Recensione Topolino 3622
Una cover libraria!
La copertina di
Andrea Freccero sintetizza bene la direzione di Alex Bertani, con la presenza dei giovani Newton Pitagorico, i nipotini Qui e Tip, il solenne Pico de Paperis e i classici Topolino, Paperino e Pippo. Tutti insieme per celebrare la degna e importante
Giornata Mondiale del Libro, ricordato in un
interessante articolo che promuove il valore dei club di lettura. Molto apprezzata la scelta di usare, come sfondo, una pagina dal
Graduale Romanum de tempore et sanctis, stampato a Cracovia nel 1600:
una bella scelta europeista, che controbilancia il provinciale uso dei dialetti.
Il numero si apre con
Ritorno a Casa De Pippis, scritta da
Alessandro Sisti e disegnata da
Alessandro Perina. Si tratta di una storia molto classica, che brilla grazie alla quantità innumerevole dei vari cugini di Pippo.
Gli spassosi nomi inventati dallo sceneggiatore lombardo (già Premio Papersera 2024) valgono la lettura. Sisti si era già cimentato con i parenti pippeschi nella lunga
I bis-bis di Pippo. Ricordiamo, infine, come sia stato Bill Walsh, nel
cervello del secolo, a proporre bizzarri consanguinei (oltre ad aver inventato
Sfrizzo).

Pippidi ovunque
E, in tema di Pippo, consigliamo la visione del documentario
Not just a goof, sulla realizzazione del capolavoro d’animazione
In viaggio con Pippo.
Roberto Gagnor e
Federico Franzò propongono un azzardato
team-up tra Paperon e Dinamite Bla alla ricerca di un tesoro in
Zio Paperone e il segreto della pietra buzzurra. Rispetto ad altre sceneggiature dell’autore torinese,
questa risulta meno appesantita da battute tecnologiche e social a rischio di non essere capite in poco tempo. La storia fila piuttosto bene, nonostante rischi spesso di deragliare nel caos.
Nota di merito a Fiuto Joe, che si rivela un ottimo contraltare agli approccio buzzurri e superficiali del suo padrone.

Escher, Asterix e i Bassotti
Torna la serie di
Lord Hatequack con
La Banda Bassotti e il modulo fantasma.
Giulio Gualtieri e
Carlo Limido c
onfezionano una trama divertente e dal giusto sapore inquietante, mischiando i fantasmi con lo spettro, purtroppo realistico, della burocrazia. Una bella vignetta quadrupla rimanda alla memoria una celebre scena de
Le 12 fatiche di Asterix, con il mitico lasciapassare A38.
La storia scandinava
Zio Paperone, Paperino e il Decino inviolato, di
Gaute Moe e
Arild Midthun non risulta molto intrigante, al netto dei begli scorci di Oslo e della natura norvegese,
terre magnifiche di cui consigliamo la visita.

Un Topolino serio
Infine, il terzo episodio di
Terravento – storia di
Alex Bertani e
Luca Barbieri e disegni di
Mario Ferracina – comincia a mostrarci qualcosa di più di questo fosco e desolato futuro.
La necessità di sopravvivere in condizioni climatiche decisamente avverse permette a Topolino di tirare fuori una gamma emozionale ed espressiva diversa dal solito: dolente, responsabile e malinconico. Vedremo come andrà a finire, ma per il momento si tratta di un progetto interessante e non banale.
Prosegue infine la rubrica
Fumettando, questa volta dedicata a come disegnare Brigitta insieme a Federico Butticè, e si fa notare il segnalibro magnetico come gadget, perfetto compagno della giornata mondiale del libro. Il nostro augurio è di trovare il libro giusto per voi.
E cominciare a viaggiare!Voto del recensore:
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