Una delle storie più affascinanti realizzate da Don Rosa, che come suo solito si dimostra un vero maestro nel saper collegare tra loro numerosi fatti storici, confezionando perfette avventure per la famiglia dei Paperi. Stavolta, però, l'artista del Kentucky si supera creando un intrigante intreccio da thriller storico, intessendo con abilità tra di loro alcuni tra i più interessanti avvenimenti della storia medievale. Chi erano i cavalieri templari? Che fine ha fatto il loro ingente tesoro? Di quale segreto era custode Cristoforo Colombo nel suo viaggio verso le Americhe? Che relazione esiste tra il diario di bordo del navigatore genovese e un esploratore finlandese vissuto nel 1800? E tra un contratto stipulato nel 1482 e il calendario gregoriano? Vista la portata degli argomenti trattati, risulta naturale che la precisione storiografica del Don porti alla genesi di una trama complessa, ricca oltre che di ambientazioni suggestive raffigurate con la consueta maestria da un tratto iperdettagliato, anche di numerosi riferimenti all'opera di Carl Barks, in questo caso però dosati opportunamente in una perfetta miscela che soddisfa i fan senza al contempo inficiare la lettura.
Viste le premesse, mi dispiace dunque rilevare alcuni difetti, che illustrano come Don Rosa, nella fase finale della sua carriera, stesse perdendo quel mirabile equilibrio compositivo che caratterizzava i capolavori precedenti. La trama, infatti in alcuni punti risulta fin troppo ingarbugliata e complessa, laddove l'artista di Louisville non riesce a trasmettere efficacemente tutti i riferimenti storici di cui è ricca la storia. Inoltre, se la componente umoristica è perfetta, con accurate e dosate sequenze comiche e gag irresistibili, altrettanto non si può dire della parte prettamente avventurosa, che se da un lato è efficace nel presentare situazioni di reale pericolo e tensione, dall'altro è atratti sbilanciata nel ritmo e la conclusione finale appare un po' frettolosa e priva di mordente.
Nonostante ciò, essa rimane davvero un'ottima storia e la reputo una lettura pienamente soddisfacente e appagante. Voi cosa ne pensate?