Topostorie 39 – E.B. l extra-terrestre

05 LUG 2017
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Non si può dire che questo numero di Topostorie brilli per originalità, in quanto ben tre storie su sei arrivano dritte dritte da questo albo. Un peccato, in quanto sono tante le buone vicende con Eta Beta, l'uomo del futuro creato da Bill Walsh e Floyd Gottfredson nel 1949, e unica spalla sopravvissuta di quel periodo a strisce in cui a Topolino si affiancavano strani personaggi. E proprio la genesi di questo mitico personaggio è stata spesso confusa e mistificata, facendo di volta in volta del buffo ometto uomo del futuro, alieno, personaggio parallelo e quant'altro. Walsh non ha mai ricercato stretta coerenza, ma è un fatto che molte storie italiane abbiano confuso l'identità di Eta Beta, giocando con lui in maniera piuttosto ambigua. Anche questo volume non fa eccezione, e propone una storie che, seppur non contraddicendosi, piegano spesso il personaggio ai propri fini.
A celebrare al meglio Eta, come dolce e ingenuo altro – uomo, è sicuramente la cometa Beta: l'ispirata coppia Michelini – De Vita realizza una vicenda tenera, in cui Eta Beta, l'amicizia con Topolino, il coraggio di Pluto, tutto concorre a rendere i personaggi tridimensionali e ad inscrivere la storia in una cornice favolistica ma mai moraleggiante. Anche il villain one-shot è del tutto funzionale alla vicenda e sa essere memorabile, in poche vignette. Un vero peccato non aver pubblicato anche le altre due storie dedicate a Beta: sarebbe stata una buona prima volta.
Un'altra grande storia è il “Progetto D”, storia pochissimo ristampata di un ottimo Panaro e di un perfetto Pujol, aiutato dai nostri Leoni e Negrin. Atmosfere malate e pericoli inquieti si affastellano in una sceneggiatura tesa e ricca di elementi, mischiando con abilità diversi generi e concrete paure, a distanza di vent'anni più che attuali.
Chiudiamo con una bizzarra storia breve, santificata da un Cavazzano divertito e parecchio scatenato nella rappresentazione di multiformi alieni. La sceneggiatura di Arrighini non risulta particolarmente brillante, girando piuttosto a vuoto, a la caccia al triciclo rappresenta bene una certa bizzaria latente nel personaggio di Eta Beta, così come pensato da Walsh. Per certi versi Eta è un personaggio onnisciente, che sa tutto quello che accade e fa da maestro di cerimonie per vicende del tutto surreali. In questo caso, un serraglio assurdo di alieni appassionati di chincaglieria terrestre risulta il pretesto ideale per una buona dose di pensiero laterale, di cui non solo Pippo è portatore nel fumetto disneyano.
Insomma, un numero piacevole, con un paio di storie azzeccate. Se si fosse scelto di pubblicare la trilogia della cometa, sarebbe stato ancor più interessante. Peccato.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.