La mostra di Rapallo 2005

L’ingresso del castello dove è ospitata la mostra.
La settimana scorsa si è conclusa la trentatreesima edizione di uno dei più importanti punti di ritrovo per gli autori italiani: la Convention dei Cartoonists di Rapallo.
Il tutto si è snodato attraverso tre punti focali: la mostra ospitata nell’antico castello sul porto di Rapallo, la premiazione e lo spettacolo tenuti al Teatro delle Clarisse, e la cena al “ristorante dei fumetti” U Giancu svoltasi la sera di sabato 1 ottobre.
Il sottoscritto ha avuto la fortuna di essere presente durante questi eventi, ma andiamo con ordine…
La mostra al castello

L’accoglienza alla mostra è curata direttamente dal protagonista principale…
Quest’anno l’intera manifestazione è dedicata ad uno dei più grandi fumettisti della storia: l’ “Uomo Dei Paperi” Carl Barks, papà adottivo di Paperino e creatore di tutto l’universo che ormai da decenni caratterizza questo personaggio e di molti dei comprimari che noi tutti conosciamo e amiamo (basti citare Amelia, Zio Paperone, i Bassotti, Ciccio, Archimede…)
La mostra in sé è di modeste dimensioni, anche perché di modeste dimensioni è il monumento che la ospita, e si snoda su due piani.
Il primo ci presenta una panoramica di tutti i personaggi e i luoghi creati dal maestro dell’Oregon, una rassegna di tutte le sue storie più belle (da “Paperino e l’oro del pirata” a “Paperino e il natale su monte orso“, da “Paperino e il cimiero vichingo” a “Zio Paperone pesca lo Skirillione“) e tutte le tavole originali della magnifica “Zio Paperone e l’uomo dei paperi“, omaggio a Barks realizzato nel 1992 da Rudy Salvagnini e Giorgio Cavazzano.
Incorniciate alla parete poi alcune chicche preziose: un disegni omaggio a Barks realizzati da diversi autori (Manara, Ortolani, Romano Scarpa tra gli altri), le lettere che negli anni si scambiarono gli “amici di penna” Barks e Chendi e, ultima cosa, una preziosissima tavola originale del maestro.

Una delle illustrazioni di Don Rosa
Al secondo piano una rassegna di tavole originali, realizzate negli anni tutti quegli autori italiani che hanno raccolto l’eredità di Barks.
Qui possiamo ammirare vecchi lavori di Romano Scarpa e Luciano Gatto, passando per Cavazzano, Massimo De Vita e Dalla Santa, per arrivare alla “nuove leve” come Donald Soffritti e Lorenzo Chiavini.
Al centro della sala una serie di illustrazioni dell’ospite d’onore della manifestazione, l’americano Don “Keno” Rosa, considerato a ragione il vero continuatore dell’opera di Barks.
Insomma, una mostra piccolina, dedicata probabilmente (e forse anche giustamente) più agli appassionati che ai fruitori occasionali, che davano un’occhiata veloce e svogliata al tutto, capace in ogni caso di offrire una bella panoramica sulla vita e sulle opere di Carl Barks, e su quanto il suo lavoro sia ancora la base per tutti gli autori che decidono di cimentarsi con il mondo dei paperi!
Lo spettacolo e le premiazioni
Faccini premiato da Bergen

Faccini premiato da Ed Bergen.
Nel pomeriggio di Sabato 1 Ottobre, al Teatro delle Clarisse di Rapallo, va in scena un mini-dibattito su Carl Barks, che ha come ospite d’onore l’americano Ed Bergen, presidente dell’ “International Carl Barks Club“.
Il clou dell’evento è però la premiazione da parte dello stesso Bergen degli autori italiani considerati come degni continuatori dell’eredità del maestro americano. Il numero di premiati ci permette ancora una volta di capire quanto importante sia la scuola Disneyana italiana, e quanto sia considerata anche oltreoceano. Tra i disegnatori vengono insigniti della targa d’onore Cavazzano, Celoni, De Lorenzi, D’Ippolito, Faccini, Ferraris, Freccero, Guerrini, Mangiatordi, Molinari, Soffritti, Ziche e il decano Bottaro, tra gli sceneggiatori Badino, Gianatti, Savini e il “padrone di casa” Carlo Chendi. Un premio speciale all’ospite Don Rosa, agli “addetti ai lavori” Luca Boschi, Alberto Becattini, Claretta Muci, Umberto Virri e, per finire, a Fausto “U Giancu” Oneto, proprietario del famoso ristorante.

La premiazione di Claretta Muci.
Personalmente sono assai contento del fatto che la premiazione mi consenta di vedere per la prima volta dal vivo tanti autori conosciuti soltanto di nome, e associare un volto a molti di loro!
Finita la cerimonia assistiamo ad un breve filmato sulla vita di Barks, e per finire ad un’assurda quanto divertente rivisitazione del “Flauto Magico” da parte del “musicattore” Luigi Maio, eclettico attore vincitore del “Premio Nazionale Della Critica Teatrale” 2005.
Alla fine dello spettacolo un bel rinfresco, durante il quale gli artisti devono sopportare il primo assalto dei cacciatori di disegni. Qui si incontrano altri volti noti, come Ivo Milazzo, Sergio Toppi, Leo Ortolani e il comico Gianni Fantoni e finalmente posso incontrare di persona autori che da tempo conosco “virtualmente” tramite internet, come Andrea Freccero (il vero erede di G.B. Carpi), Donald Soffritti (il “papà” della nuova versione di Paperino Paperotto) e Vitale Mangiatordi (uno dei tre allievi “frecceriani”, gli altri due li conoscerò in serata!)
Pian piano gli invitati iniziano a scemare, ma l’appuntamento è fissato per la sera al ristorante U Giancu, che dopo cena aprirà i battenti allo “zoccolo duro” dei fans!
La serata da “U Giancu”

Francesco d’Ippolito al lavoro sotto lo sguardo del suo ‘maestro’ Andrea Freccero.
In tarda serata, come concordato, mi presento insieme alla mia ragazza sulla soglia di U Giancu, alquanto intimidito per la sensazione di “intrufolarmi” in una cena privata.
Ci pensa subito Freccero a togliermi d’impaccio, accogliendomi e presentandomi ad Alberto Savini, a Sergio Badino (uno dei più promettenti giovani scrittori), Silvia Gianatti (bella quanto brava!) e ad un Francesco D’Ippolito lievemente alterato dall’alcool (non arrabbiarti Francesco!).
Subito Freccero si getta sul tavolo da disegno con grande professionalità, per disegnare un magnifico Paperino rompi-salvadanaio alla mia ragazza (e ovviamente lamentandosi per come il disegno SECONDO LUI non sia venuto poi così bene…) a lui si accodano a malincuore (scusate ragazzi!) i proseliti D’Ippolito e De Lorenzi, mentre Mangiatordi se la svigna con una certa abilità!
Passiamo così la prima mezz’ora a parlare del più e del meno con questi autori, su come sia difficile proporre in Disney prodotti da una parte rivolti agli appassionati del passato dall’altra adatti alla gioventù moderna, e alle ristrettezze che gli editori a volte impongono. Con Savini si parla di Storia & Gloria, e di come esisterebbe pure l’opportunità di qualche altro “bis”, con Badino si parla di personaggi limbizzati, e di come a lui e agli altri piacerebbe ogni tanto tirare fuori dal cilindro qualcuno di questi (Savini ha un debole per Dinamite Bla!) Tutti mi confermano una cosa che già sapevo: il sito del Papersera è seguito da tanti addetti ai lavori, ed è diventato negli anni il più importante punto d’incontro per gli appassionati Disney italiani.
Lara Molinari realizza un disegno di Amelia

Lara Molinari realizza un disegno di Amelia.
Dopo l’amabile chiacchierata decido di entrare al ristorante per incontrare altri autori…e per un attimo rimango sbalordito! Infatti qualsiasi appassionato di fumetti non può che rimanere folgorato di fronte all’incredibile collezione che tappezza le pareti di U Giancu…ovunque è presente la firma indelebile del maestro Luciano Bottaro (con schizzi, disegni originali, tavole) e una miriade di grandissimi è presente in qualche modo (tra quelli riconosciuti posso citare Jacovitti, Bonvi, Will Eisner, Scarpa, Barks, Gottfredson, Magnus, Jeff Smith, Mordillo…e mi sto limitando!)
Ripresomi da tanto ben di Dio, mi dirigo verso il primo tavolo dove incontro Donald Soffritti, con il quale facciamo quattro chiacchiere e che ci omaggia con un bel disegno di Paperino Paperotto. Allo stesso tavolo ci sono il comico Fantoni, Leo Ortolani e consorte e Lara Molinari, dalla quale non posso certo farmi sfuggire un disegno di Amelia (dato che probabilmente Lara è la migliore “interprete” moderna del personaggio).

Fabio Celoni ‘esaurito’ dai fan.
In seguito ho la fortuna di chiacchierare dieci minuti con Enrico Faccini, il quale mi conferma divertito che un certo piccione Timoteo, disegnato in una storia del suo amico Freccero, è proprio una sua caricatura. Quindi incontro Francesco Guerrini al quale, mentre lui disegna un meraviglioso Paperoga, non posso che rinnovare la speranza di tanti fan di rivederlo all’opera su storie lunghe e complesse; ammirando un Pk disegnato da Fabio Celoni ritorna in me un poco di amarezza sapendo che un così grande artista non lavora più per la Disney, osservando Blasco Pisapia mi chiedo per quale motivo questo ragazzo sia così poco impegnato su Topolino…

Don Rosa riceve il premio ‘U Giancu 2005’ direttamente dalle mani di Fausto Oneto.
Infine, dopo aver finalmente conosciuto il grande Luca Boschi, mi decido a dirigermi verso la “calca” creatasi nei dintorni di Don Rosa e sorrido vedendo che davanti a me, per chiedere un disegno ricordo, ci sono Alberto Savini e Sergio Badino! Verso l’una di notte gli autori iniziano ad accasare, e anche io, dopo più di due ore trascorse in mezzo a tanti artisti, inizio a dirigermi a malincuore verso il mio albergo, sapendo che avrei voluto parlare di tante cose e affrontare diversi argomenti con i tanti autori presenti, ma che la carne al fuoco era veramente tanta, e il tempo troppo poco!
Mi ritengo comunque molto fortunato ad aver potuto partecipare ad un evento del genere, e non posso che ringraziare tutti i presenti per la gentilezza e la disponibilità dimostrata, nonché riaffermare il proposito di esserci anche l’anno prossimo!
13 OTT 2005