RV holiday - Mi ripeterò perché credo di averlo già scritto tempo fa in occasione di un altra storia...non compro Topolino molto spesso. Anzi molto molto raramente...ma il cavazzano attuale è irriconoscibile. Non so se è per l' età, se è per via dell' inchiostratore se semplicemente ha cambiato stile ma a me i disegni sembrano molto peggioriorati rispetto al passato. Topolino in alcune vignette è disegnato semplicemente male.
Non lo trovo un Cavazzano inteso a proporre un medesimo stile ma con meno mezzi, quanto piuttosto, con mezzi diminuiti, ricercare un'espressività e uno scavo maggiormente accentuati.
Concordo, per quel che può interessare, con Tang Laoya.
In Letteratura l' opera d' arte ha come oggetto il viaggio e l' assedio (Odissea e Iliade ne sono il più fulgido esempio): in una parola, ricerca.
Ebbene, Cavazzano ha fatto della ricerca la sua cifra stilistica. Nelle sue opere di Letteratura per immagini, come direbbe U. Eco, la ricerca è oggetto e strumento del suo fare arte.
In ogni periodo della sua eccezionalmente lunga attività professionale, re Giorgio non ha mai cessato per un solo giorno di fare ricerca, come ben esplicitato da lui stesso nell' appassionante volume dedicatogli da Francesco Verni ("Giorgio Cavazzano. Un veneziano alla corte del fumetto", Sergio Bonelli Editore).
Inoltre la sua straordinaria longevità artistica gli ha permesso di regalarci alla soglia dei 70 anni un capolavoro come Topo Maltese - Una Ballata del Topo Salato, in cui con la complicità di Bruno Enna è esemplarmente riuscito nella sintesi tra Pratt e Disney.
Giorgio Cavazzano ha fatto e fa ricerca costante.
Godiamo della sua produzione artistica, anche quella attuale. Studiamola in questa fase di declinare stanco.
Cerchiamo di essere lettori attenti, consapevoli.
Lettori migliori.
Evitiamo di partire lancia in resta chiedendo la testa di chi, in maniera adolescenziale, non ci piace più.