Topolino Story 2000
Il nuovo millennio inizia per Topolino con storie buone e, nonostante si pensi che la qualità fosse modesta, il settimanale continuava a sfornare avventure di livello. Il numero di Topolino Story lo dimostra, facendo valide scelte, mostrando comunque un'ottima media. In questa rientra proprio la videopass, sceneggiato dal bravo Gentina, che utilizza una folle invenzione per una storia acuta e vivace, in cui i disegni di Mottura rendono bene le atmosfere marine e le facce sgomente di Paperone.
Finalmente viene pubblicata una storia di Silvano Mezzavilla (di cui purtroppo manca la scheda): sceneggiatore poco prolifico ma bravissimo, capace di anticipare lo spirito noir di Faraci con gialli grandiosi, spesso in coppia con Cavazzano e in una valida occasione anche con Scarpa. Viene pubblicata una sua storia molto particolare ma bellissima, e per questo ancor più memorabile: la villa dei misteri è infatti una vicenda inquietante e destabilizzante, in cui un Topolino solitario deve far luce su bizzarre sparizioni e strani personaggi. Quasi in un'atmosfera alla Dylan Dog, il topo e il lettore si muovono in un territorio fatto di ombre e di dilemmi, di paure ataviche dell'infanzia e di traumi psicologici, con una dose di leggerezza e di mistero determinanti a rendere la storia formidabile e capace di farsi rileggere più volte. Cavazzano la interpreta alla grande, come si evince dalla penultima tavola, quella della “rivelazione finale”.
Anche in questo numero viene pubblicata la prima parte di una serie più lunga, di nuovo su firma del grande Pezzin: è la prima puntata di uno dei suoi cicli più belli, e purtroppo sfortunato. Le cronache della frontiera sono una lunga storia fantascientifica, in cui i tipici elementi di riferimento del genere, come “Guerre Stellari” o “Star Trek”, non vengono utilizzati. L'autore veneto preferisce creare un grande romanzo di formazione, in cui il tempo scorre, le persone evolvono, i nemici sono complessi e le zone grige predominano: Topolino e i suoi amici diventano eroi e uomini con i loro sogni e le loro sfide da vincere, in un mondo complesso e difficile. Purtroppo la serie uscì a singhiozzi sul settimanale, e la sua continuity interna, molto più forte che in altri cicli pezziniani, inevitabilmente ne ha sofferto.
Infine, il numero si chiude con un doppio Artibani, di cui la prima storia in coppia con Lello Arena. L'esploratore millenario, oltre a celebrare il 2000, è una storia esilarante disegnata magistralmente da Silvia Ziche. I dialoghi tra Plottigat e Gambadilegno, le goffaggini di Topolino, l'enigmatico Malachia, una volitiva Minni: tutte parti di un piccolo giallo storico perfetto nei suoi tempi comici. Fuori servizio, del solo Artibani, è una chicca divertentissima e assai vivace, servita da un ottimo Barbucci: battute fulminanti, e comicità slapstick a valanga.
Nel numero vengono pubblicate anche un po' di autoconclusive, molto rappresentantive del settimanale, che all'epoca sfornava molte one – page per ogni uscita. Gli articoli descrivono con garbo il panorama di quegli anni.