Era Natale… ricordi, Topolino?
A casa di Topolino si è appena festeggiato il Natale con un lauto pranzo in compagnia degli amici di sempre. Tip e Tap sono ansiosi di aprire i regali che attendono sotto l’albero. Inizia così una piacevole storia scritta da Bruno Concina e disegnata da Luciano Gatto, pubblicata per la prima volta su Topolino 1727 del gennaio 1989.
Ed è l’occasione per gettare uno sguardo sul passato di Topolino. Siamo in un’epoca lontana dai vari Topolino le origini, Paperino Paperotto e Young Donald Duck: non era affatto frequente assistere al tempo a racconti risalenti alla fanciullezza dei personaggi.
Ebbene, il primo regalo aperto da Tip e Tap, la scatola del “piccolo detective”, offre a Topolino il pretesto per raccontare ai suoi ospiti un Natale di tanti anni prima in cui lui, bambino, aveva ricevuto lo stesso dono.
Scopriamo così che Topolino da piccolo viveva con la zia Tilli (che in una vignetta diventa per errore Titti), unica nominata di una tavolata natalizia con altri tre topi adulti non meglio identificati. Complice una punizione e il regalo ricevuto, quel Natale Topolino scopre pian piano la passione per le indagini… dimostrandosi estremamente impulsivo e fin troppo molesto nei confronti dei suoi malcapitati obiettivi. Fino all’arrivo di un provvidenziale mentore, la cui identità non sveliamo, e di una giusta intuizione.
Presentata come seconda in un numero del settimanale che poteva vantare Scarpa e Cimino nelle posizioni più prestigiose, la storia risulta particolare anche per il titolo, discostandosi dalla consueta formula “Topolino e”, “Paperino e” all’epoca ben più ferrea che al giorno d’oggi.
Con il passare del tempo la storia è diventata un piccolo classico, venendo riproposta ben cinque volte, di cui tre in albi a tema natalizio.
Un racconto che sembra risalire ad un’epoca ancor più lontana di quella a cui effettivamente appartiene: un tempo in cui i bambini erano ancora rappresentati come tali, con l’ingenuità e il piacere della scoperta e dell’apprendimento un errore (e una marachella) dopo l’altro, lontani dall’apparente furbizia e dalle fragilità esistenziali degli scafati giovani adulti di oggi.
07 DIC 2021