Reggio Emilia 2008

La statuetta di Topolino aviatore dedicata a Sergio Asteriti.
Anche quest’anno ce l’abbiamo fatta! Certo, l’organizzazione non stava iniziando sotto i migliori auspici: entrambi i Barosso impossibilitati a venire, la statuetta per Asteriti arrivata non propriamente integra, i libri che non erano stati stampati per un errore della ditta…. siamo stati per un bel po’ sull’orlo del precipizio!
Ma andiamo con ordine, tralasciando gli aspetti problematici….
Venerdì sera, uscito dall’ufficio, raggiungo la fermata della metropolitana Laurentina, dove dalla lontana Danimarca, è arrivato il prode Niels Holburg Hansen, induckser transnazionale, e oramai assiduo partecipante al Premio Papersera, visto che anche l’anno scorso scrisse un articolo per il libro dedicato a Rodolfo Cimino.
Per ottimizzare i tempi della partenza, Niels rimane a cena (dove scopre le meraviglie dell’amatriciana del Castagno…) e a dormire da me, così, dopo aver restaurato la statuetta di Topolino ed essere andati a dormire verso l’una di notte a forza di parlare di fumetti, puntiamo la sveglia alle 5:30, per iniziare l’avventura “reggina”…
Con un “leggerissimo” ritardo, alle 6:40 (giusto 40 minuti…), torniamo a Laurentina, dove stavolta tocca a Dippy Dawg aggiungersi alla compagnia, e poco dopo raggiungiamo anche Alle, e siamo pronti per goderci i primi 450 chilometri della giornata, chiacchierando tutto il tempo di fumetti!

Il libro del Papersera dedicato ai fratelli Barosso.
Più o meno all’altezza di Bologna arriva la telefonata tanto attesa: il trasportatore dei libri è arrivato a Reggio, contattiamo subito Bottagna, il quale riesce ad individuare il nostro “corriere”, ed immagazzina al sicuro nella macchina di Sprea i preziosi 70 volumi!
Appena arrivati in fiera, incontriamo subito Alberto Becattini, proprio al di fuori dei padiglioni, e subito dentro tutti gli altri, più o meno alla spicciolata. Provo a fare un elenco, sperando di non dimenticare qualcuno: Sprea, Marcobar, Maghetto, Luca Boschi, Wolp, Floyd, Giona, Piccolobush (che, come gia’ detto tanto piccolo non è, dovrebbe cambiare nick in Piccolo Crack…), Dario, Nicola, Bottagna, Minz68, Harry Fluks, Francois Willot, Martin Olsen, Ignazio “ML-XYecc…ecc…”, Francesco di Bella, Leonardo Gori, scrooge4 (con la ragazza), topopaperik (che non ho incontrato) e qualcun altro che di certo sto dimenticando: perdono!
C’è stata anche l’occasione di incontrare Annabella Bottaro, figlia dell’indimenticato Maestro ligure, ed impegnata nell’attività di preservare la memoria e diffondere la conoscenza dell’opera del padre, che mi ha omaggiato di uno speciale tedesco dedicato al padre, e che ho ricambiato con una stampa “clandestina” di strip di Calvin & Hobbes dal 1985 al 1988. E direi che è anche molto molto carina (lei, non la ristampa!)
Insomma, tanta bella gente, alla quale si aggiunge per il pranzo, non appena giunto da Milano, il nostro ospite d’onore: Sergio Asteriti!

Sergio Asteriti ci mostra le foto di parte della sua collezione.
Per il pranzo, consueta visita al ristorante con il “Pargheggio“, un cartello tanto sbagliato quanto resistente al tempo: me lo ricordo sin dalla prima volta che siamo andati a Reggio!
Durante il pranzo è stato un vero piacere conversare con Asteriti, che si è dimostrato un grosso conoscitore del fumetto anni trenta, ad un livello tale da poter sostenere una conversazione con Leonardo Gori, forse il massimo esperto del fumetto di quegli anni: era incredibile starli a sentire mentre snocciolavano nomi di autori, storie e testate destinate – ahimè – a restare praticamente sconosciute per il sottoscritto (e, preoccupantemente, per molte altre persone, anche appassionati di fumetto, ma questa è un’altra storia).
Incredibile Asteriti, mentre tutti noi gli chiedevamo un autografo (io ne avevo già uno suo di qualche anno fa, e ho evitato di mettermi in coda), lui ha tirato fuori un librettino per le nostre firme, a ricordo di una bella giornata!
Di rientro dal pranzo si aggregano alla già folta compagnia Victor, NuttyIsa e Gladstone: tutti presenti per raggiungere la sala delle premiazioni. Certo, un gruppo così folto aumenta i rimpianti per il mancato “tutto esaurito”, dovuto agli assenti “eccellenti”, primi tra tutti i fratelli Barosso, ma anche Francesco Stajano, New_AMZ, Pacuvio, Eta Beta, lo “scomparso” Grrodon, l’occupatissimo Warren, e tutti gli altri che in un modo o nell’altro sono “paperseratori d.o.c.“!

Sergio Asteriti riceve il premio Papersera
Dopo la consueta cerimonia di consegna dei premi ANAFI, come al solito molto snella e gradevole, tocca a noi: è il momento della presentazione alle masse l’ultima fatica del Papersera, il libro “Giampaolo e Abramo Barosso – Fra logaritmi e fiordalisi” (se non cogliete la citazione… andate all’ultima pagina del volume o leggetevi questa storia!), e la consegna del meritatissimo premio a Sergio Asteriti: la statuetta raffigurante Topolino aviatore, così come appare in “Topolino e il circo aereo“. Il restauro, che aveva tenuto sino a quel momento, però, decide di farci un ultimo scherzo: un pezzo di coda di Topolino finisce a terra, fortunatamente senza che nessuno se ne accorga. Della cerimonia di premiazione tra qualche giorno dovrebbe esserci anche il filmino su youTube.
Ah, come se non bastasse l’emozione di prendere la parola di fronte a tutto il pubblico della sala, una volta terminata la consegna e i complimenti ad Asteriti, e scaricata la relativa tensione, gli amici dell’ANAFI mi sorprendono, richiamandomi sul “palco” per la consegna di una targa premio dedicata a tutto il Papersera, come riconoscimento per l’attività svolta nel campo del fumetto! WOW! Credo di aver biascicato qualcosa di semi incomprensibile al microfono, non so se vorrò rivedere questa parte del filmato….ma è stato sicuramente emozionante, oltre che inaspettato!

Il gruppone Papersera.
Assolti i compiti istituzionali, abbiamo provveduto a distribuire le copie del libro ai presenti che le avevano prenotate, ed è stato un vero piacere vedere l’entusiasmo di gente come NuttyIsa che, non fosse stato per la zavorra della sua cintura a teschio, avrebbe camminato a dieci centimetri buoni dal suolo, tanta era la sua felicità: sono anche queste le cose che rendono in qualche modo “speciale” il Premio Papersera!
Ma non sono tutte rose e fiori: purtroppo ho sbagliato a copiare il nome di Gladstone: si chiama Davide e non David come riportato sul libro: prometto che per la versione da pubblicare su Lulu l’errore verrà corretto!
Infine, sono potuto andare un po’ a caccia di materiale da acquistare in fiera, ma non ho fatto grandi affari: in ambito Disney ho preso 4 Albi di Topolino, quelli del segmento con lo sfondo di copertina “rotondo”, che sto cercando di completare, un numero delle Grandi Parodie che mi aveva portato wolp (a proposito: il buon “brigante del west” aveva con se per vendere una scatola di Topolino Nerbini favolosi!!! Se quelli erano gli scarti della sua collezione, non oso pensare quelli che si tiene a casa come possano essere!), e i due volumetti simil-oscar Mondadori con le parodie dei Paperi. Poi ci sono stati anche altri acquisti non Disney: il libro con le storie di Pugacioff di Rebuffi (consigliato!), un pacchetto sigillato di figurine Tarzan della Cenisio (1973), e due concessioni alla mia anima laziale: un numero del Monello del 1972 con un bel servizio su Giorgio Chinaglia e due “figurone” anni 70 sempre con Chinaglia e Luciano Re Cecconi.
In conclusione, dopo un’ulteriore chiacchierata appena al di fuori della mostra, siamo risaliti in macchina nella stessa formazione dell’andata, e dopo qualche ora (e altri 450 km) siamo tornati – distrutti – a Roma.
Ora sarà dura dover aspettare un altro anno per la prossima edizione del premio! Per ora godetevi il filmato della premiazione e una ricchissima galleria fotografica (grazie anche a Nicola!).