I migliori anni Disney 21 – 1980
Cambia la decade di riferimento ma purtroppo non la qualità di una testata che, nelle ultime uscite, dimostra di trovarsi in uno stato di semi abbandono da parte dell'editore.
I Migliori anni Disney approccia il decennio definito come quello dei progressi tecnologici, della ricchezza diffusa e ostentata, dell'individualismo e dell'edonismo, con un numero con appena quattro storie, tutt'altro che memorabili. Con ormai alle spalle le introduzioni a firma di Alberto Becattini, già assenti dal numero scorso, si riduce anche il contributo del sempre ottimo Santo Scarcella, che in questa sede ha comunque l'occasione di celebrare degnamente i Led Zeppelin e John Lennon.
La storia introduttiva è senz'altro quella che riesce ad alzare un minimo l'asticella dell'albo. Con Zio Paperone e il nipote ideale Scarpa contrappone a Paperino lo sconosciuto cugino Baldo che in breve tempo riesce ad entrare nelle grazie dello Zio Paperone grazie alla sua preparazione in campo finanziario. Uno spunto molto simile a quello poi ripreso nella recentissima Zio Paperone e la promessa venuta dalla Scozia di Federico Buratti e Marco Mazzarello pubblicata lo scorso gennaio su Topolino 3243, e in parte ispirata anche a Zio Paperone e il figlio adottivo dello stesso Scarpa.
Di Qui, Quo, Qua e il meeting dei miti, scritta da Bruno Concina e disegnata da Guido Scala, segnaliamo che si tratta di una versione della storia ripresa dalla sua pubblicazione del 1993 su Paperino Mese in cui, oltre alla ricolorazione e a minimi interventi nel testo (ad esempio un “Santi Numi” diventato “Nespole” in bocca a Paperino) erano state rimosse due mezze tavole (terza e quarta striscia della ventesima, prima e seconda striscia della ventunesima) e invertite la penultima e la terzultima. Tutti interventi scomparsi nella successiva edizione su
Le Imperdibili 5 del 2003 e ora ricomparsi in questa sede.
La breve Paperino e la prova di sopravvivenza (scritta da Jack Bradbury e nel sommario inspiegabilmente attribuita a Martina e Chierchini) è quella più a lungo assente dalle edicole. Chiude l'albo Topolino e il ricattatore misterioso, discreto giallo ambientato su un set cinematografico imbastito da Rudy Salvagnini molto ben illustrato da un ottimo Massimo De Vita.
Ben poco per un bimestrale del costo di 5 euro che molto a stento, e ancor più in queste ultime due uscite, riesce a rappresentare degnamente la produzione Disney dell'anno di turno.
Nota: anche se non segnalato in modo ufficiale, la collana si conclude qui. Fine ingloriosa per una testata che, con poco, poteva fare molto meglio.