Roma Comics & Games 2013

18 NOV 2013

Il logo della manifestazione

Roma Comics & Games è, per quanto mi riguarda, il primo degli appuntamenti fieristici annuali: dalla chiusura lucchese all’inizio di novembre, l’appuntamento giusto per uscire dal torpore invernale è quello del Palaeur (oggi Palalottomatica), in sintonia pressoché perfetta con una giornata che finalmente permette alla primavera di riaffacciarsi sui nostri giacconi e sciarpe.

Leggo incredulo sul catalogo della mostra che la prima edizione di Roma Comics & Games (allora solo Roma Comics) si tenne ben venticinque anni fa! Incredibile. Era ancora il periodo di Expocartoon, non esisteva Romics… e nemmeno internet! Onestamente non ricordo la prima edizione di questa mostra, non credo di esserci stato, eppure già allora attendevo con ansia questo tipo di eventi, per avere la possibilità di rimpinguare la mia collezione, all’epoca molto più ridotta dell’attuale.
Certo, allora eventi del genere erano molto più monotematici: ci si lamentava della presenza del banco delle caramelle perché non in sintonia con una fiera che era dedicata esclusivamente al fumetto! Oggi il fumetto deve accontentarsi di una fetta molto più piccola di visibilità, ma credo (temo) che sia giusto così: sabato c’era tanta gente: incredibile a dirsi, lo ammettevano anche i venditori, di solito inclini alla lamentela anche quando non si cammina per il “traffico pedonale”. 

Questo flusso di persone non può che far bene anche al mondo del fumetto: lungi dal sottrarre partecipanti, favorisce anzi la convivenza di mondi non troppo distanti tra loro e facilmente permeabili l’uno all’altro. Ben venga quindi la sfilata dei (e soprattutto delle) cosplayer, il torneo di Ruzzle (con il viaggio premio), i giochi da tavolo e di ruolo, la novità dei mattoncini Lego, che stanno vivendo, mai come in questo periodo, una seconda giovinezza e che non mancheranno di conquistare nuovi “adepti” grazie al gioco Pick’n’Build, dove grazie alle migliaia di mattoncini messi a disposizione del pubblico, molti hanno poi acquistato la loro opera, pagandola a peso, non d’oro ma di… mattoncino! 

I miei acquisti: pochi ma buoni!

Per quanto riguarda, però, la parte più vicina ai frequentatori del Papersera, e cioè il fumetto, e in particolare quello Disney, devo dire che forse gli espositori sono diventati un po’ troppo pochi, soppiantati da molti altri aspetti dell’universo “ludico-cartaceo” oggetto della manifestazione. Certo, la possibilità di fare buoni affari, o semplicemente di vedere pezzi di difficile reperibilità, c’è sempre: io stesso sabato sono riuscito ad accaparrarmi quattro numeri di Topolino anni Cinquanta e il classico prima serie “Topolino Estate” nella variante con il vecchio logo Mondadori.

Comunque va sottolineata la presenza dei nostri amici dell’ANAFI, con il loro tavolo imbandito di prelibatezze a fumetti (e per maggio a Reggio Emilia ce ne sarà una niente male per noi appassionati Disney), dei molti albi Bonelli a prezzi davvero ridotti (evidentemente la concorrenza della “Collezione Storica” a colori di Repubblica sta modificando il mercato…), e del tavolo eticamente migliore di tutta la mostra: quello di comicsxafrica di Roberto Riccio, destinato alla sensibilizzazione degli appassionati di Comics & Cartoon sulle attività dell’associazione ComixForAfrica sui progetti umanitari sanitari, alimentari in Africa a sostegno dei poveri. Anzi, fate un salto qui: http://www.comicsxafrica.org/ Roberto è una di quelle persone che si fa carico in prima persona delle sue iniziative e dei problemi che affronta, e merita il nostro supporto.

Ah, giusto due righe anche sull’organizzazione interna: anche grazie alla gestione dei percorsi interni (ad esempio le scale per accedere al centro del Palaeur erano gestite in modo da permettere o solo la salita o solo la discesa) non ci sono stati grandi disagi… certo in alcuni punti i tavoli degli espositori si erano allargati un po’ più del dovuto rendendo non agevole il passaggio, ma tutto sommato grossi problemi di calca non ce ne sono stati (ho ancora in mente le follie di Lucca!)

Appuntamento da non mancare dunque, anche per ricevere il fumetto inedito Kassandra-La Vampira di Antonio Montanaro, in omaggio a tutti i visitatori.

Paolo Castagno



Forse a causa dei concomitanti eventi sportivi cittadini, forse per un prezzo del biglietto di ingresso superiore a quello delle due giornate precedenti, Roma Comics & Games registra alla domenica un numero di presenze non così importante come al sabato. Ne giova ovviamente la mobilità dell’appassionato utente, in condizione di poter fruire al meglio di quanto questa mostra mercato riesce ad offrire.

Le incredibili realizzazioni Lego.

Come non partire dalla meravigliosa cittadina Lego impreziosita dagli edifici della costosa linea “Modular Building” realizzata negli ultimi anni dall’azienda danese per rispondere alle crescenti richieste da parte dei fan più adulti? Uno scorcio urbano di tutto rispetto con isolati, municipio, stazione ferroviaria, e con tanto di intervento di supereroi (Batman e Hulk) intenti a ripristinare l’ordine a seguito di un incidente; ai margini una graziosa periferia con centrale eolica e villetta residenziale direttamente ripresa da un set più datato di circa vent’anni fa.
Un po’ deludente l’esposizione curata dal Vigamus di Roma, primo museo permanente del videogioco in Italia, con solo tre postazioni di gioco libere: un piccolo cabinato arcade di Metal Slug, una Sony Playstation con Tekken 2 ed un Nintendo Gamecube con Mario Kart Double Dash.
Da appassionati di retrogame, ci auguriamo ovviamente che la collaborazione tra i due enti possa crescere in modo da avere per la prossima edizione un’offerta di titoli maggiore.
Venendo alla componente “principe”, ovvero al fumetto, oltre all’esposizione di tavole originali realizzate dai giovani artisti della Scuola Internazionale di Comics, la nona arte si ritaglia un ruolo importante anche nelle aree riservate agli espositori. Per un appassionato di fumetto Disney e di materiale ad esso collegato questa volta l’offerta maggiore si trova, a differenza che nelle passate edizioni, tra i banchi allestiti nell’anello antistante le tribune del palazzetto più che in platea. Perlopiù espositori storici del panorama romano con qualche chicca centellinata qua e là.
Personalmente pochissimi acquisti e non preventivati alla vigilia: i primi 39 albi della collana “Gli Albi di Topolino” (nuova serie) pubblicati tra il 1993 ed il 1997 ed un pregevole set di quattro sottobicchieri in legno decorati con le protagoniste femminili dei classici d’animazione “Biancaneve e i Sette Nani”, “Cenerentola”, “La Bella Addormentata nel Bosco” e “La Bella e la Bestia”. Lasciando ad altre occasioni e ad altre tasche la possibilità di più nobili acquisti.

Marco Travaglini

Autore dell'articolo: Marco Travaglini

Giornalista pubblicista, vivo e lavoro a L'Aquila. Appasionato e collezionista di fumetti, libri, film, audiovisivi e tutto quanto riporti il marchio Disney, incontro per la prima volta all'età di 7 anni sia il Mickey Mouse delle daily strips sui supplementi del quotidiano romano Il Messaggero, sia le storie di Carl Barks sul glorioso mensile Zio Paperone. Nel 2009 ho avuto la fortuna di lavorare per qualche mese presso la Nintendo of Europe a Francoforte. Dal 2006 contribuisco attivamente a tutti i prodotti editoriali e alle iniziative del Papersera.