Tesori Made In Italy – 50 capolavori Disney di Giorgio Cavazzano (5 di 6)
Penultimo numero della miniserie dedicata a Cavazzano nel suo giubileo di carriera, introdotto da una festosa copertina ricca di personaggi, anche se non si può dire lo stesso dell'interno. La scelta delle storie, seppur valida, rimanda chiaramente all'altro volume edito da Disney Libri nel 2012, risultando un po' troppo un fastidioso doppione. Capiamo comunque che, essendo la scelta sempre fatta dal Maestro, le sue storie migliori rimangano sempre le stesse.
A brillare con una storia che mischia action e thriller è Casty, con un classico moderno come il dominatore delle nuvole. Troviamo nel soggetto un richiamo diretto, e voluto, alla dimensione delta, ma poi la trama prende inaspettate strade diverse, con una giusta dose di horror e di inquietudine che donano a tutta la vicenda un sapore ben più appagante. Ottimo il rapporto di rispetto e di odio tra i due nemici, che si scontrano in maniera reale e non infantile.
Non manca la commedia nera, su testi del vulcanico Fausto Vitaliano. In questa storia il confine tra fumetto e realtà quasi cade, mettendo in burla il personaggio di Gambadilegno e riflettendo sul suo ruolo, sempre più messo in ridicolo. Sempre dello sceneggiatore milanese è l'eclissi di sale,che segna il ritorno sul settimanale di Dinamite Bla. Il burbero montanaro, riletto dalla caustica penna di Vitaliano e dal dinamico pennino di Cavazzano, diventa un personaggio imprevedibilmente perfetto per rappresentare con il contrasto le disfunzioni e le manie del XXI secolo, oltre che per mettere in scena scene slapstick e disastri vari per la coppia Paperino e Paperoga. Questi ultimi sono i protagonisti anche del soffio scarlatto, tipica storia della PIA scritta con il pilota automatico da Giorgio Figus ma che, ambientata a Venezia, permette a Cavazzano di ritrarre scorci stupendi e di strapazzare i paperi nelle vesti di gondolieri.Infine, Alessandro Sisti firma una gustosa, e filologica, storia in cui la 313 è particolare protagonista.
Il tutto è completato da un buon apparato critico e da un portfolio dedicato a Novecento, che però non è presente nel volume, probabilmente per promuovere la coeva uscita in edizione super deluxe, evitando spiacevoli doppioni. A parte questo, non c'è molto di extra-disneyano, a parte una bella copertina di Hulk, ed un po' spiace. Ottima invece la presenza di quel piccolo capolavoro che è Jungle Town, mentre si sarebbe dovuto parlare di più di MMMM. Nel complesso, comunque, un volume più debole degli altri.