Una, anzi, tre domande irrisolte collegate alle attività dei personaggi riguardano Archimede, Battista e Miss Paperett.
Tutti e tre hanno dei lavori ben precisi e messi sempre in evidenza (inventore, maggiordomo e segretaria) al punto che senza loro questi personaggi non avrebbero quasi motivo di esistere, per quanto certi lati caratteriali, nel corso dei decenni, siano stati approfonditi e messi in evidenza tali da renderli, a volte, un po' più 'indipendenti' dalle loro attività che restano comunque basiche (al contrario di altri personaggi legati più alle loro tipologie caratteriali, ai loro status, alle loro 'mission'...)
Per quanto possa sembrare assurdo, anche ad Archimede, Battista e Miss Paperett, ben stabili nelle loro attività lavorative, potrebbe essere rivolta la domanda iniziale di MB su come alcuni characters facciano a mantenersi, visto che spesso i tre si sfogano sul fatto di essere poco retribuiti da Paperone o non pagati del tutto. Per quanto Archimede possa avere (ovviamente) altri clienti sicuramente più 'generosi' (ma sarebbe meglio dire 'onesti'), il non essere retribuito dallo zione o esserlo solo in casi rari la ritengo una situazione tanto comica quanto 'irrealistica'.
Discorso ancor più valido per Battista e Miss Paperett che non hanno alternative come il Pitagorico, dedicando tutto il loro tempo lavorativo ad un unico datore di lavoro. Quando in più occasioni hanno avuto la possibilità di essere assunti da colleghi dello zione (sicuramente più 'corretti' nei loro riguardi), alla fine sono sempre tornati dal loro 'aguzzino'. Anche Archimede, per quanto si lagni di retribuzioni quanto meno 'irregolari', a fronte di lavori enormi nel campo (fanta)scientifico, alla fine non riesce a dirgli di no.
Sembrano tutti 'ammaliati' dal vecchio papero, per un motivo o per l'altro. Battista e Miss Paperett, forse, per ragioni anche 'sentimentali', di affetto oltre che di ammirazione. Lavorare per il papero più ricco al mondo è sempre una posizione di prestigio che magari può procurare loro altri vantaggi più 'indiretti'. Invece Archimede lo vedo sollecitato dalle 'asticelle' sempre più alte che il tycoon gli pone, con richieste molto particolari, apparentemente 'impossibili' che stimolano la sua fantasia e la sua inventiva, al punto di accettare di essere poco retribuito (o non esserlo del tutto) pur di esplorare campi per lui assolutamente elettrizzanti ed eccitanti.
Per quanto possano essere 'comiche', queste situazioni non mi hanno mai convinto proprio per la loro assurdità. I tre personaggi sembrano essere dei masochisti che quasi 'adorano' essere vessati dal loro sadico datore. Pur avendo la possibilità di cambiarlo o di chiedere cospicui aumenti. Alla fine Paperone cederebbe in tutti i tre campi, rendendosi conto che non può fare a meno di loro. Per cui, quando leggo che non vengono retribuiti e che non vanno in ferie (se non qualche giorno una tantum), piuttosto che chiedermi perché accettino tutto questo, mi dico che magari esagerano e che in realtà sia le retribuzioni (magari non a livello di altri loro colleghi) che le ferie arrivano anche per loro.