Paperino e il Natale da saltare

È Natale! Tra festoni e regali, grandi mangiate, giochi e riunioni di famiglia, almeno uno tra i tanti motivi per amare questa ricorrenza per tutti noi c’è sempre. Eppure, stavolta qualcuno a Paperopoli la pensa diversamente, e non si tratta di Zio Paperone!
Bastano una serie di riflessioni del Vecchio Cilindro sulla futilità della ricorrenza, durante una passeggiata per le strade innevate, a scombussolare la mente di un esaurito Paperino, arrivato ad un livello di stress insopportabile, che lo porta a decidere di seguire le radicali convinzioni dello Zione degli esordi (con tanto di vignetta omaggio a Paperino e il Natale su Monte Orso), ignorando la festività nazional-popolare per antonomasia.
La premessa di Paperino e il Natale da saltare vede sgretolare le certezze di amici e parenti di Paperino, che via via ricevono porte, finestre e telefoni sbattuti in faccia quando iniziano a parlare con lui di donazioni per beneficenza, luminarie da installare lungo la via (con la collaborazione di un Jones che per l’occasione ha sotterrato l’ascia di guerra) e addirittura l’immancabile invito di Nonna Papera per il cenone di famiglia in fattoria.
Sarà paradossalmente proprio Zio Paperone a smentire sé stesso, costringendo Paperino ad aiutarlo a festeggiare il Natale a causa dell’arrivo imminente in città della sua ex fiamma Doretta Doremì. Ma ormai tornare indietro dall’auto isolamento imposto da Paperino è impossibile, e per una serie di inconvenienti i due preparano all’anziana papera un’accoglienza squallida e misera, salvata in extremis dalla benevolenza della Banda dei Paperi, che in segreto stava preparando una sorpresa a casa sua, per festeggiare il Natale nonostante tutto.
Blasco Pisapia in questa prova da autore completo ci regala una di quelle storie che in gergo si definiscono “instant classic”, grazie ad uno stile di disegno nel pieno rispetto della tradizione, pur concedendosi tocchi di originalità (deliziose le sei tavole con “le regole del Natale perfetto”), e ad una trama semplice e allo stesso tempo coinvolgente, che in qualche modo strizza l’occhio a chi non ama particolarmente questo periodo per i più svariati motivi, ma che poi, volente o nolente, cede alla magia del vero significato del Natale.
Una curiosità: Paperino e il Natale da saltare ha la particolarità di essere il primo esperimento di storia interconnessa con altre, in questo caso con le due dell’universo dei Paperi presenti nel medesimo numero: Newton Pitagorico e l’aspirazione natalizia, di Marco Nucci e Stefano Intini, e Paperinik e il torrone Papergè, di Marco Gervasio e Nicolino Picone.
21 DIC 2023