Topolino Story 1949

04 APR 2005
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Questa settimana in regalo con “Il Corriere Della Sera” il primo numero di un’attesissima (e ambiziosa) collana, che si ripropone di ripercorrere la storia del settimanale ‘Topolino’ anno per anno, ristampando le storie migliori e più rappresentative, corredandole con interessanti articoli di approfondimento sulle storie, sugli autori e sulla società italiana. Il primo numero ripercorre (ovviamente) il primo anno di pubblicazioni, e si presenta eterogeneo e intelligentemente variegato: si parte infatti da un’irrinunciabile riproposta dell’assoluto e inarrivabile capolavoro della Disney italiana, “l’Inferno Di Topolino” ad opera di Guido Martina e Angelo Bioletto, prima parodia e prima storia ‘made in Italy’ ad apparire sulla testata a partire dal numero 9 (eccezion fatta per le ultime pagine di Topolino e il Cobra Bianco” apparse sul numero 1).
Doverosa la presenza di Carl Barks (presentato da un articolo dell’infaticabile Luca Boschi), e interessante la scelta di due sue piccoli gioielli comici, quali sono “Paperino e i buoni propositi” e “Paperino e l’eco magica“, esempio della verve comica del più grande maestro di tutti i tempi, conosciuto per??l grande pubblico come autore di storie avventurose di ben altro stampo. Si continua poi con il ripescaggio della storia del “Piccolo rimorchiatore” (per i disegni di Harvey Eisenberg), trasposizione a fumetti dell’omonimo cotrometraggio contenuto ne “Lo scrigno delle sette perle” e con una storia di uno dei personaggi più amati dell’epoca, oggi totalmente scomparso: “Fratel Coniglietto e l’erba dorindoro“, di C.Craig per i disegni di Paul Murry.
Per chiudere in bellezza non mancava che un capolavoro di Bill Walsh e Floyd Gottfredson come “Eta Beta uomo del 2000“, prima storia dello stralunato amico di Topolino proveniente dal futuro. Insomma, un’edizione molto curata, la scelta delle storie è a mio avviso ottima, andando a pescare capolavori irrinunciabili e piccole gemme misconosciute e gli articoli di contorno non sono affatto male, interessanti e completi, a cura tra gli altri di Antonio Secondo, Katia Albini e Alberto Beccattini.
Solo due piccoli dubbi per un primo numero che merita in ogni caso il massimo dei voti: sorge qualche dubbio che il numero delle pagine abbastanza esiguo possa bastare per riproporre il meglio delle storie degli anni seguenti, soprattutto per quel che riguarda gli anni in cui Topolino divenne settimanale, inoltre il prezzo delle uscite seguenti appare decisamente altino (6 euro e 90), per riuscire a scatenare l’interesse di coloro che non fossero già appassionati della storia della Disney italiana, forse un prezzo più accessibile avrebbe permesso una maggiore diffusione dell’opera? In ogni caso il primo volume è gratis, quindi invitiamo chiunque a recuperarlo il prima possibile!

Autore dell'articolo: Warren