Recensione Topolino 3628
Sono Topolino e Pippo a campeggiare sulla copertina del libretto numero 3628. Un’illustrazione di
Andrea Freccero che ritrae i due personaggi sorridenti, quasi a evocare il fotogramma introduttivo dei cortometraggi storici di Mickey Mouse e del suo fedele amico a quattro zampe.
Curiosamente quindi, la
cover non viene dedicata alla storia d’apertura ma all’unica breve del numero, ovvero
Vita da Pluto – Fiuto per l’amicizia. Scritta da
Francesco Pelosi e disegnata da
Mattia Surroz, si tratta di una vicenda semplice, raccontata da Pluto in prima persona attraverso l’uso delle didascalie, che per l’utilizzo di un doppio piano narrativo – canino e non – e anche per uno sviluppo basato più sull’azione che non sui dialoghi,
sembra per l’appunto rifarsi alle avventure animate poc’anzi citate, spesso poco considerate al giorno d’oggi. Il risultato finale può dirsi complessivamente riuscito.
Rimanendo nelle pagine centrali del libretto, ben più drammatica è invece l’atmosfera di
Topolino e l’effetto Omega, giunta al secondo episodio, intitolato
Il raggio oscuro. Come osservato nella scorsa
recensione, la storia, che vede
Alessandro Pastrovicchio nelle vesti di autore completo, sembra procedere secondo i classici canoni supereroistici.
L’avventura è ormai entrata nel vivo e vede i nostri eroi intenti a rintracciare lo scienziato criminale Gamma… ma stanno realmente agendo nel modo giusto per contrastarlo oppure si stanno facendo attirare in trappola? E il
villain sarà in grado di controllare le forze che ha evocato oppure ne sarà sopraffatto? Questa puntata intermedia,
attraverso un ottimo bilanciamento di azioni e spiegazioni, ci lascia con la giusta
suspense ad attendere la conclusione prevista per la prossima settimana.

Ci sono ancora sapienti ciminiani inesplorati nel mondo
Facendo invece un passo indietro fino alla storia di apertura,
Vito Stabile, accompagnato ai disegni da
Giampaolo Soldati, ci propone un sentito omaggio a Rodolfo Cimino (
ndr, Premio Papersera 2007).
Zio Paperone e i leggerissimi fluttuafrutti è infatti
un viaggio non solo alla ricerca dei portentosi alimenti del titolo, ma proprio all’interno dei classici topoi ciminiani.
Dalla diagnosi infausta di un dottore barbuto che spinge zio Paperone in un angolo remoto del mondo, allo strano popolo che abita le vette di una montagna guidato da un altrettanto barbuto sapiente, passando per il cameo del robot Camillino e per l’apparizione di un caratteristico veicolo,
ogni tavola non può che rimandare al Maestro veneziano che tante ore liete ha fatto passare a noi lettori; anche a quelli che, diventati sceneggiatori a loro volta, non lo hanno certo dimenticato.
La storia più pubblicizzata del numero, però, si trova rovesciando il libretto. In occasione del
compleanno di Paperina,
Giada Perissinotto, con la partecipazione ai dialoghi di
Chiara Comotti, debutta come autrice completa e propone una lunga avventura dedicata a questa giovanissima ottantacinquenne.

Una tavola ricca di suggestioni
Dream big, Daisy cattura innanzitutto l’attenzione per
la libertà grafica lasciata all’autrice. Sparisce completamente non solo la classica gabbia, ma l’intera bordatura delle vignette;
la composizione delle tavole varia dall’una all’altra, alternando i più svariati registri. Si passa da sequenze più classiche alle pagine di diario, dalle schermate dei
videogames ad una bacheca ricca di
post it e fotografie appese.
Se in questo modo
i disegni appaiono freschi, dinamici e capaci di stimolare la curiosità del lettore, la trama appare invece un po’ debole e soffre forse di un’eccessiva lunghezza. L’idea di inseguire i propri sogni è chiaramente intramontabile, ma nel momento in cui in una singola storia sembra che vengano realizzati tutti quelli della protagonista fino a quel momento insoddisfatti, la sensazione che rimane a quella di aver letto un qualcosa di troppo mieloso per convincere appieno.
Rimane comunque un’ottima iniziativa per valorizzare un anniversario che avremmo potuto considerare minore:
una storia che esce dagli schemi in modo interessante, un
focus ben incentrato sul personaggio di Paperina,
character del tutto autosufficiente che non ha bisogno di essere il contraltare del suo fidanzato per brillare di luce propria. A completare i festeggiamenti,
segnalazione doverosa per il bell’articolo di Marco Travaglini, dove viene ripercorsa la vita di Daisy Duck, dal debutto sul grande schermo con
Paperino e l’appuntamento (
Mr. Duck Steps Out) alle principali avventure vissute a fumetti, da Al Taliaferro ai giorni nostri.
In conclusione,
Topolino 3628 riesce a celebrare nel giusto modo Paperina, senza che questa ricorrenza monopolizzi il libretto, offrendo nel complesso poche storie, ma di buona qualità. Ed è per questo che si guadagna una piena sufficienza.
Voto del recensore:
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