Spiace constatare come di questo numero ci sia ben poco da salvare, a parte la simpatica copertina di Mastantuono e la storia di Enna.
Ammetto di avere un debole per Paperino Paperotto, percui parto sempre ben disposto, e Bruno Enna puntualmente non delude le mie aspettative, confezionando anche in questo caso una piccola avventura avvincente, dal ritmo vivace e spiritosa: più d'una volta mi ha fatto ridere di gusto.
Breve ma delizioso il siparietto tra lo sceriffo e la maestra, evidentemente memori della loro
ultima avventura fuori porta. Uno squisito esempio di continuity, sottile e non invasiva, ma molto tenero: non vedo l'ora di leggere i prossimi episodi del ciclo per vedere se e come il loro rapporto evolverà ancora!
Cesarello non mi convince del tutto su alcuni personaggi, tra cui proprio lo sceriffo Marble e alcuni paperotti, coi quali, forse, ha soltanto bisogno di familiarizzare. Perplime non poco invece quel sindaco dalle fattezze suine, in luogo di quel Reginal Port ormai già storicizzato e definito, così come lo sceriffo e altri personaggi di Quack Town.
Dimenticanza o scelta del disegnatore?
Concordo in toto con Davide sulla breve su Pluto, un elementare giallo che fa acqua da tutte le parti, a cominciare dal fatto che il giardiniere, sentendo la sua padrona gridare, dica a Topolino:"Corriamo!" e lo lasci tranquillamente entrare in casa. Topolino che all'epoca non è ancora il celebre detective di molti casi, bensì un totale sconosciuto.
Il problema principale di questa storia, infatti, è proprio la "hybris" per cui non vuole presentarsi come la disimpegnata riempitiva quale è, bensì vuol essere addirittura la vera storia di come Topolino abbia iniziato a collaborare con la polizia, dimenticandosi completamente di quel trascurabile dettaglio chiamato BANDA DEI PIOMBATORI. Ma ovviamente non c'è paragone tra le due storie, di foliazione e impegno assai diversi.
Il caso sarebbe risultato più interessante se avesse omesso questa fesseria della "prima indagine" per dedicare un po' più del già castigato spazio all'indagine, anziché lasciare poche vignette in cui Topolino non fa assolutamente nulla se non seguire Pluto (Pluto che, tra l'altro, scova il colpevole fiutandolo, ma non gli è stato dato da annusare nulla col suo odore, per trovarlo, quindi cosa stava fiutando esattamente?).
E Basettoni si complimenta pure col Topo per il suo fiuto...
Telefonata ma carina la storia d'apertura a scopo didattico. Non so se l'avrei messa in apertura a un numero, però.
Molto interessante l'articolo seguente sui robot soffici, ma anche qui mi nascono perplessità: visto che si vuole far divulgazione, perché non inserire più foto di questi robot di cui si sta parlando, ma usare invece,
ANCHE QUI, immagini generate con l'IA?