Ho appena concluso la lettura del nuovo numero di
Zio Paperone e mi sento totalmente soddisfatto dalla qualità delle storie proposte al suo interno!
A partire dalle due brevi danesi, che si sono fatte leggere entrambe con piacere, specie la seconda dove ho apprezzato la centralità del personaggio di Ciccio (insolita, così come il suo protagonismo in coppia con lo Zione) ed è stato molto grazioso e, al contempo, inaspettato leggere di questa abilità straordinaria di Ciccio nel campo della matematica, dote su cui verte l'intera vicenda.
Passando alle riproposte mi sono piaciuti molto i rispettivi episodi della saga di "Tutti i Milioni di Paperone" (che qui giunge al suo capitolo conclusivo) e la seconda puntata della storia incentrata sulla misteriosa scomparsa dello Zione, scritta e sceneggiata da Marco Bosco e di cui, al tempo della pubblicazione sul Topo, avevo letto solo il primo e l'ultimo capitolo.
Sono state due storie molto graziose da leggere, con delle buone battute che mi hanno fatto ridere e sorridere di gusto, avvalorate dai disegni bellissimi di Mottura e di Baccinelli, dei quali ho apprezzato in particolare l'abilità nel tratteggio e nell'intensità delle scene raffigurate, tanto nell'ambientazione quanto nei personaggi.
Una lettura meritevole e valida è stata anche quella dell'ultima storia, il cui perno centrale è la critica all'uso smodato del cellulare e della tecnologia in generale.
Nella storia, tutto questo viene volontariamente esasperato fino a costruire una trama che verte sull'alienazione completa di chi è a tutti gli effetti soggiogato da smartphone
et similia e sarà proprio l'inconsueto trio di protagonisti del titolo (costituito da Zio Paperone, Nonna Papera e Nonno Bassotto) ad essere chiamato a sventare la minaccia palpabile che aleggia sulla città di Paperopoli.
Gustosissime poi le altre due storie, la SuperStar e quella realizzata dalla coppia Cimino/Faccini.
Per entrambi i casi, si tratta di due avventure che ho letto con un brio ed una piacevolezza tangibile, restituendomi tanti bei sorrisi, delle sane risate ed anche la consapevolezza di arrivare a fine lettura cosciente del fatto di aver letto due
belle storie.
La mia preferita del lotto credo sia, senza troppi dubbi, proprio la SuperStar - "Zio Paperone e la truffa archeologica", di Giorgio Pezzin e Massimo De Vita.
Non ho mai trovato un attimo di stanca in questa storia (solo un'inversione di pagine tra la 114 e la 115, ma vabbè

) e, mentre la leggevo, ho sentito tutto il carattere frizzante, fresco e davvero gustoso di cui l'avventura è pregna.
Una trama veramente ben costruita e articolata, impreziosita da gags comiche molto riuscite che mi hanno strappato più di una bella risata.
Ed infine, ci tengo a sottolineare, anche questa volta la piacevolezza della lettura del redazionale di Davide che fa da presentazione alla stessa storia SuperStar.
Sempre interessante, "sul pezzo" e foriero di interessanti curiosità e di analisi del rapporto che sussiste tra lo Zio Paperone (il titolare della testata) e l'elemento cardine della vicenda che si andrà poi a leggere, in questo caso...il
valore dell'arte e della cultura!
