Humour Collection 4 – Topolino e la rapina del millennio di Silvia Ziche

08 SET 2023
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Topolino e la rapina del millennio

L’inedita copertina è sempre opera di Silvia Ziche.

Prosegue con cura ed attenzione la Humour Collection dedicata alle migliori storie. E, dopo la Papernovela, Il Grande Splash e Paperina di Rivondosa, arriva finalmente la seconda storia lunga da autrice completa di Silvia Ziche con i personaggi di Topolinia, ovvero: Topolino e la rapina del millennio (2008).

Gli attenti lettori si staranno chiedendo dove sia finita la prima storia lunga con i topi, cioè il geniale Topokolossal, annunciato da Panini oltre un anno fa durante il Comicon di Napoli come teorico primo volume di questa collana dedicata all’autrice veneta. Citando un altrettanto geniale classico disney: “Ce lo stiamo chiedendo tutti in sala!”.

Ma soprassediamo e concentriamoci sulle movimentate 140 tavole proposte in questo volume, con il solito approfondito bagaglio redazionale curato da Davide Del Gusto. Irristampata dal 2011, la storia racconta di come Topolino si trovi invischiato in un complesso caso morale: Gambadilegno è colpevole o innocente nella rapina del millennio – ovvero il furto in contemporanea di grosse somme di denaro da milioni di transazioni digitali – condotta dal sistema informatico del museo criminologico di Topolina?

L’acerrimo rivale di Topolino è stato colto in fragrante, dopo un teso inseguimento. Ma Trudy non crede affatto alla sua colpevolezza, e imbastisce una paradossale alleanza con il topo per cercare le prove che scagionino Pietro. Di sfondo, si muovono confusi Minni, Pippo, Basettoni e tutto il commissariato, mentre Macchia Nera e Plottigat cercano di approfittarne.

Non vogliamo aggiungere altro, per non togliervi il piacere della lettura. Sicuramente Ziche, su una trama tutto sommato “classica”, imbastisce le sue numerose puntate brevi (otto da dieci tavole, e il capitolo d’apertura e conclusivo di trenta tavole l’una), con la consueta verve. Ogni pagina, quasi ogni vignetta, è condita da qualche gag, che sia narrativa (i gerani immaginari) o solo grafica (come le pecore che guardano in camera), o entrambe le cose (“Banzai!”).

Topolino e la rapina del millennio

Incontri al chiar di luna.

Tra tormentoni (il volto comune di Macchia Nera) a scene d’azioni talmente esagerate da risultare comiche, la storia si srotola davanti al lettore, che viene travolto dalle risate. Ziche punteggia le pagine di gag e di battute, senza lasciare un attimo di tregua e senza risultare mai stantia o ripetitiva.

Al centro c’è Topolino che, in maniera simile al citato Topokolossal, viene stravolto e minato delle sue certezze. La storia ci mostra che cosa succede quando il perfetto Mickey Mouse sbaglia. Per tutta la storia cerca di rincorrere la verità, impaurito dalla possibilità di non essere all’altezza del suo stesso personaggio. Nell’intervista presente del volume, viene giustamente ricordata la collana Chirikawa, in cui Scarpa indebolisce Topolino da un punto di vista fisico, facendogli venire terribili vertigini. A contrapporsi al topo, anche fisicamente, è Trudy, che si dimostra una scaltra e astuta manipolatrice. Formidabili i momenti in cui fa crollare il topo, sempre più assillato dai dubbi e dai sensi di colpa.

Nella storia quasi tutti i personaggi di Topolinia sono presenti. Il commissariato si rivela il solito luogo di incapaci, mentre Pippo appare sbadato come suo solito e Minni prova ad agire, quasi sempre nella direzione sbagliata ma con una grinta eccezionale. Gambadilegno, disegnato da Ziche come un gatto dannatamente sovrappeso, nasconde sotto un’apparente idiozia una calma in movimento, pronto a scatenarsi al momento opportuno.

Topolino e la rapina del millennio

Azione esagerata.

Macchia Nera viene presentato in maniera buffa ma comunque temibile, con il suo lenzuolo nero quasi sempre presente. Menzione d’onore per la piccola Daphne, rappresentante di una gioventù intelligente e del tutto a proprio agio con le nuove tecnologie.

L’autrice veneta racconta di come tutte le idiosincrasie informatiche di Gambadilegno, a partire dal malsano rapporto con le password (sempre di pungente attualità), siano anche le sue. E non sfugge all’occhio attento del lettore la pungente satira contro i media e la televisione (oggi potremmo tranquillamente parlare di social network), invasivi e capaci solo di alzare la tensione, sempre alla ricerca dell’approccio sensazionalistico anche quando la realtà non offre, di per sé, spunti di scandalo. Ricordiamo anche l’ispirazione fornita dal film Il negoziatore (1998).

Del Gusto come sempre realizza approfondimenti molto interessanti. Nel primo analizza le altre storie con topi della Ziche precedenti il 2008, mentre nel secondo abbiamo una lunga intervista che approfondisce quello che l’autrice voleva mostrare al lettore, da un Topolino sempre più destabilizzato ad una Topolinia incapace di riconoscere la verità, facendosi travolgere dalla televisione. Completa il tutto un buon apparato iconografico e un portfolio, smilzo ma comunque completo.

A 15 anni dall’uscita, troviamo una storia fresca e divertente, in cui Ziche inserisce temi non banali con un approccio comico scatenato. Per chi non l’avesse mai letta, la consigliamo vivamente.

Editore: Panini Comics – Autori: Silvia Ziche – Uscita: 20 luglio 2023 – Pagine: 160 – Formato: Cartonato 18×24 – Prezzo: € 15,00 – ISBN 9 772285 615007

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.