I Classici Disney 387

01 FEB 2009
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Albo un po’ sopra la media dei mesi precedenti, che non mi avevano colpito per la scelta delle storie pubblicate.
Spicca su tutte la particolarissima e disturbante Mickey e i due cuochi, dallo stile grafico interessante e con una trama decisamente fuori dagli schemi abituali per il nostro Topolino (che non a caso qui si chiama “Mickey”, come a sottolineare la diversità della storia).
Ambientata, così parrebbe, nell’America della grande depressione, mostra un giornalista d’assalto (Mickey, appunto) fronteggiare un disturbante incontro con due vagabondi che vivono al margine della società… e della follia. Siamo abituati a vedere Topolino uscire sorridente dalle sue avventure, conscio di aver risolto tutti i problemi. Ma non Mickey. Mickey scappa, non risolve ciò che non può essere risolto. E si porta dietro il segno, indelebile.
Apprezzabili anche diverse altre storie: Zio Paperone e la corsa su Marte mostra una gara fra Paperone e Rockerduck per raggiungere e sfruttare commercialmente il Pianeta Rosso, e come al solito Pezzin, che con le trame fantascientifiche ci sa fare, infila idee interessanti nello svolgimento.
Zio Paperone e il pipistrello Domestico è il seguito di una precedente avventura ambientata il Transilvania, e riprende il personaggio di un conte dall’apparenza simil-Dracula ma in realtà bonario e disposto ad aiutare lo zione nella lotta contro Amelia. Anche questa storia è abbastanza complessa e divertente, oltre a invitare in maniera garbata a superare la diffusa antipatia per i pipistrelli, che nonostante non siano molto amati sono animali utilissimi.
Segnalo inoltre le gradevoli Paperino e un diamante chiamato Corallo e Topolino e la corsa del secolo, ambientata negli anni ’30 e ben disegnata da Asteriti.

Autore dell'articolo: Brigitta McBridge