Buon pomeriggio a tutti, vorrei dire che invece a me è parso un buon numero, in cui la parte del leone la fa ovviamente "Paperino e la notte del saraceno", un autentico capolavoro firmato da Marco Rota autore completo che in trentadue tavole sa coniugare con grande maestria tutti gli elementi caratteristici di una grande narrazione, che rimane impressa nella memoria: avventura, umorismo, mistero e sentimento. I disegni di Rota sono spettacolari, di chiaro stampo barksiano, volti a una resa realistica dei paesaggi liguri e della natura, ma al contempo privilegiando sempre una chiara lettura della tavola.
"Zo Paperone in: qualche nota sul Klondike" presenta invece una trama banalotta, a cui non basta ispirarsi alle storie di Don Rosa per salvare la storia dalla mediocrità. Magnifici invece i disegni di Arild Midthun, iperdettagliati e con personaggi fluidi, dinamici e armoniosi. Le successive due brevi di Paperoga sono invece ottime storielle di intrattenimento, con la sceneggiatura di Kinney che presenta un fuoco di fila di trovare paradossali e situazioni umoristiche, e gli ottimi disegni, molto morbidi, di Hubbard. Pippo esploratore perfetto è divertente, una classica riempitiva, ma i disegni di Strobl mi sono parso sottotono. Topolino e il mistero del ranch dell'inganno è un classico western che giova dei disegni di un Paul Murry in ottima forma; la storia è senza particolari guizzi ma si attesta su un buon livello. Dimenticabile la breve su Sonny il gabbiano. Topolino e il gran Vergilius presenta una trama che avrebbe delle buone potenzialità, ma è troppo confusionaria e con passaggi logici mancanti; sprecati quindi i disegni di un ottimo Carpi, con il suo tratto fresco e guizzante.