Pocket Love 44

01 GIU 2013
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Questo numero del mensile disney più romantico si apre con Paperina e la marmellata magica, storia che ci presenta una Amelia incredibilmente buona e gentile. Difficile accettare la caratterizzazione che della principale “villain” femminile viene data in questa storia. E in effetti non ce ne è bisogno: alla fine tutto si rivela non vero, con un finale che di certo non brilla per originalità ma almeno salva la “continuity” del personaggio. Non brilla per credibilità neppure Minni Crusoe pubblicitaria, in cui la fidanzata di Topolino viene coinvolta suo malgrado in un esperimento di marketing che ricade a dir poco nel penale.

Paperino e la vacanza dalla vacanza è una di quelle storie che potevamo trovare “a metà” di un Topolino anni ’70 (ed è da lì che viene): non troppe pretese, ma in effetti si trascina un po’ troppo per le lunghe.
Ho trovato invece gradevole Brigitta e il girotondo delle zie, ironica commedia degli equivoci in cui diversi personaggi si impegolano in una serie di inganni con tanto di travestimenti. Minni e Clarabella in “partenza express” è poco più che una singola gag trascinata per diverse pagine.

Paperina tra noi ragazze… vede ancora Brigitta mettere in piedi un piano per acquisire meriti agli occhi del suo amato Paperonuccio. Assieme al “girotondo delle zie” la ritengo la migliore dell’albo, dato che ha una trama un po’ più articolata rispetto alle altre.

Chiude l’albo Minni e la principessa delle stelle, che nonostante sia composta da ben trentanove pagine non riesce a convincere per consistenza e coerenza della trama. Il personaggio coprotagonista appare poco convincente e non riesce a catturare la simpatia come dovrebbe, mentre la trama è lacunosa e inutilmente lunga. La vicenda si chiude con un messaggio banalmente ecologista che a mio giudizio non redime una storia non avvincente.

Autore dell'articolo: Brigitta McBridge