Uack! 3

20 MAG 2014
Voti del fascicolo: Recensore: Medio: (17 voti) Esegui il login per votare!

Un altro grintoso numero di UACK!, che ripubblica le storie di Carl Barks a partire dalla testata Uncle Scrooge. In questo numero, oltre al brutto errore in copertina del secchio allungato, troviamo una nuova inedita di barks, una breve di quattro tavole che tratta del problema del doppio. Nulla di eccezionale, peccato che non sia mai ben chiara la fonte di questi soggetti di Barks.
Molto più interessante il classico che apre il numero, la mitica Dollarallergia, un piccolo capolavoro in cui le paturnie e le bizzarre malattie paperoniane entrano in conflitto con un nuovo e idillico mondo perduto. Geniale in Barks la capacità di mostrare le fragilità che affliggono l’uomo più ricco del mondo, specie in contrapposizione alle piccole felicità di un popolo semplice. La segue una piccola vicenda quotidiana, screzi tra vicini in cui Paperone è l’oscuro burattinaio, anche se a volte può capitare di sbagliare i conti…
Un’altra grande storia è l’epica e avventurosa, degna di Indiana Jones per le ambientazioni, vicenda del tesoro delle mitiche Sette città di Cibola. I Bassotti crudeli e avidi, i paperi coraggiosi e ardimentosi, il Manuale delle Giovani Marmotte che dispensa saggi consigli, e paesaggi mozzafiato. Avventura con la maiuscola, tale da ispirare George Lucas.
Infine, anche l’Isola del Cavolo, seppur meno nota, presenta parecchi cliffhanger, insieme ad un’atmosfera malata e disperata da cardiopalma. Le situazioni e i pericoli non sono mai banali, e il pericolo è sempre presente.
Gli articoli restano buoni, con ottimo apparato iconografico. Il portfolio, dedicato alle vignette inedite dell’Isola del Cavolo, è preciso ed esauriente. Un altro numero che, tra brevi, lunghe ed autoconclusive, pubblica il grande Disney a fumetti.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.