I like Pippo

01 OTT 2016
Voti del fascicolo: Recensore: Medio: (6 voti) Esegui il login per votare!

La terza uscita di questa serie di albetti monografici è dedicata ad un personaggio dalla personalità  multiforme e variegata, non certo semplice da rappresentare nel poco spazio a disposizione. Le storie prescelte delineano vari aspetti dell'individualità  del protagonista, e per ognuna di tali tematiche ne sono state selezionate una o due; tuttavia, sfogliando l'indice, un dato risalta subito con chiarezza, ovverosia la scelta di proporre, con una sola eccezione, tutte storie abbastanza recenti, dall'anno 2000 in poi.
Si inizia con Pippo quale socio di Gancio in imprese ed attività  più o meno strampalate, come leggiamo in Pippo & Gancio e i nipotini terribili (Bosco/Deiana), simpatica commedia degli equivoci con Gambadilegno, Trudy e i loro pestiferi nipoti, ed in Pippo & Gancio e l'eventissimo storico (Panaro/Amendola), che narra un episodio importante nella storia di Topolinia: più comica la prima, più avventurosa la seconda, si tratta di due storie moderne forse non all'altezza di molte precedenti, ma comunque di buon livello.
Si prosegue con Pippo ed il suo parentado, per cui è stata scelta Pippo e lo zio d'acqua dolce (Martignoni/Colantuoni): quasi una breve, appena 17 tavole, questa storia non sembra rappresentare l'esempio migliore per la strampalata famiglia di Pippo, soffrendo di scadente caratterizzazione dei personaggi (emblematico l'imprenditore che vuol costruire il ponte quasi per fare un torto allo zio di Pippo) e scelte poco realistiche. Si poteva selezionare certamente di meglio.
Altro aspetto preso in considerazione è il Pippo aiutante di Topolino nelle indagini, con Pippo… radiodetective (Lugli/De Vita), unica storia precedente agli anni 2000: si tratta di un giallo ben costruito, ed al contempo presenta un classico Pippo quasi inconsapevole spalla ed aiuto per Topolino nelle indagini, ma molto più interessato a completare la sua radio artigianale; allo stesso filone appartiene anche Pippo e il giallo del tegame (Martignoni/Gorlero), che tuttavia punta maggiormente sul registro comico, seppur nell'ambito di una serie di furti in appartamenti.
Non poteva certo mancare l'alter ego supereroico di Pippo, ed ecco l'infantile e demenziale Superpippo e l'agenzia dei Bala Boom (Ambrosio/Ferraris), senza dubbio il punto più basso di tutto l'albo, e Super Pippo e il giorno niente male (Enna/Camboni), ottima e divertente vetrina per il supereroe in calzamaglia rossa.
Infine, altro aspetto di Pippo che si è voluto analizzare è la sua folle intraprendenza a fronte della più razionale prudenza di Topolino: ecco dunque Topolino & Pippo e i misteri di Gold City (Savini/Soldati), vero e proprio sequel di una storia con protagonisti Topolino Kid e Pippo Sei Colpi, che scopriamo essere bis-bis dei personaggi attuali; è Pippo il vero mattatore, spinto da una personalissima fissazione per il vecchio west e le imprese del suo avo, con Topolino a far quasi da spalla in questa storia a ruoli invertiti, con i riferimenti alla famosa storia di Carpi ad arricchire il tutto. Lo stesso entusiasmo ed analogo senso d'iniziativa di Pippo li troviamo anche in Topolino e Pippo in: i due mariachi (Savini/Ferraris), dove a fronte di una (apparentemente) complicata situazione, è l'estro e l'intraprendenza di Pippo a prevalere rispetto all'accortezza e alla cautela di Topolino, per una storia che mischiando comicità  ed equivoci regala tante risate.

In conclusione: si tratta di un albo di discreta qualità, che soffre in primo luogo la scelta di puntare quasi esclusivamente su storie recenti, col risultato che non tutte possono essere considerate ottimi esempi degli aspetti del personaggio di volta in volta considerati; al tempo stesso, l'albo tralascia altre caratteristiche importanti del personaggio, come la sua passione per lo scrivere romanzi (nella serie “I mercoledi di Pippo), il suo difficile rapporto col nipote luminare Gilberto, le disavventure con la strega Nocciola che tenta invano di convincerlo dell'esistenza delle streghe ed altri ancora, pur con l'indubbia giustificazione che l'esiguità  dello spazio a disposizione non avrebbe comunque permesso una panoramica esaustiva del personaggio.

Autore dell'articolo: Gancio