Recensione Grandi Autori 108: Rodolfo CiminoGrandi Autori torna ad occuparsi di uno sceneggiatore, un anno dopo il volume su
Guido Martina. Nel volumetto in edicola da fine luglio i riflettori sono puntati su
Rodolfo Cimino (1927-2012), affettuosamente ricordato come il più grande poeta romantico di casa Disney e
insignito del Premio Papersera nel 2007.
Impossibile che a un appassionato Disney non sia mai capitato di leggere una sua opera: il leggendario cantastorie ci ha lasciato un patrimonio di circa 700 avventure, spesso tra le preferite dei lettori, che le considerano pilastri fondamentali del proprio bagaglio culturale.
Con una produzione così vasta, i filoni narrativi in cui si è cimentato il Maestro di Palmanova sono molteplici.
In questo caso, il curatore Alberto Brambilla sceglie di concentrarsi sulle cacce al tesoro con Zio Paperone come protagonista. A nostro parere si tratta di una scelta azzeccata, dal momento che i cicli più conosciuti, come quello di
Reginella o i suggestivi
Racconti attorno al Fuoco, hanno già goduto di volumi monografici – alcuni peraltro ancora disponibili a catalogo.
L’albo si apre con un piacevole articolo denominato “L’uomo della quadrupla”, in cui viene messo in evidenza come fosse possibile riconoscere le sceneggiature di Cimino grazie ad una serie di
topoi ricorrenti, in modo particolare la mitica “vignettona quadrupla” che apriva le sue storie, offrendo così una deliziosa anticipazione del momento culminante della vicenda, e il linguaggio forbito, a tratti arcaico, spesso utilizzato, per contrasto, in situazioni comiche.
Non mancano alcuni interessanti cenni biografici, anche se forse questa parte avrebbe giovato di maggiore spazio a disposizione. Un redazionale più breve introduce la prima sezione di storie, dedicate alle stravaganti popolazioni in cui spesso la famiglia dei Paperi si imbatteva durante i loro viaggi. Zio Paperone e la vite della ricchezza, disegnata da
Luciano Capitanio, ci porta a esplorare una valle abitata dai singolari Uomini Tromba e Uomini Tamburo. Già in questa prima avventura sono ravvisabili molti stilemi della poetica ciminiana e la trama scorre davvero piacevolmente.
Una storia vivace e dinamica, per nulla invecchiata nonostante risalga a oltre mezzo secolo fa. Un ottimo biglietto da visita per chi si avvicina adesso a Rodolfo Cimino.

I Piedi salati, una delle numerose popolazioni frutto della fervida fantasia di Rodolfo Cimino
Segue
Zio Paperone e lo scacco al… rubino, impreziosita dalle aggraziate matite di
Giorgio Bordini e altro ottimo esempio del talento dell’autore, ancora più brillante de
La vite della ricchezza. Lodevole è anche la presenza di Giulio Chierchini, bravissimo disegnatore cui, purtroppo, non sono mai stati dedicati volumi monografici. L’autore genovese illustra l’originale
Zio Paperone e la tribù dei “Piedi Salati”, a parere di chi scrive la storia migliore del volume, grazie all’amalgama tra una trama fresca e coinvolgente e un tratto sobrio ed elegante.
Un nuovo redazionale ci introduce al tema dei bizzarri mezzi di trasporto utilizzati da Zio Paperone, altro motivo ricorrente nelle cacce al tesoro ciminiane. La corposa
Zio Paperone e i guadagni fuori orario, suddivisa in due parti e disegnata da
Roberto Vian, ha il fulcro della trama proprio attorno ad uno di essi e si fa ricordare soprattutto per il finale, di grande impatto e che spinge il lettore a riflettere.
Zio Paperone e il lampo giallo della nebulosa bianca, che Cimino realizza in tandem con il fidato
Giorgio Cavazzano, non raggiunge forse il livello di altre storie contenute nel presente volume (probabilmente un maggior numero di tavole avrebbe giovato, consentendo di elaborare una storia più articolata) ma, presa a sé, è comunque un’altra piacevole lettura.

Vian modella uno dei numerosi saggi che Zio Paperone incontra
In coda alla selezione troviamo due opere ideate da Cimino nell’ultima fase della sua produzione, precedute da un articolo in cui viene spiegato come spesso, nelle sue sceneggiature, l’autore riflettesse i suoi ideali e la sua visione del mondo. Molte di esse sono accomunate anche dalla presenza della paterna figura del vecchio saggio, una sorta di mentore, custode della saggezza popolare.
Zio Paperone e la lettera di credito di Re Mida, visualizzata dal prolifico
Maurizio Amendola, offre una morale preziosa ed è ricca di graziose trovate.
Zio Paperone, il cuore del mondo e la perfetta letizia, pur offrendo anch’essa un insegnamento non banale,
brilla anche grazie alle matite di un Cavazzano in stato di grazia.
Concludendo, il volumetto offre una selezione di storie davvero accurata. Una grande nota di merito è il fatto di aver evitato sovrapposizioni con i precedenti volumi monografici dedicati a Cimino. Gli ingredienti per un eccellente assortimento ci sono tutti, grazie alla lodevole iniziativa di aver attinto a storie ristampate molto poco e spesso assenti dalle edicole da diversi anni, nonché la varietà del comparto grafico.
Plaudo in particolare a quest’ultima, davvero elevatissima: nel numero trovano spazio disegnatori molto diversi per stile e formazione, ma tutti grandi interpreti della poetica ciminiana. Forse balza un po’ all’occhio l’assenza di Romano Scarpa, di cui magari sarebbe stato interessante inserire qualcosa al posto della prima storia, ristampata nel 2018. A seconda dei gusti personali le storie selezionate possono piacere o non piacere, ma
è percepibile la presenza di una progettualità sensata e coerente, fondamentale in una collana di questo tipo. Così facendo, si riescono ad accontentare svariate tipologie di lettori offrendo un prodotto anche molto abbordabile dal punto di vista economico.

Un Cavazzano ispiratissimo raffigura un magnifico paesaggio marino
In un
excursus di questo tipo, è imprescindibile anche l’apparato redazionale, fondamentale per inquadrare con precisione l’itinerario proposto.
Alberto Brambilla, in questa occasione, realizza un ottimo lavoro, tanto che non esiteremmo a definire questo come il miglior Grandi Autori da lui confezionato. Gli articoli proposti sono tutti piacevoli da leggere e, pur snocciolando informazioni fondamentali per il neofita che si avvicina ora all’opera di Rodolfo Cimino, risultano comunque interessanti anche per l’appassionato più esperto e navigato, che può trovare in essi una piacevole “guida da viaggio”. Non tutto è perfetto e il fatto di essersi focalizzati su uno sceneggiatore fa inevitabilmente passare in secondo piano il focus sul disegno, una parte fondamentale del fumetto, ma
l’impegno c’è e il risultato finale è comunque di altissimo livello. Premiamo questo Grandi Autori, da noi considerato come una delle migliori proposte Panini di questo 2025, e ne consigliamo a tutti l’acquisto, per avere sempre a portata di mano qualcosa di buono da leggere e da rileggere. Voto del recensore:
4.5/5Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
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