Al di là di certe incongruenze a me il Club del Crimine è piaciuto come mi piacciono i cambiamenti di questa serie, evoluzioni o involuzioni che siano, a livello sia personale che sociale: dall'abbandono di Villa Rosa alla nuova location di Villa Lalla, dalla crisi di Fantomius alla 'tirannide' di Cuordipietra, dai rimandi a PaperBridge con il professor Krimen e i suoi famosi allievi (sostituito poi dallo stesso Famedoro, diventato nemesi del gentilpapero) ai vari 'ripescaggi' di un lungo racconto ormai storicizzato e per questo credibile.
Non ho il sentimento di dire 'adesso basta', 'salviamo questa serie prima che sia troppo tardi', 'bisogna trovare una fine degna'... A me Fantomius piace anche per la quotidianità che mette in mostra, quella paperopolese degli anni '20/30 del secolo scorso. Con quel Deposito sempre in vista a ricordarci che Zio Paperone comunque c'è, che sia in viaggio o che sia tornato (e in questi primi anni '30 potremmo rivederlo non tanto al Club del Crimine quanto a quello dei Miliardari).
Se le avventure di Paperinik continuano (e non mi pare sia mai stato auspicato di chiudere le sue storie, anche negli anni in cui era diventato una macchietta) non vedo perché quelle di Fantomius (che hanno uno standard qualitativo medio ben superiore) non dovrebbero. Solo perché si svolgono nel passato e dunque sembra strano continuare all'infinito una serie che non si compie nel presente?
E' anche vero che Marco Gervasio ha sempre portato cronologicamente avanti le storie di questa serie, dai primi anni '20 di un quindicennio fa ai primi anni '30 di adesso. Dunque il tempo scorre nella saga di Fantomius ma questo non vuol dire che la fine sia dietro l'angolo. Se il decennio 1920-1930 è passato in 15 anni, il successivo (magari fino ai primi anni '40) potrebbe vedere una 'fine' fra altri 15, nel 2040 (avendo così un parallelismo cronologicamente 'perfetto' fra i due secoli)
Proseguire con Fantomius significa anche lasciare aperta una finestra sulla quotidianità paperopolese di quasi un secolo fa e la cosa non mi pare 'incoerente' anche rispetto ai protagonisti tutt'ora esistenti (da Paperone alle sue sorelle fino a Cuordipietra, non escludendo Nonno Bassotto, Pico, Nonna Papera, Doretta... che non mi pare siano stati ancora coinvolti in questa serie) visto che ormai abbiamo ampiamente accettato l'elasticità del tempo disneyano. Continuare ad apprendere certi aspetti della Paperopoli di un tempo potrebbe aiutarci a comprendere meglio quelli attuali.
"Studiare il passato per capire il presente". E' così che si dice, no?