Topolino e le dolcezze del Natale

19 DIC 2021

Sono tanti gli elementi che ci fanno entrare nel pieno dell’atmosfera natalizia: gli addobbi, le musiche, le cibarie, il tepore di casa… Tra questi rientra sicuramente la visione di un film tradizionale come La vita è meravigliosa, pellicola di Frank Capra del 1946 entrata nell’immaginario collettivo, cui dopo Massimo Marconi e Don Rosa attinge anche Romano Scarpa, per quello che risulta essere il suo congedo definitivo dalle pagine di Topolino

Nata per il mercato francese nel 1998, facendo seguito all’apprezzamento di Topolino e le delizie natalizie pubblicata su Le Journal de Mickey l’anno prima (il titolo similare anche graficamente è un rimando ben preciso), Topolino e le dolcezze del Natale arriva in Italia soltanto nel 2002, dove si renderà necessario un ampliamento delle vignette curato dallo stesso Scarpa, dovuto alla diversa disposizione delle strisce sul settimanale.

È Natale, ma a Topolinia c’è qualcuno che non riesce ad essere troppo sereno. A causa di un errato investimento, Topolino si trova a dover restituire entro la fine dell’anno una grossa somma alla sua banca, senza alcuna possibilità di deroga. Improvvisamente le aspettative di un lieto Natale vengono minate da una situazione di precarietà, proprio in prossimità delle feste. Questa e altre situazioni, che vedono anche amici e parenti voltargli le spalle, portano allo sconforto il protagonista, che decide di abbandonare la città.

Ad un passo da quello che sembra essere il gesto estremo di buttarsi giù da un ponte (!), così come accade a James Stewart nel film, Topolino viene fermato da Babbo Natale in persona, che qui sostituisce l’angelo Clarence nel ruolo chiave pensato da Capra. Dopo la visione di una prodigiosa videocassetta Topolino capisce quanto sia importante per la città e per i suoi amici e, complice la magia della festa, riacquisisce fiducia in sé stesso, scoprendo che a casa tutti lo aspettano pronti a festeggiare.

Seppur con degli inevitabili toni alleggeriti rispetto all’opera originale, oltre ad una parte conclusiva un po’ troppo affrettata, Le dolcezze del Natale è un racconto che celebra lo spirito vero e autentico di questa festa, donando al lettore una morale ideale per il Natale, con un Topolino insolitamente vulnerabile e poco “perfettino” con cui è possibile identificarsi. 

Il saluto finale ai lettori di Romano Scarpa e la ritrovata voglia di vivere di Mickey vengono rappresentati da una classica tavolata con gli amici di Topolinia, tra cui spiccano alcune creazioni scarpiane come Atomino e Trudy. Si chiude così non solo una bellissima storia natalizia, ma anche un capitolo importantissimo del fumetto Disney italiano.

Autore dell'articolo: Roberto Fabbricatore

Sulla carta di identità figuro come Roberto, ma per tutti "Pacuvio" è il mio vero nome. Il pallino per Topolino e il fumetto Disney mi accompagna sin dalla tenera età, al punto tale da farmi stilare con costanza, già dai 10 anni, un archivio delle mie storie preferite su un quadernetto, accantonato dopo la scoperta del Papersera nel 2005. Nel tempo libero guardo film e serie tv, mi diletto con la grafica e gestisco la "rassegna stampa" della pagina Facebook del Papersera, per tenere sempre informato chi ci segue.