Deluxe Edition 7: PK – Il raggio nero

19 MAG 2016
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La Deluxe Edition continua il suo percorso e pubblica le nuove storie di Pk, il cosidetto “Pkne – Paperinik New Era”. In questo caso abbiamo il secondo tassello della tetralogia che Artibani ha previsto di realizzare, con i disegni e le molte idee di Pastrovicchio: si tratta davvero di un lavoro di squadra, così come era stato Potere e Potenza. Ma il secondo capitolo ha per certi versi lasciato un po' di amaro in bocca: così desiderosi di sapere di più sul destino di Corona e sulle vicende di Uno, lo sceneggiatore romano “depista” il lettore e crea nuovi mondi e un carismatico e muscoloso villain, spargendo indizi e aumentando la curiosità per il futuro svolgimento.
Il raggio nero è una storia ricca di azione e di dialoghi scoppiettanti, con un Paperinik eroico e una serie di complessi rapporti con il Custode della Camera Omera (aka Sergio, per gli amici). La prima puntata mischia al meglio l'ambientazione classica paperopolese – il sindaco porcello, gli scontri tra Paperone e Rockerduck, i nipotini – e le problematiche legate alla scomparsa della Ducklair Tower e i piani di Angus Fangus. Le puntate centrali sono in qualche modo più riflessive e descrittive, in cui ci si concentra sul passato di Corona e sull'universo pentadimensionale, tra le classiche tecnobubbole e tante nuove idee. Infine, il quarto episodio propone una serie di scontri e di nuove istanze che galvanizzano il lettore a saperne di più. In queste ricche 177 tavole emerge Moldrock, il fascinoso villain che statuario spicca in copertina, simile nell'impostazione a quella del volume precedente. Tirannico e psicologico, frammentato e indeciso, tra un richiamo ai marvelliani Thanos e Galactus, il nuovo cattivo ha un certo carisma, e molte storie da raccontare: un felicissimo innesto nell'universo pknaico.
Se la storia brilla, lascia molte domande e forse ha l'unico neo nell'esagerare i dialoghi tra lo sbruffone e il retorico di Paperinik, la sua edizione nella Deluxe non colpisce particolarmente. Il grande formato esalta benissimo le tavole di Pastro, davvero esagerato nelle inquadrature, nei dettagli e nell'ambientazione, ma l'apparato di articoli è poca cosa e approfondisce un poco Moldrock, Raksaka e Thala, con un po' di schizzi. Ciò è dovuto anche alla lunghezza della storia, che lascia ben poco spazio agli approfondimenti. Peccato, ma si tratta in ogni caso di un'esperienza di lettura davvero meritevole, sia per gli appassionati di Paperinik che per gli altri, desiderosi di leggere del buon fumetto Disney.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.