Una Paperopoli armoricana: i crossover che non ti aspetti

11 AGO 2022

Copertina del numero de Le Journal de Mickey del 2009 che ristampa la storiella-crossover fra Paperino e Astérix a due anni dalla prima pubblicazione

I lettori di Topolino & Co. sono sempre più abituati agli svariati crossover tra il regno Disney e i protagonisti di altri mondi fantastici, e di certo non è sempre facile far incontrare con il giusto pizzico di armonia personaggi di universi letterari differenti.

Tra gli incontri più singolari, probabilmente va citato quello tra Paperino, Qui, Quo e Qua, Archimede e zio Paperone con i Galli Asterix e Obelix nella storia Melting Pot

In questa avventura, gli amici piumati viaggiano indietro nel tempo grazie ad una delle invenzioni di Archimede; a causa di un guasto della macchina del tempo arrivano nella Francia del 50 a.C. e il caso vuole che Paperino si imbatta in Obelix e in Asterix, le cui avventure sono raccontate in una famosa serie a fumetti…

A causa della goffaggine di Obelix, il gruppo si ritrova a viaggiare nel tempo giungendo nella Paperopoli del XXI secolo, e qui i nipotini e Zio Paperone fanno la conoscenza dei due Galli che si ritrovano a firmare autografi circondati dai loro fan.

Nel frattempo, anche Asterix ha una missione da compiere prima di tornare a casa: trovare un degno regalo per il compleanno del capo villaggio Abraracourcix. Per fortuna ci saranno gli amici di Paperopoli ad aiutarlo nella ricerca, facendogli scoprire il… calcio. Quale regalo migliore di una bella partita in compagnia degli amici?

Il realizzatore di questa breve storia a fumetti (composta solo da tre tavole) è il disegnatore e sceneggiatore cileno Victor José Arriagada Rios (Santiago, 16 aprile 1934 – Santiago, 3 gennaio 2012) meglio conosciuto con lo pseudonimo di Vicar

Vicar è stato uno dei più noti autori di fumetti dell’universo Disney, in particolare è stato molto produttivo nell’universo Papero e durante i suoi trent’anni di carriera ha realizzato più di 1200 storie. Molto tradotto nei paesi nordeuropei, le storie di Vicar sono soprattutto pubblicate dall’editore Egmont, editore anche di Micky Maus, versione tedesca del settimanale italiano Topolino dove è possibile leggere le strisce di Vicar. 

Sono Pazzi Questi Paperi!

Appassionato sin dall’infanzia di fumetti Disney, Vicar subì principalmente il fascino di Paperino che fa la sua prima apparizione nel cortometraggio La gallinella saggia il 9 giugno 1934. A quanto pare il fumettista e Paperino sono praticamente coetanei! Forse nasce proprio da qui l’interesse per il papero. 

Anche se dotato di una certa vena artistica, Vicar non era intenzionato a perseguire la carriera d’artista e dopo aver terminato gli studi inizia a lavorare come elettricista fino al 1957, quando vince il primo premio a una mostra di fumetti organizzata da un’associazione giornalistica. Allora decide di lasciare il lavoro e provare la carriera da fumettista, lavorando in un primo momento per il giornale El Mercurio dove darà vita al cattivo Huaso Ramón, in seguito lavorerà anche per altre pubblicazioni come Barrabases, Zig-Zag, Mampato, El Pingüino, Topaze… 

Nel 1960, dopo essere arrivato in Spagna collabora come disegnatore per la rivista Playboy e per il Bardon Art-Studio; disegna libri per bambini e nel 1966 partecipa anche alla realizzazione del lungometraggio animato del catalano Francisco Mancián, El mago de los sueños, che prende spunto dalle fiabe dello scrittore danese Hans Christian Andersen. 

Vicar e Paperino

Nel 1971, Vicar viene contattato dalla società danese che possedeva i diritti dei fumetti Disney in Scandinavia, la Gutenberghus (1878) fondata de Egmont Harald Petersen e rinominata Egmont nel 1992. L’editore vuole che Vicar lavori a una storia legata all’universo di Paperino – a quel tempo, Egmont voleva aumentare il numero degli artisti per aumentare la produzione della casa editrice – e Vicar accetta l’incarico con l’idea di non fermarsi a una semplice collaborazione e alla realizzazione di una sola avventura. Inizia così il successo di Vicar nell’ambiente editoriale Disney, e anche con le limitazioni imposte dall’editore, questo non gli impedisce di farsi strada diventando uno dei disegnatori più stimati e dai tratti riconoscibili.  

Verso la metà degli anni ’70, Vicar decide di tornare a Santiago continuando però a lavorare con le edizioni Disney. In Cile, apre un piccolo studio di fumetti, il Vic-Art Studio, dove realizza i suoi fumetti con l’aiuto di due impiegati e lavorando circa dieci ore al giorno.

Per quanto riguarda le influenze stilistiche, in Vicar sono riscontrabili molte somiglianze con Carl Barks e Marco Rota. In particolare, si ispira molto a Carl Barks sia per la ripresa degli stessi personaggi (il suo soggetto preferito era Paperino) dai tratti molto umani, che per lo stile dei disegni molto dettagliato e per l’attenzione nella rappresentazione degli sfondi e delle ambientazioni.

Ma perché Vicar ha deciso di far incontrare Paperino con i Galli Asterix e Obelix? 

La copertina del volume “Astérix et ses amis” dove la storia di Vicar fu pubblicata per la prima volta

Asterix e Obelix fanno la loro apparizione sulla rivista francese Pilote dal 29 ottobre 1959 al 1973, in contemporanea la serie è anche pubblicata in versione cartonata: i primi ventiquattro numeri sono editi dalle edizioni Dargaud, poi a partire dal 1998 alle edizioni Hachette e infine dalle edizioni Albert René.

Tradotto in più di cento lingue – si contano anche svariati dialetti, il latino e l’esperanto -, la serie Astérix (o Astérix le Gaulois) entra a far parte dei fumetti europei più venduti al mondo. Inoltre, le trasposizioni cinematografiche vedono diversi lungometraggi d’animazione e quattro film live action. Nel 1989, a Plailly è anche stato inaugurato il parco divertimenti “Parc Astérix” in onore dei personaggi del fumetto.

A dar vita ai due iconici personaggi sono lo sceneggiatore René Goscinny e il disegnatore Albert Uderzo che mettono in scena le avventure di un piccolo villaggio gallico nel 50 a.C. in continua lotta contro l’invasore romano; grazie ad una pozione magica preparata dal druido e che conferisce una forza sovrumana a chiunque la beva, i Galli riescono sempre ad avere la meglio sui loro avversari. La serie è principalmente una parodia della società francese contemporanea che si serve di stereotipi e regionalismi, tradizioni e usi e costumi iconici di svariati paesi stranieri.

Per celebrare gli ottant’anni di Albert Uderzo, uno dei papà di Asterix, il 15 aprile 2007 la casa editrice Albert René – sotto la direzione di Sylvie Uderzo e Bernard de Choisy – pubblica il volume Astérix et ses amis (€ 9,90) una raccolta di 34 storie in 60 tavole scritte e illustrate da maestri del fumetto provenienti da tutto il mondo, come: Achdé & Gerra; Baru; Batem; Beltran; Boucq; Brösel; Carrère; Cuzor; Dany; Claude Derib; Forges; Jean e Philippe Graton; Guarnido; Stuart e Kathryn Immonen; Jidéhem; Kuijpers; Laudec & Cauvin; Lloyd; Loustal; Manara; Midam; Mourier & Arleston; Rosiński & Van Hamme; Tarquin & Arleston; Tibet; Turf; Vance & Van Hamme; Walthéry; Zep; Vicar.

La copertina “variant” di Topolino 3146

È proprio quest’ultimo a proporre per primo un incontro tra i personaggi del mondo Disney e i Galli con l’avventura Melting Pot, – prima pubblicata su Astérix et ses amis e in seguito su Le Journal de Mickey n. 2993 del 28 ottobre 2009 – ma non sarà il solo dato che il 9 marzo 2016 su Topolino 3146 viene pubblicata la parodia Topolinix e lo scambio di Galli scritta da Tito Faraci e disegnata da Silvia Ziche. Per celebrare la storia, Topolino 3146 è pubblicato anche in variant cover.  

Bisogna aggiungere però che se è ancora possibile recuperare la lettura di Topolinix e lo scambio di Galli purtroppo non è ancora possibile leggere Melting Pot in italiano e neanche tutte le altre tavole contenute nel volume Astérix et ses amis dato che una traduzione italiana dell’opera non è ancora stata realizzata. 

Non è un caso che Vicar abbia voluto utilizzare l’espressione melting pot per intitolare la sua storia a fumetti: 

“Amalgama eterogeneo di gruppi, individui e religioni, molto diversificati tra loro per ceto, condizione, appartenenza etnica, che convivono entro la stessa area territoriale geografica e politica. Riferita inizialmente alla società americana, l’espressione (“crogiolo”) è usata per indicare un particolare modello o ideale di società multietnica in cui dopo un certo tempo, segnato dal succedersi delle generazioni, le culture e le identità specifiche degli immigrati sarebbero destinate a fondersi con quelle dei paesi di accoglienza.”


 “Melting pot” in Enciclopedia Treccani: https://www.treccani.it/enciclopedia/melting-pot

Fonti:

Autore dell'articolo: Valentina Tanzi

Sono un’insegnante giramondo appassionata di letteratura, fumetti e cinema. Topolino è stato il mio primo amore, con lui ho imparato a leggere e così mi si è aperto un universo davanti fatto di comics, manga, BD, graphic novels, historietas, spillati e chi più ne ha più ne metta. Mi piace leggere, scrivere e condividere curiosità letterarie e sul mondo del fumetto nostrano ed estero e la community del Papersera in questo è un’eccellenza.