Romics 2006 – Un reportage personale

05 OTT 2006

Il logo della manifestazione.

Nella giornata di giovedì 5 ottobre sono andato a visitare, corredato dalla solita sfiducia che accompagna la visita a queste ultime edizioni delle mostre romane, la sesta edizione di Romics – Festival del Fumetto e dell’Animazione.
In effetti, dopo essermi sorbito una fila chilometrica (ma pagare 6 euro per entrare in un “mercatino” non è un po’ troppo??), l’ingresso non era particolarmente accattivante, senza la consueta “mappona” di accoglienza, e lo stand delle informazioni si limitava ad una serie di fascicoli-guida sull’esposizione. Anche gli stand aperti erano pochi, ma onestamente non ricordo se più o meno dell’anno passato, di certo erano molti meno dell'”epoca d’oro” delle manifestazioni del fumetto (primi anni novanta?). Sicuramente c’erano meno espositori dedicati alla compravendita di fumetti, in quanto la commistione con altri generi, non collegati e non collegabili al fumetto, si va facendo sempre più evidente: cosplayers (ce ne erano di bellissime – slurp! -), giochi di ruolo e di carte, cavalieri jedi e quant’altro ad essi assimilabile, avevano la parte del leone.
In compenso le presenze, sin dal mattino dell’inaugurazione, sono state massicce. Non sono potuto esserci durante il fine settimana, ma leggo dal sito di afNews che si è raggiunta la ragguardevole cifra di 50.000 visitatori…. complimenti. Certo, forse il numero è cresciuto anche grazie alla collaborazione con l’università (gli studenti di Scienze della Comunicazione pagavano un solo euro di ingresso), ma un numero del genere di partecipanti fa davvero notizia in tempi come questi.

Uno splendido esempio dell’arte di Sergio Toppi.

Certo, collegando l’incremento degli spazi dedicati a tematiche diverse dal fumetto e l’incremento dei visitatori, viene la forte tentazione di fare due più due e tirare le somme che il vero punto di interesse e di richiamo per il grosso pubblico in questo genere di iniziative non sia il fumetto, bensì tutto un altro tipo di business, legittimo ed interessante, per carità, però diverso da quello che noi appassionati di lunga data abbiamo ancora in mente…
Le mostre erano bene allestite (sia come illuminazione che come “spazio” fisico per girarle: niente strettoie) e anche interessanti: Toppi è un maestro assoluto del fumetto, e alcune tavole di Lupo Alberto meritano sicuramente l’applauso per la loro comicità!!
Purtroppo non mi sono sembrate molto frequentate (ma, ripeto, era solo giovedì mattina) e forse non adeguatamente supportate da materiale divulgativo: niente di più di alcune didascalie… non dico che ogni volta si debba fare un vero e proprio catalogo, però è un peccato che lavori interessanti come quelli di Toppi e Silver non debbano essere approfonditi come meriterebbero, magari basterebbe un depliant, magari anche un mini-catalogo in vendita se i costi dovessero essere troppo alti.

Per quello che riguarda il personalissimo aspetto di “caccia grossa”, non posso dire di non essere soddisfattissimo! Innanzitutto con il materiale che mi ha portato Alle: Mickey Mouse 290 con la storia di Scarpa “La marmitta fotonica“, Walt Disney Treasures 1 e la ciclopica enciclopedia Disney “from A to Z“.

Lo scudetto di Robin Hood.

Ma, non me ne voglia il buon Alle, il momento “trionfale” della visita a Romics si è consumato già al primo vero chioschetto di vendita fumetti: il volume celebrativo dei 50 anni della Disney con l’unica ristampa italiana della storie francesi di Mickey à travers les siècles; 18 – dico – 18 fascicoli di Topolino tra il numero 180 e il numero 230 che mi mancavano (tutti in perfette condizioni, completi di bollino e di figurine, e che portano il totale dei numeri mancanti all’irrisoria cifra di soli 131 pezzi; e, soprattutto, finalmente l’agognato scudetto di Robin Hood, che, anche se mancante dell’immagine di Little John, placa una mia sete collezionistica di lunghissima data!!! Urrà!
Per concludere, il bilancio della visita è stato assolutamente positivo, e probabilmente andandoci solamente il giovedì mattina mi sono perso molte altre cose, un’esperienza da ripetere, quindi, magari portandomi la con la macchina fotografica digitale, per condividere con voi non solo un pistolotto scritto, ma anche qualche bella immagine.
Ovviamente critiche, commenti, precisazioni ed integrazioni sono sempre possibili partecipando all’apposito thread nel forum

Autore dell'articolo: Paolo Castagno

Sono appassionato lettore e collezionista di fumetti Disney sin da quando ho imparato a... guardare le figure. Il Papersera - sia il sito sia l'associazione - sono per me motivo d'orgoglio!