ciao da Luciano.
solo oggi mi accorgo di esser diventato oggetto di discussione...senza alcuna motivazione però,perchè non lavoro e non ho mai lavorato per la Disney (caro Luciano,la tua logica deduttiva ha fatto decisamente cilecca...consiglio una rilettura di Sherlock Holmes ;) )
ho frequentato la Scuola Romana dei Fumetti per i due anni di corso più il terzo di specializzazione,ma chi conosce questa Scuola sa che non ha niente a che fare con la Disney o con l'Accademia Disney
inoltre mi è sempre sembrato di essere uno tra quelli che ha sempre difeso il lavoro di disegnatori e sceneggiatori (ho un'idea di cosa significhi)
ho delle preferenze personali (non mi sembra di averle mai nascoste) ma ho il massimo rispetto per il lavoro di (quasi) tutti
il "quasi" si riferisce solo ed esclusivamente a quei (pseudo)disegnatori che pubblicano materiale neanche copiando,ma ricalcando (interessante strumento l'episcopio) il lavoro altrui
poi se per voi un qualunque film di Natale dei Vanzina è sullo stesso piano di un Barry Lyndon di Kubrick solamente perchè in entrambi c'è stato il lavoro e l'impegno di parecchie persone...allora...
...
-
il "quasi" si riferisce solo ed esclusivamente a quei (pseudo)disegnatori che pubblicano materiale neanche copiando,ma ricalcando (interessante strumento l'episcopio) il lavoro altrui...
Al di là delle preferenze personali sui disegnatori oggi in attività, e in particolare sulle "nuove leve" che non mi paiono assolutamente all'altezza dei Maestri italiani loro predecessori (con qualche promettente eccezione, per fortuna), devo dire che non mi sono mai accorto del fenomeno citato, che pensavo storicamente limitato ad alcuni disegnatori fine '40 - primi '50... e poi, con tante belle tavole a disposizione da copiare, cosa copierebbero questi ignoti disegnatori da te citati, i modelli di Barbucci???
-
Al di là delle preferenze personali sui disegnatori oggi in attività, e in particolare sulle "nuove leve" che non mi paiono assolutamente all'altezza dei Maestri italiani loro predecessori (con qualche promettente eccezione, per fortuna), devo dire che non mi sono mai accorto del fenomeno citato, che pensavo storicamente limitato ad alcuni disegnatori fine '40 - primi '50... e poi, con tante belle tavole a disposizione da copiare, cosa copierebbero questi ignoti disegnatori da te citati, i modelli di Barbucci???
no no no...non sono contro la copia (è così che si impara il mestiere) purchè sia creativa (se no tanto vale fare copia-incolla dal modello originale...un bel collage)
io mi riferisco al ricalco vero e proprio,con vignette e/o personaggi ripresi pari pari anche nei minimi dettagli (e quelli poco furbi lo fanno prendendoli da disegnatori anche molto diversi tra loro...così le differenze di stile saltano subito all'occhio -perlomeno a me- )
-
solo oggi mi accorgo di esser diventato oggetto di discussione...senza alcuna motivazione però,perchè non lavoro e non ho mai lavorato per la Disney (caro Luciano,la tua logica deduttiva ha fatto decisamente cilecca...consiglio una rilettura di Sherlock Holmes ;) )
...
Caro Conker,
mi dispiace di aver detto che hai partecipato ai Corsi dell'Accadenia Disney ma tu hai scritto il 24 marzo 2004 nel topic di Carpi:
" ...e non è un caso se all'Accademia Disney, quando ci insegnava lui, siano usciti..."
Se tu non hai partecipato a questi Corsi hai sbagliato scrivendo " ci " , poichè questo monosillabo includeva anche te.
Avresti dovuto scrivere " vi " , questo ti avrebbe escluso.
L'interpretazione che ho dato si è basata su un tuo errore, che mi ha sviato.
Non sono Sherlock Holmes, però conosco sufficientemente la lingua italiana.
Ciao da Luciano
-
io mi riferisco al ricalco vero e proprio,con vignette e/o personaggi ripresi pari pari anche nei minimi dettagli (e quelli poco furbi lo fanno prendendoli da disegnatori anche molto diversi tra loro...così le differenze di stile saltano subito all'occhio -perlomeno a me- )
Penso di aver capito a chi ti riferisci, però a questo punto sarebbe corretto fare dei nomi,no?
-
Caro Conker,
mi dispiace di aver detto che hai partecipato ai Corsi dell'Accadenia Disney ma tu hai scritto il 24 marzo 2004 nel topic di Carpi:
" ...e non è un caso se all'Accademia Disney, quando ci insegnava lui, siano usciti..."
Se tu non hai partecipato a questi Corsi hai sbagliato scrivendo " ci " , poichè questo monosillabo includeva anche te.
Avresti dovuto scrivere " vi " , questo ti avrebbe escluso.
L'interpretazione che ho dato si è basata su un tuo errore, che mi ha sviato.
Non sono Sherlock Holmes, però conosco sufficientemente la lingua italiana.
Ciao da Luciano
cavilli della lingua italiana...in effetti ho sbagliato una consonante...
-
Penso di aver capito a chi ti riferisci, però a questo punto sarebbe corretto fare dei nomi,no?
di questo genere di disegnatori ce ne sono in Disney,Bonelli ed altrove (non sono molti per fortuna)
potrei fare dei nomi,citare storie e quali vignette riprese da quali disegnatori...ma credo che tutti,con un po' di memoria ed attenzione,ci possano arrivare
-
Vedo che questo Topic ha avuto un evoluzione che l'ha portato un po' oltre.
Un aneddoto su Gatti: da bambino (1975) inviai una lettera di protesta a "Qui Paperino Quack".
Conservo ancora la risposta.
Ciao!
Mario
P.S. Gatti mi faceva venire le vertigini.
Mi veniva nausea leggendolo e non lo dico in senso ironico...proprio mi girava la testa!
-
Un aneddoto su Gatti: da bambino (1975) inviai una lettera di protesta a "Qui Paperino Quack".
Conservo ancora la risposta.
Interessante! Potresti copiarla qui, o almeno riassumerne il contenuto?
(nella mia umile opinione, Gatti e' il simbolo stesso della decadenza di "Topolino" negli anni Settanta...)
-
Interessante! Potresti copiarla qui, o almeno riassumerne il contenuto?
(nella mia umile opinione, Gatti e' il simbolo stesso della decadenza di "Topolino" negli anni Settanta...)
Sono in parte d'accordo.
Però all'epoca presi una cantonata.
Innamorato del tratto "conservatore" di Giorgio Bordini, in quegli anni presi male anche le innovazioni di Cavazzano che oggi invece adoro.
Gatti continua a farmi venire il mal di mare...
La lettera è dai mei genitori, conservata in mezzo al primo volume di "Natura viva".
Appena vado da loro la prendo e poi vi comunico con esattezza il contenuto...magari la scanno.
-
Sul libro L'oro di Zio Paperone ho letto, oltre ad un giudizio ben poco lusinghiero sull'opera di Gatti, anche questa frase: "...il cui tratto, altrove apprezzabile, si rivela del tutto inadatto ai personaggi disneyani." Quindi ha disegnato per altre testate, oltre alla collaborazione con Domus di cui parlava Mario?
-
Sul libro L'oro di Zio Paperone ho letto, oltre ad un giudizio ben poco lusinghiero sull'opera di Gatti, anche questa frase: "...il cui tratto, altrove apprezzabile, si rivela del tutto inadatto ai personaggi disneyani." Quindi ha disegnato per altre testate, oltre alla collaborazione con Domus di cui parlava Mario?
Si ha disegnato per il Michelino durante gli anni '60 (chi se la ricorda quella testata). Le illustrazioni di Gatti per il Michelino, in genere un paio di illustrazioni per una favola di 2 pagine, erano molto ma molto belle; invece come illustrava i personaggi Disney non mi piaceva molto, c'era qualche cosa che non andava come stile.
-
Onestamente, neanche a me piace il tratto di Gatti, lo trovo poco adatto ai fumetti Disney, e le sue storie non mi attirano affatto...
-
Non ricordo più dove ho letto che era molto, molto amico di Mario gentilini.
Da cui la dimenticabile collaborazione al topo.
Mi spiace parlarne in modo così aspro, ma lo trovo proprio innaccettabile.
Ho trovato la risposta alla lettera che scrissi esattamente 30 anni fa a "Qui Paperino Quack".
Ho intenzione di scannarla e postarla.
Ancora un'attimo di pazienza.
La firma "Paperino" in calce alla lettera l'ho poi rivista altre volte in altre occasioni su rubriche redazionali e affini.
Forse la apportò Lostaffa, forse Elisa Penna....
-
Sono in parte d'accordo.
Però all'epoca presi una cantonata.
Innamorato del tratto "conservatore" di Giorgio Bordini, in quegli anni presi male anche le innovazioni di Cavazzano che oggi invece adoro.
Gatti continua a farmi venire il mal di mare...
La lettera è dai mei genitori, conservata in mezzo al primo volume di "Natura viva".
Appena vado da loro la prendo e poi vi comunico con esattezza il contenuto...magari la scanno.
Come si dice..."meglio tardi che mai"...questa la lettera di risposta che mi arrivò ben 31 anni fa in seguito alle mie lamentele sui disegni di Gatti.
(ovviamente all'epoca non sapevo di trattasse di Gatti!)
E' visibile anche la scritta "non buttare via", come monito a mia madre!
(http://www.cxclub.it/LetteraPaperino.jpg)
-
Il Topolino e il Paperino in alto a destra li ha disegnati Gatti?
-
Il Topolino e il Paperino in alto a destra li ha disegnati Gatti?
Direi proprio di no!!
-
Il Topolino e il Paperino in alto a destra li ha disegnati Gatti?
Sembrerebbero un disegno di redazione, tipo Vergani o Peraino. Di certo nessuno degli autori che sianmo abituati a conoscere.
Bella lettera, comunque. Non tanto per il contenuto quanto per il valore storico/affettivo!
- Paolo
-
Sembrerebbero un disegno di redazione, tipo Vergani o Peraino. Di certo nessuno degli autori che sianmo abituati a conoscere.
Bella lettera, comunque. Non tanto per il contenuto quanto per il valore stroico/affettivo!
- Paolo
Naturalmente.
La firma "Paperino", posta con una penna a punta feltro tipo "tratto pen", l'ho poi rivista con l'analogo tratto in altre occasioni, anche sul topo.
Probabilmente venne fatta da un redazionale di quegli anni tipo Ambrogio Vergani o Elisa Penna.
-
Sembrerebbero un disegno di redazione, tipo Vergani o Peraino. Di certo nessuno degli autori che sianmo abituati a conoscere.
Se non ricordo male, quel disegno, venne ripreso successivamente da un altro disegntore, nel volume "60 anni insieme con Topolino" (Rota?).
-
Se non ricordo male, quel disegno, venne ripreso successivamente da un altro disegntore, nel volume "60 anni insieme con Topolino" (Rota?).
C'è anche nel volume "Io Topolino", anche se non l'ho attualmente sotto mano...
-
Giancarlo Gatti è il disegnatore del bellissimo diario Disney dell'anno scolastico 1983-84, che conservo a dir poco gelosamente, come una reliquia. A quel diario collaborò anche Carpi, ma mi sembra che la maggior parte dei disegni sia di Gatti. Anche per questo motivo, pur non piacendomi esageratamente, sono affezionato al suo tratto, che trovo molto suggestivo, capace di dare ai personaggi espressioni particolarissime e inconsuete.
-
Giancarlo Gatti è il disegnatore del bellissimo diario Disney dell'anno scolastico 1983-84, che conservo a dir poco gelosamente, come una reliquia. A quel diario collaborò anche Carpi, ma mi sembra che la maggior parte dei disegni sia di Gatti. Anche per questo motivo, pur non piacendomi esageratamente, sono affezionato al suo tratto, che trovo molto suggestivo, capace di dare ai personaggi espressioni particolarissime e inconsuete.
Io ho adorato i diari Disney! Si potrebbe aprire un topic a parte se ci fossero più appassionati. Fonti inesauribili di preziosissime nozioni, in uno di esse trovai la definizione di etologo che è "quasi" diventato il mio mestiere
-
Breve OT.
Purtroppo io ho solo quello 83-84, in seguito ho avuto altri bei diari fumettistici, ma sono pentito di non averne presi più di Disney.
Comunque su eBay attualmente ce ne dovrebbero essere in vendita un paio degli anni '70. Non sono il venditore e non li ho mai visti dentro, ma istintivamente mi viene da dire che sono splendidi.
-
Non è che sia una gran fan di Gatti ma non credo che il suo disegno sia inaccettabile come qualcuno ha detto. Anche la citata copertina dei grandi classici con Paperone moschettiere non mi sembra poi cosi' sconvolgente o fallace dal punto di vista tecnico. Secondo me la tecnica era difettosa per una mancanza di prospettiva e ordine nelle vignette. Le proporzioni erano strambe ma secondo i miei gusti preferisco Gatti a Comicup, Staff di If, o anche Dossi.
-
Le proporzioni erano strambe ma secondo i miei gusti preferisco Gatti a Comicup, Staff di If, o anche Dossi.
Parole sante ;)
-
Io sono molto affezionata ai disegni di Gatti: alcune delle storie che da piccola mi hanno appassionato di più erano disegnate da lui e, non badando a quel tempo, alla prospettiva o alle capacità tecniche, a me i suoi paperi regalavano molte emozioni: probabilmente mi attirerò feroci critiche, ma trovo ancora adesso il suo Paperone affranto, preoccupato o commosso molto efficace ed espressivo.
Credo che gli si debba riconoscere un certo tocco naif molto personale.
-
Anche se so che molti di voi considerano Gatti il peggior disegnatore mai esistito, devo dire la verità. A me Gatti piace, ma solo sceneggiato da Siegel. Certo non è uno dei migliori, ma non è neanche il peggiore se disegna su testi di Siegel. Invece, se sceneggiato da altri, penso che rovini le storie.
-
Gatti continua a farmi venire il mal di mare...
Personalmente altri autori degli anni '70 mi facevano, ai tempi, venire il mal di mare oltre a Giancarlo Gatti: Guido Scala (per via degli sguardi fissi), Giuseppe Perego e Pier Lorenzo De Vita. Ciò che da alcuni viene bollato come imperizia, io preferisco oggi invece definirlo "stile personale", individualissimo e riconoscibilissimo. Magari la Scuola Disney di oggi sfornasse artisti così originali! :)
-
Personalmente altri autori degli anni '70 mi facevano, ai tempi, venire il mal di mare oltre a Giancarlo Gatti: Guido Scala (per via degli sguardi fissi), Giuseppe Perego e Pier Lorenzo De Vita. Ciò che da alcuni viene bollato come imperizia, io preferisco oggi invece definirlo "stile personale", individualissimo e riconoscibilissimo. Magari la Scuola Disney di oggi sfornasse artisti così originali! :)
Con tutto il bene che voglio a Gatti, è innaegabile che c'era dell' imperizia.
Faccio un esempio concreto: prendiamo la copertina dei Classici di Walt Disney seconda serie n.3. Basta osservare la testa del Paperone-moschettiere (alias Trentaville) per accorgersi che è disegnata in modo sbagliato (non sotto l'aspetto stilistico, ma proprio sotto quello tecnico): il "tondo" della testa e le basette non "quadrano", come proporzioni e posizione, col becco, gli occhi e il collo... questa non si può chiamare in altro modo che "carenza tecnica" (nel massimo rispetto, lo ripeto ancora, per la persona di Gatti).
-
Con tutto il bene che voglio a Gatti, è innaegabile che c'era dell' imperizia.
Non dico che sia un genio. Dico che è originale ed aggiungo che è sottovalutato :P
-
Non dico che sia un genio. Dico che è originale ed aggiungo che è sottovalutato :P
Se è questo che volevi dire, quoto. Avevo ribattuto perchè mi era sembrato di capire che tu affermassi che quella che in Gatti di solito viene definita imperizia fosse "stile personale", individualissimo e riconoscibilissimo
Perchè bisogna distinguere ciò dalla perizia, altrimenti rischiamo di non capirci.
-
Mah... che avesse un suo stile è indubbio, che sia riconoscibile pure... Ma solo io penso che non sapesse esprimere la differenza tra un papero arrabbiato e uno felice?
-
Ho fatto caso spulciando su Inducks che Gatti, come altri (Bordini ad esempio), dopo aver lavorato in modo continuativo per buona parte degli anni '70 si è poi eclissato per una ventina d'anni tornando a disegnare (peraltro in modo molto diverso) a partre dalla fine degli anni '90.
Mi domando: perchè?
E poi: è ancora in attività?
-
Ho fatto caso spulciando su Inducks che Gatti, come altri (Bordini ad esempio), dopo aver lavorato in modo continuativo per buona parte degli anni '70 si è poi eclissato per una ventina d'anni tornando a disegnare (peraltro in modo molto diverso) a partre dalla fine degli anni '90.
Mi domando: perchè?
E poi: è ancora in attività?
Fra l'altro, nella seconda parte della sua attività disneyana sembra aver cambiato stile, a giudicare dalle scansioni presenti sul benemerito INDUCKS... :o
Mi associo alla richiesta: che sta facendo in questo momento Giancarlo Gatti?
-
Che sappia io niente, sta a casa.
Per qualche annetto il figlio mi ha inchiostrato le matite, poi credo che abbia del tutto cambiato mestiere. Non lo sento da un po'.
-
Dopo il mistero Perego, il mistero Gatti!
A me piacerebbe sapere cosa sta facendo attualmente.
-
Dopo il mistero Perego, il mistero Gatti!
A me piacerebbe sapere cosa sta facendo attualmente.
Beh, mi sembra che Zironi abbia già svelato il mistero: si gode la meritata pensione (posto che l'abbia.... ma ci siamo capiti) a casa! :)
-
Beh, mi sembra che Zironi abbia già svelato il mistero: si gode la meritata pensione (posto che l'abbia.... ma ci siamo capiti) a casa! :)
Sì, ma visto che ha scritto che non lo sentiva da un po' e che forse ha cambiato mestiere, mi sarebbe piaciuto sapere se è in pensione o fa altro ;)
-
Sì, ma visto che ha scritto che non lo sentiva da un po' e che forse ha cambiato mestiere, mi sarebbe piaciuto sapere se è in pensione o fa altro ;)
Sì, può essere... ma avevo visto sull'inducks che è del '36 per cui, anche se ha un età per cui potrebbe benissimo continuare a disegnare, è anche vero che se qualche anno fa aveva smesso è facile che a 73 anni continui a godersi un meritato riposo!
....ma anche no, chiaro! :)
Ma chiaro anche che se qualcuno arrivasse con sue notizie, ben vengano! Al di là dei gradimenti, credo che ogni appassionato disneyano possa provare piacere a un qualsiasi contatto con i propri autori dell'infanzia e non!
-
Sì, può essere... ma avevo visto sull'inducks che è del '36 per cui, anche se ha un età per cui potrebbe benissimo continuare a disegnare, è anche vero che se qualche anno fa aveva smesso è facile che a 73 anni continui a godersi un meritato riposo!
....ma anche no, chiaro! :)
Sì, in effetti è più che giusto :)
-
Se non mi sbaglio i suoi ultimi disegni sono datati 1999/2000. E' in pensione da un po'. :)
-
Siete tutti fuori strada. Giancarlo si è ritirato da tempo, credo di ricordare che sia morto. Quello che si vede su "Topolino" dopo gli anni 70 è il figlio Gianni Gatti. L'avevo sentito dire qualche annetto fa su questo stesso forum, e Paolo parlava appunto di certi errori passati nell'attribuire a Giancarlo anche le storie degli anni 90.
Vediamo se adesso si sono sapute cose nuove.
-
E allora l'INDUCKS h sbagliato ad attribuire più di 100 storie? :o
Magari alcune storie sono state malamente attribuite (penso quelle solamente ripassate), ma in quelle fine anni '90 mi sembra proprio lui: basta guardare lo stile del titolo e lo si riconosce.
-
Mah, l'inducks attribuisce la data di nascita al 1936 come già precedentemente detto da floyd, non indica la data di morte, dunque è vivo. Per quanto riguarda le storie ho un dubbio, ma è molto possibile che mi sia sbagliato e si trattasse del figlio, il cognome inganna, dovrei rivedere ;) :P
-
Siete tutti fuori strada. Giancarlo si è ritirato da tempo, credo di ricordare che sia morto. Quello che si vede su "Topolino" dopo gli anni 70 è il figlio Gianni Gatti. L'avevo sentito dire qualche annetto fa su questo stesso forum, e Paolo parlava appunto di certi errori passati nell'attribuire a Giancarlo anche le storie degli anni 90.
Mah...
Io mi son sempre e continuo a fidarmi di Zironi. ;)
Quindi Giancarlo sta a casa a godersi la vecchiaia e Gianni per la Disney ha sempre inchiostrato storie altrui... :)
-
Mah... io sono sicurissimo di aver letto questa vecchia discussione sul Forum, ma non riesco a ritrovarla, è da qualche parte e risaliva al 2005-2006. Mi ricordo addirittura i post: "Il Gatti degli anni 90 è Gianni? Ma i disegni sono uguali!" e l'altro gli rispondeva: "Sempre per il solito fatto dell'inchiostrazione", alludendo al fatto che Gianni da giovane aveva forse inchiostrato le storie paterne. Ma forse è proprio questo il punto: è' una discussione vecchia, col tempo arrivano nuove informazioni a smentire quelle vecchie. Se Giancarlo Gatti è vivo, mi fa piacere.
-
Purtroppo non ho mai letto niente in proposito.
Certamente, sull'INDUCKS, attribuzioni come questa (http://coa.inducks.org/story.php?c=IC+M+++++5) sono palesemente errate (in questo caso è ovvio che si tratti di Gianni). Non vedo, però, perchè questo (http://coa.inducks.org/story.php?c=I+PK+++50-2) non possa essere proprio Giancarlo...
Si vedrà... :)
-
Non vedo, però, perchè questo (http://coa.inducks.org/story.php?c=I+PK+++50-2) non possa essere proprio Giancarlo...
Che impressione vedere un Paperinik di Gatti, o dello stile di Gatti, alla fine degli anni '90. Un vero salto nel passato. Non è tra i miei preferiti, ma questo disegno un po' di nostalgia me la mette.
-
Mah... io sono sicurissimo di aver letto questa vecchia discussione sul Forum, ma non riesco a ritrovarla, è da qualche parte e risaliva al 2005-2006. Mi ricordo addirittura i post: "Il Gatti degli anni 90 è Gianni? Ma i disegni sono uguali!" e l'altro gli rispondeva: "Sempre per il solito fatto dell'inchiostrazione", alludendo al fatto che Gianni da giovane aveva forse inchiostrato le storie paterne. Ma forse è proprio questo il punto: è' una discussione vecchia, col tempo arrivano nuove informazioni a smentire quelle vecchie. Se Giancarlo Gatti è vivo, mi fa piacere.
La discussione di cui parli era stata fatta quasi quattro anni fa nel topic delle meteore, e la trovi qui (http://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1071681645/88#78)...
Per ora non ho riletto tutto, ma mi pare che si dica solo che Giancarlo non è più operativo! e la cosa, unita alla testimonianza di Zironi (e dell'inducks) mi porta a sperare proprio che Giancarlo sia ancora vivo! :)
-
Allora storie come questa (http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+2242-2&searchpaperino%20artigiano%20fallito)
si possono considerare disegnate dal veterano Giancarlo? Mi dispiace che l'Inducks non fornisca uno scan, ma chi possiede questa storia reputo che ne abbia presente i disegni.
-
Recupero questo topic per fare una domanda: possibile che Gatti abbia disegnato questa (http://coa.inducks.org/story.php?c=I+PK3+++8-2) storia? :o
Mi sembra strano l'aver affidato a lui una storia di questo genere, quando grandi maestri del passato non hanno avuto l'onore di fare nemmeno un bozzetto...
-
Recupero questo topic per fare una domanda: possibile che Gatti abbia disegnato questa (http://coa.inducks.org/story.php?c=I+PK3+++8-2) storia? :o
Mi sembra strano l'aver affidato a lui una storia di questo genere, quando grandi maestri del passato non hanno avuto l'onore di fare nemmeno un bozzetto...
A mio modesto parere deve esserci necessariamente un errore. Il tratto non ricorda minimamente quello di Gatti, quanto piuttosto il tipico tratto riscontrabile sulle pagine di PK, anche se ora come ora non riesco a identificare il disegnatore. Oltretutto mi sembra improbabile che Gatti, nato nel 1936, disegnasse per PK.
-
Secondo me è il figlio Gianni... :-/
-
Secondo me è il figlio Gianni... :-/
Potrebbe essere. E mi pare che in tempo recenti Gianni Gatti facesse da inchiostratore, se non erro.
-
Bene, quindi il mistero non si è ancora risolto. Il tratto in effetti non ricorda affatto il suo, nelle prime due vignette, quell'Angus sembra disegnato da Sciarrone (per quanto me ne possa intendere di tratti pikappici), per le altre non so proprio che pesci pigliare.
E' vero però, che l'ultima, con la mamma in primo piano, ricorda alla lontana il suo stile più "moderno".
Mah, vedremo sul numero di PK Cult dove la pubblicheranno... anche se sicuramente metteranno Gatti senza controllare.
-
E' vero però, che l'ultima, con la mamma in primo piano, ricorda alla lontana il suo stile più "moderno".
L'ho pensato anche io, per via di alcuni particolari (il becco, le mani) che effettivamente lo riportano alla mente. Che il disegno sia del figlio Gianni, il quale, per ovvia inesperienza (dopotutto sarebbe la sua seconda storia disegnata!), è stata aiutato dal padre Giancarlo? :-/
-
L'ho pensato anche io, per via di alcuni particolari (il becco, le mani) che effettivamente lo riportano alla mente. Che il disegno sia del figlio Gianni, il quale, per ovvia inesperienza (dopotutto sarebbe la sua seconda storia disegnata!), è stata aiutato dal padre Giancarlo? :-/
Uhm... una sorta di collaborazione come De Vita padre - figlio? Forse è una delle ipotesi più plausibili.
L'inesperienza in effetti ci potrebbe anche stare, perchè noto dall'INDUCKS che in pratica ha disegnato solo una storia, e questa, come dici tu, sarebbe la seconda.
Poi, sempre scorrendolo, noto che ha inchiostrato diverse storie di PK e qualche copertina, quindi l'ipotesi è sempre più veritiera.
Vi auguro una buona mattinata, l'appuntamento è per l'edizione del pomeriggio :P
-
Uhm... una sorta di collaborazione come De Vita padre - figlio? Forse è una delle ipotesi più plausibili.
Esatto.
[...]noto dall'INDUCKS che in pratica ha disegnato solo una storia, e questa, come dici tu, sarebbe la seconda.
Ha disegnato anche diverse copertine (http://coa.inducks.org/comp2.php?code=&keyw=&keywt=i&exactpg=&pg1=&pg2=&bro2=&bro3=&kind=0&rowsperpage=0&columnsperpage=0&hero=&xapp=&univ=&xa2=&creat=&creat2=&plot=&plot2=&writ=&writ2=&art=GIANNI+GATTI&art2=&ink=&ink2=&pub1=&pub2=&part=&ser=&xref=&mref=&xrefd=&repabb=&repabbc=al&imgmode=1&vdesc2=on&vdesc=en&vit=on&sort1=auto) per Minni, una delle quali (http://coa.inducks.org/story.php?c=Xgr%2fMIN+108) è un montaggio greco decisamente equivoco! :o
Poi, sempre scorrendolo, noto che ha inchiostrato diverse storie di PK e qualche copertina, quindi l'ipotesi è sempre più veritiera.
In effetti...
Vi auguro una buona mattinata, l'appuntamento è per l'edizione del pomeriggio :P
;D
-
Ha disegnato anche diverse copertine (http://coa.inducks.org/comp2.php?code=&keyw=&keywt=i&exactpg=&pg1=&pg2=&bro2=&bro3=&kind=0&rowsperpage=0&columnsperpage=0&hero=&xapp=&univ=&xa2=&creat=&creat2=&plot=&plot2=&writ=&writ2=&art=GIANNI+GATTI&art2=&ink=&ink2=&pub1=&pub2=&part=&ser=&xref=&mref=&xrefd=&repabb=&repabbc=al&imgmode=1&vdesc2=on&vdesc=en&vit=on&sort1=auto) per Minni, una delle quali (http://coa.inducks.org/story.php?c=Xgr%2fMIN+108) è un montaggio greco decisamente equivoco! :o
LOL, sì, l'avevo notato pure io, ma mi ero scordato di segnalarlo! ;D
Comunque, alla fine dei conti, basterebbe che qualcuno guardasse sul numero di PK in questione, sempre che non parta da lì l'errore (cosa non improbabile, guardando la segnalazione che c'è qui (http://coa.inducks.org/story.php?c=I+PK3+++9-1).
-
Notare poi come il credit svedese (http://coa.inducks.org/issue.php?c=se/SK+2003-08#g) indichi Gianni Gatti come inchiostratore... :-/
-
Notare poi come il credit svedese (http://coa.inducks.org/issue.php?c=se/SK+2003-08#g) indichi Gianni Gatti come inchiostratore... :-/
Ricordavo quindi bene che Gianni Gatti fosse prevalentemente un'inchiostratore. E sebbene il confronto dei tratti fra le copertine di Minni e la storia di PK sia difficile, visto il soggetto, ho il dubbio che Gatti figlio non abbia disegnato quella storia, anche perché il tratto è quello tipico di PK, molto moderno, simile al fumetto d'autore e molto somigliante al magnifico Sciarrone.
Ma nessuno ha una copia sulla quale controllare?
-
Ricordavo quindi bene che Gianni Gatti fosse prevalentemente un'inchiostratore. E sebbene il confronto dei tratti fra le copertine di Minni e la storia di PK sia difficile, visto il soggetto, ho il dubbio che Gatti figlio non abbia disegnato quella storia, anche perché il tratto è quello tipico di PK, molto moderno, simile al fumetto d'autore e molto somigliante al magnifico Sciarrone.
Ma nessuno ha una copia sulla quale controllare?
Noto solo ora il topic...
Ragazzi, ragazzi... ma io il mega-lavorone sulla terza serie di PK l'ho fatto per cosa? Anche per risolvere 'sti dubbi sugli autori, che sono attribuiti a casaccio sull'Inducks, per quanto riguarda alcune storie di Frittole.
La mamma è sempre la mamma è scritta e disegnata da Sergio Cabella... i credits sul n. 8 di Pk Frittole danno Giann Gatti solo ed esclusivamente per le chine della storia, per il resto è tutto di Cabella, dal soggetto alla sceneggiatura ai disegni!
-
Noto solo ora il topic...
Ragazzi, ragazzi... ma io il mega-lavorone sulla terza serie di PK l'ho fatto per cosa? Anche per risolvere 'sti dubbi sugli autori, che sono attribuiti a casaccio sull'Inducks, per quanto riguarda alcune storie di Frittole.
La mamma è sempre la mamma è scritta e disegnata da Sergio Cabella... i credits sul n. 8 di Pk Frittole danno Giann Gatti solo ed esclusivamente per le chine della storia, per il resto è tutto di Cabella, dal soggetto alla sceneggiatura ai disegni!
Strano però che sull'inducks i crediti di storie così recenti siano errati :-?
-
.... ad esempio, "Zio Paperone e la corsa da un miliardo di dollari".... ma chi avrebbe potuto renderla meglio dell'ondeggiante Giancarlo Gatti... ma sembra di essere proprio nel bel mezzo di quelle sfide vorticose e pazzesche e senza bisogno di occhialini magici.
-
ìVoglio spezzare una lancia a favore di questo disegnatore. Non posso dar torto a chi lo critica per le copertine degli ultimi classici Disney prima serie e altri della seconda serie, in effetti erano abbastanza indecorose. Devo pero' dire che il suo stile nelle storie non mi dispiace affatto. In particolare mi stanno a cuore due storie : Zio Perone e la grotta delle sirene e Paperino e il miliardario in quarantena. Noto una plasticita' e originalita' nel tratto che ritengo molto gradevole (almeno per i miei gusti). Qualcuno mi odiera,' ma io lo preferisco a Cavazzano.
-
ìQualcuno mi odiera,' ma io lo preferisco a Cavazzano.
Via, perché odio?! Solo tanto, infinito stupore! ;)
-
Via, perché odio?! Solo tanto, infinito stupore! ;)
concordo
al limite potremmo consigliare un buon oculista
-
Giancarlo Gatti è quello che sembra che tiri sempre un gran vento che deforma i disegni?
-
Giancarlo Gatti è quello che sembra che tiri sempre un gran vento che deforma i disegni?
Si.
-
Personalmente Gatti non mi piaceva nel suo periodo anni 70: il tratto era dinamico ma certe inquadrature ed espreessioni facciali dei vari personaggi lasciavano a desiderare. Il Gatti anni 90-2000 ha avuto un tratto più moderato e meno dinamico e da me più apprezzabile
-
Povero Gatti, quante gliene state dicendo...
Sposo la maggior parte dei vostri pareri con cui concordo in pieno, compresa la battuta sul vento che scompagina i disegni, ma non me la sento di sparare sulla croce rossa.
Comunque tempo fa ho avuto la sorpresona di leggere una storia breve, non mi ricordo il titolo, disegnata decentemente con un tratto simil cavazzaniano come si usa da 20 anni a questa parte, però con un qualcosa di personale, e di scoprire che l'aveva disegnata lui.
Non era suTopolino ma su una testata parallela, e i credits erano riportati non a piè della opening page ma in un sommario all'inizio.
Beh, ero quasi contento per lui... ::)
-
Io credo che dovevano essere svitati all'epoca per consentirgli di disegnare per il topo.Ho come l'impressione che fossero un po' masochisti e auto lesionisti i redattori nel 1975, anno in cui Gatti andava per la maggiore.
Ma c'era uno che lo superava in quanto a disegni horribilis:
Franco Lostaffa, quello dell'unguento di Olimpia per intendersi.
-
Gatti era pappa e ciccia con Mario Gentilini, per cui il motivo della sua presenza ogni tre per due è chiarito.
Lostaffa invece era un interno della redazione. Ecco chiarito anche per lui.
-
Gatti era pappa e ciccia con Mario Gentilini, per cui il motivo della sua presenza ogni tre per due è chiarito.
Lostaffa invece era un interno della redazione. Ecco chiarito anche per lui.
Però in effetti...nel 1972 abbiamo tutti i grandi da Scarpa a Chierchini a Bottaro, a Gatto, a Bordini, a Carpi, a De Vita jr., a Cavazzano (all'epoca astro nascente) al top della forma.
Perché con una simile impressionante squadra Gentilini nel 1972 apre a Gatti che faceva e fa spavento? Scusate la mancanza di filtri diplomatici ma è tardi e ho sonno.
Non amo la dietrologia, ma ci deve essere stato qualcosa "sotto", qualcosa che non sappiamo.
Non si spiega altrimenti. Sarà stato fidanzato o marito di qualche parente di Gentilini e lui gli avrà dato del lavoro...qualcosa del genere.
Diciamo un'opera di misericordia.
-
Come scritto da Mario, all'epoca l'esordio di Gatti mi lasciò alquanto perplesso, proprio perché abituato a vedere le tavole dei più grandi artisti Disney italiani: la cosa che più mi contrariava era l'incapacità dell'autore di delineare espressioni serie o corrucciate, piegando in su il becco dei paperi anche quando litigavano o erano preoccupati: quell'eterno sorriso in situazioni in cui non v'era nulla da ridere era davvero insopportabile e straniante.
Però, rileggendo gli Almanacchi della seconda metà dei '70, devo ammettere che i disegni di Gatti, rivisti oggi col senno del poi, mi convincono di più, sia in molte storie lunghe che nelle pubblicità dei 'Classici' dell'epoca. Sarà la nostalgia? Comunque un certo miglioramento tra l'inizio e la fine di quel decennio '70 (andando poi oltre) credo sia oggettivo.
-
Perché con una simile impressionante squadra Gentilini nel 1972 apre a Gatti che faceva e fa spavento?
Immagino che il motivo sia semplice: costava di meno!
Non so se facesse parte o meno della redazione, ma comunque serviva qualcuno che sostituisse Perego al "lavoro sporco" e hanno preso lui... ;)
-
Immagino che il motivo sia semplice: costava di meno!
Non so se facesse parte o meno della redazione, ma comunque serviva qualcuno che sostituisse Perego al "lavoro sporco" e hanno preso lui... ;)
Non mi convince questa tesi.
Perego, verso il cui tratto ho una simpatia che riconosco essere un prodotto della mia storia personale, era un redazionale ancora molto attivo nel 1972 e che disegnava anche qualche storia e lo ha fatto fino al 1982 compreso.
Gatti, come scritto nel bellissimo saggio "L'oro di Zio Paperone", ha disegnato tra il 1972 e il 1980 "purtroppo numerose" storie...
-
Però in effetti...nel 1972 abbiamo tutti i grandi da Scarpa a Chierchini a Bottaro, a Gatto, a Bordini, a Carpi, a De Vita jr., a Cavazzano (all'epoca astro nascente) al top della forma.
Perché con una simile impressionante squadra Gentilini nel 1972 apre a Gatti che faceva e fa spavento? Scusate la mancanza di filtri diplomatici ma è tardi e ho sonno.
Non amo la dietrologia, ma ci deve essere stato qualcosa "sotto", qualcosa che non sappiamo.
Non si spiega altrimenti. Sarà stato fidanzato o marito di qualche parente di Gentilini e lui gli avrà dato del lavoro...qualcosa del genere.
Diciamo un'opera di misericordia.
Ti condivido Mario e con tutto ciò penso che il povero Giancarlo Gatti, che a me non è mai piaciuto granchè e sul quale qui non abbiamo risparmiato critiche, non sia peggio di quello che ritengo, almeno nel mio caso, il disegnatore più inguardabile in assoluto di tutte le epoche cioè quello che solo in anni recenti ho saputo chiamarsi Gino Esposito. Ricordo che davo a tutti, dico tutti, i disegnatori compreso Gatti una chance di merito per il fatto stesso di disegnare in una testata che ritenevo sacra, ma tutto ciò decadeva inesorabilmente quando incontravo le storie dell'Esposito. E si che ho visto abbia avuto fior di sceneggiature e di autori ma proprio non imbroccava. Ho anche visto che sia lui sia Gatti hanno disegnato in anni recenti ed entrambi hanno mitigato molto quel loro tratto e infatti il mio discorso verte principalmente sui loro lavori degli anni 70, oggi si tende a restare in certi parametri. Tornando al topic in questione penso che tutto sommato il Gatti ad es. del Condizionatore decumbalionico o, che sò, de La paura fa novanta...dollari non dico che si faccia guardare ma azzarderei che per motivi magari riconducibili alla soggettività di ognuno abbia quasi un suo perchè!
-
Ti condivido Mario e con tutto ciò penso che il povero Giancarlo Gatti, che a me non è mai piaciuto granchè e sul quale qui non abbiamo risparmiato critiche, non sia peggio di quello che ritengo, almeno nel mio caso, il disegnatore più inguardabile in assoluto di tutte le epoche cioè quello che solo in anni recenti ho saputo chiamarsi Gino Esposito. Ricordo che davo a tutti, dico tutti, i disegnatori compreso Gatti una chance di merito per il fatto stesso di disegnare in una testata che ritenevo sacra, ma tutto ciò decadeva inesorabilmente quando incontravo le storie dell'Esposito. E si che ho visto abbia avuto fior di sceneggiature e di autori ma proprio non imbroccava. Ho anche visto che sia lui sia Gatti hanno disegnato in anni recenti ed entrambi hanno mitigato molto quel loro tratto e infatti il mio discorso verte principalmente sui loro lavori degli anni 70, oggi si tende a restare in certi parametri.
Quoto gilberto, Gatti non è fra i grandi maestri ma molti peana di alte critiche che gli vedo appioppati li trovo esagerati. E anche io trovo l'Esposito degli anni '70 peggiore del peggior Gatti, ed anche io ho notato come in opere più recenti entrambi siano diventati meno riconoscibili, più "tradizionali" e sostanzialmente meno criticabili.
-
Ma c'era uno che lo superava in quanto a disegni horribilis:
Franco Lostaffa, quello dell'unguento di Olimpia per intendersi.
Era il post che avrei voluto scrivere io.
Mi hai risparmiato il compito di trovare le parole.
Gino Esposito per me non era malaccio, non certo peggio di Gatti, ma nelle storie d'epoca è comunque evidente e straniante lo stacco tra questi "artigiani" e i noti Maestri...
Sia come disegni che come sceneggiature, comunque, la metà dei '70 è un periodo di Topolino che trovo veramente inquietante. Martina cattivissimo; autori come Siegel, Ciceri, Dester e Mandelli ai limiti del comprensibile (e talvolta ben oltre il limite); Bottaro e Scala legnosissimi; Lostaffa... eh. Meno male che l'epoca Gentilini era lì lì per esaurirsi.
-
Abbiamo messo insieme una bella riga di nomi che hanno avuto il dubbio onore di rendere il Topo di metà anni '70 una brutta copia di quello di solo qualche anno prima.
Mano male che c'erano Pezzin e Cavazzano a tirare su la media con un Martina ormai scarico e Cimino in temporaneo abbandono.
Anch'io non ho mai amato Scala che da piccolo mi inquietava non poco con quegli sguardi fissi nel vuoto adatti alle trame stranianti e allucinanti di Siegel o della Ciceri.
Per cui, mi spiace per i suoi fans, ma lo associo pure lui al periodo nero.
Da questo Topo:
http://coa.inducks.org/issue.php?c=it/TL++892
a mio modo di vedere inizia il disastro.
Apre una brutta storia di Fanton/Scala e chiude il debuttante Gatti.
Un vero orrore e un vero peccato per la bella e dolce copertina del buon Perego.
E' pur vero che nel periodo 73-74 seguiranno ancora diverse belle storie, ma troppo inframezzate da brutture del genere.
-
A me però fa sorridere che siate tutti così concilianti con Perego, che ripeto (e sempre ripeterò), era un onesto artigiano, ma il suo stile con gli uomini alla Andy Capp faceva troppo a botte con lo stile Disney. Se mi dici degli sguardi fissi di Scala, che dire di quelli vuoti di Perego, o delle sue facce perennemente stupite? Se coi Paperi se la cavicchiava ancora, il Topolino e Pippo di Perego erano proprio bruttini.
Insomma eh, qui mi si dice "Gatti, Scala ed Esposito disegnavano sullo stesso Topolino su cui disegnavano Carpi e Cavazzano"... ma Perego (e il primo Carpi disneyano, quello del Paperone alla tuba altissima) disegnava sullo stesso Topolino su cui disegnavano lo strabiliante Bottaro degli anni Cinquanta e il giovane Scarpa.
-
Ho ampiamente riconosciuto in passato e sul thread che lo riguarda che il gradimento o meglio l'affezione che ho nei confronti di Perego è una mia faccenda personale che deriva da anni in cui il topo e tutte le altre pubblicazioni Disney erano caratterizzate dalle sue copertine.
Non mi sono mai sognato di sostenere che sia al livello dei "maestri".
Certo lo preferisco a tutti i redazionali alla Lostaffa per capirci.
Ma anche a Marco Rota che non mi ha mai fatto impazzire.
-
ragazzi mi ero perso tutta questa discussione e, senza volerlo, nel topic sugli almanacchi, compiacendomi dell'apprezzamento di Cornelius, avevo già scritto l'opinone conclusiva che mi sono fatto in proposito (compreso il lavoro non lo chiamo sporco ma di routine uso Perego)
I paperi di Gatti sono sorridenti, graziosi, moderni e correttamente stilizzati. In una parola sono disegni piacevoli a vedersi, ed infatti molte belle copertine e disegni di rubriche di quegli anni sono suoi, in alcuni al limite vediamo persino una rassomiglianza con i coevi del grande Marco Rota, e scusate se è poco. La bellezza di questi disegni singoli ha però un contraltare : laddove si ripetono diventano monotoni per la fissità di espressioni ed atteggiamenti , infatti è nelle storie che mi piace assai meno, ove il mordente della vicenda richiede per ogni circostanza il giusto tratto ‘da maestro’ a caratterizzare i paperi. Ciò naturalmente non li rende brutti, ma fa le sue storie un po’ – come dire – d’ordinaria amministrazione, di consumo, quasi ripetendo in chiave moderna l’instancabile Perego, che del resto ha passato proprio a Gatti il testimone nell’ultimo periodo dei prologhi dei Classici. Perego aveva di certo un’inspiegabile malia misteriosa che sa prendere molti di noi, me compreso (ne ho parlato varie volte), e che forse Gatti non possiede, ma per contro costui disegna paperi definitivamente moderni in proporzioni, freschezza e levità di stile.
In definitiva, è peccato mortale buttare anche solo una delle gustosissime peculiarità degli Autori che anche in questo modo arricchiscono questo meraviglioso mondo papero. Per esempio, in questo senso leggiamo in Perego i lembi della palandrana un po’ sproporzionati e pendenti come quelle giacchette di buona memoria del mondo reale.
-
Conosco (non di persona) questo disegnatore da alcune storie degli ultimi anni '90: da quello che ho visto le sue illustrazioni mi sembrano più o meno nella media. Magari non azzeccava tutte le espressioni, ma nulla di inguardabile.
Senza dubbio meglio di Intini, Freccero e Lavoradori, tanto per nominarne alcuni.
Non so nulla delle sue opere precedenti quindi non posso giudicarle.
-
Senza dubbio meglio di Intini, Freccero e Lavoradori, tanto per nominarne alcuni
Sei un trollone spassosissimo ::) ::)
-
In realtà il punto di vista di Eli è per me perfettamente comprensibile; benché di certo non sia il mio (e infatti pollice su per il "trollone spassosissimo" ;D).
Mi spiego: si è creato negli anni, almeno in Italia, una sorta di "realismo disneyano", un canone armonico che parte da Barks '50 e prosegue con Scarpa '80-'90, Carpi' 80, Cavazzano '80-90 e De Vita jr '80; non si tratta solo di qualità (Bottaro, Chierchini, Scarpa '50, Cavazzano '70 ne restano esclusi), ma di "aderenza al vero". Direte legittimamente: ma che significa "al vero", se di soggetti fantastici si parla?
Credo che si possa rispondere solo con un certo senso di armonia, di dettaglio, di eleganza (ecco, forze soprattutto eleganza e nitidezza) raggiunto dagli autori citati. Io per esempio preferisco Scarpa '60 a Scarpa '80-'90, ma ammetto sicuramente che l'ultimo Scarpa è tecnicamente su un altro pianeta, più "realistico" in un certo qual senso (magari distorto) di ordine.
Ecco quindi che il discorso non è sempre in merito all'originalità artistica, alla ricerca di soluzioni dinamiche, di regia, etc., ma al senso di "bello naturalistico" (ecco, forse la migliore espressione è questa) regalato dalle proporzioni dei personaggi, dalle loro recitazioni, etc. .
Aggiungiamo poi che Eli ha sempre dichiarato di vedere i personaggi Disney come uomini e otteniamo una onestissima coerenza nel suo punto di vista, che ben rappresenta quel (per certi versi curioso, magari) desiderio di realismo di cui cercavo di dare l'idea sopra.
È un realismo, badate bene, che negli ultimi anni ha trovato un interprete sommo nelle sceneggiature di Casty, tanto per capire di che "realismo" stiamo parlando: precisione nei dettagli narrativi, verosimiglianza negli snodi narrativi (non certo negli spunti narrativi, chiaro), etc.
Non è strano che il Cavazzano schizzatissimo Anni Settanta gli resti un po' indigesto, che Stefano Intini non lo convinca affatto, e… beh, non parliamo di Lavoradori. ;D
Questione, quindi, di fruizione delle storie, di cosa si ricerca nell'arte disneyana.
Per quanto mi riguarda trovo divino un Luciano Bottaro che mette al servizio del testo comico una schizofrenia grafica da collezione, così come il Cav di cui sopra, mentre ho dei pareri meno entusiasti di altri (benché positivi) su Scarpa e Cav anni '80. Ma per esempio De Vita jr. e Carpi anni Settanta-Ottanta li colloco nell'olimpo disneyano senza riserva alcuna. E così via.
E viceversa, c'è chi cerca nel disegno soprattutto una fonte di stupore, di originalità, dinamismo fisico, e valuta con poco entusiasmo il Cavazzano '90-2000, nel quale io personalmente ritrovo una gestione dei rapporti "personaggi-ambiente" ed "espressione-geometria" che rivela un approccio alla tavola quasi… beethoveniano (per capire cosa intendo, ehm, ci sentiamo un'altra volta...).
Ciò detto, sono altresì contento che Eli abbia apprezzato la Depressione da Inquinamento, che certo esce dalla sua fruizione preferenziale delle avventure Disney ma non gli ha impedito di farsi quattro risate che non so come i detrattori del Fantone riescano a rinnegare con cotanto stoicismo. ;D :P
-
Ciò detto, sono altresì contento che Eli abbia apprezzato la Depressione da Inquinamento, che certo esce dalla sua fruizione preferenziale delle avventure Disney ma non gli ha impedito di farsi quattro risate
Questo per il semplice fatto che i disegni di Asteriti (oltre a essere sensibilmente migliori all'epoca che attualmente) erano particolarmente adatti a illustrare quella storia.
-
P.S. Ovviamente la mia "ricostruzione dei fatti" è ipotetica e soprattutto parziale. Se avessi - involontariamente - travisato alcune delle tue posizioni è tuo diritto chiedere soddisfazione (e la scelta dell'arma). ;D
-
P.S. Ovviamente la mia "ricostruzione dei fatti" è ipotetica e soprattutto parziale. Se avessi - involontariamente - travisato alcune delle tue posizioni è tuo diritto chiedere soddisfazione
Non saprei: quando esprimo un giudizio, di solito lo faccio "a pelle", senza chiedermi i motivi reconditi della mia personalità che lo hanno causato. Comunque mi ci ritrovo abbastanza.
Anzi, siccome sembra che tu conosca i miei gusti meglio di me, potresti darmi preziosi consigli su quali autori approfondire (magari in sede privata, così qui la chiudiamo)
-
Ho visto disegni realistici di Giancarlo Gatti, dunque reputo sia fuorviante definirlo un cattivo disegnatore. Il suo, al massimo, è il solito problema dei disegnatori realistici prestati al fumetto caricaturale, per giunta quello di animali antropomorfi. Gatti non è tra quelli che se la son cavata peggio: insomma, Scarpa Cavazzano e Rota non possono sempre esser presi a metro di paragone per ogni disegnatore: se guardiamo agli anni '70, vi sono molti disegnatori di fumetti che disegnano in maniera "buona" o appena "discreta": non si potevano rimandare a casa tutti quanti, perché lo si sarebbe dovuto fare? I personaggi di Gatti, come detto in post del topic, sono comunque dinamici e si può sorvolare su qualche problema degli sguardi o dei becchi, che lui stesso - evolvendosi - mitigò, tanto che si può proprio dire che certe sue storie più tarde sono disegnate proprio "bene".