Dopo aver terminato la lettura di tutte le storie che compongono l'albetto incentrato sullo Zione, mi sento di consigliarlo a chiunque volesse farsi una lettura disneyana leggera ma al contempo fresca e piacevole.
Non ci troverete magari delle storie imperdibili, ma tutte e le sette le avventure selezionate per questo
Io, Zio Paperone si rivelano essere godibili e simpatiche.
Quella che mi è piaciuta meno delle altre è la storia incentrata su "Zio Paperone e la leggenda dell'alce d'oro" ma rimane comunque anche questa una vicenda simpatica e carina, che si fa leggere bene, senza cedere in ritmi blandi né fiacchi.
Molto carina la storia d'apertura di Michelini e Ottavio Panaro, che presenta una introduzione che ho gradito molto e che mi ha fatto sorridere per la descrizione delle situazioni di quotidianità e di routine che lo Zione (il titolare di questo volumetto) vive abitualmente presso il Deposito.
Ma in linea generale, come dicevo anche prima, tutte le storie di questo fumetto sono state piacevoli e godibili, dalla ciminiana alla sempre vivace vicenda della
Festa dei 2500, passando poi per la storia del
Mitico M.I.T.O. con i testi di nuovo di Fabio Michelini e i disegni di Luciano Gatto.
Questa storia l'ha ricordata appena qualche giorno fa Anapisa sul topic dell'autore e non posso che concordare con lei sulla piacevolezza grafica della storia ed in particolare di quella
splash-page con Paperino che, nel sogno, viene inseguito dai tubi trasporta-oggetti del mitico M.I.T.O. del titolo e che, nella sua proiezione onirica, assumono la forma di serpenti pronti a spalancare le proprie bocche per inghiottirlo.
Nota di merito poi, da parte mia, anche per le ultime due storie, con la prima di queste che mi ha molto ricordato l'atmosfera tenebrosa e mostruosa del videoclip di
Thriller di quel mostro di bravura che era Michael Jackson.

Così come molto simpatica risulta essere anche la storia conclusiva, l'unica di quelle selezionate ad avere per protagonista nel titolo Paperino anziché lo Zione, e che si è rivelata una buona lettura, specie quando i due cattivi di turno si convincono che il più ricco tra Paperone e Rockerduck sia...quell'elegantone di Battista!

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Infine, segnalo una nota tecnica: nella parte centrale dell'albo, in riferimento quindi alle storie della "leggenda dell'alce d'oro" e di "Zio Paperone e il mitico M.I.T.O.", alcune pagine risultano sbiadite ma ciò non ha compromesso, almeno per me, la buona lettura del volumetto.
Volumetto che, ribadisco, mi sento di consigliare per la buona qualità delle storie selezionate al suo interno.
