Capolavori Disney (Comic Art)
Introduzione
In questa sezione del sito trattiamo quasi esclusivamente testate realizzate da Mondadori o da Disney Italia, oppure da Panini Comics. Ma ci sono state in passato iniziative editoriali gestiti da editori più piccoli, quasi amatoriali, con un approccio molto rigoroso alla ristampa filologica.
La prestigiosa casa editrice Comic Art, fondata nel 1965 da Rinaldo Traini e chiusa nel 2000, ne è un ottimo esempio. Ha infatti dedicato diverse pubblicazioni al vasto universo disneyano, dai volumi di ristampe delle leggendarie testate dell’anteguerra e alle semi-cronologiche di Barks e Gottfredson, fino a collane antologiche volte a presentare in una luce critica il lavoro svolto dai più grandi autori che hanno dedicato la propria vita a far crescere questo mondo. Proprio a quest’ultima categoria appartiene la pubblicazione cui è dedicato questo articolo, ovvero i Capolavori Disney.
Storia
Descrizione dei n. 33 e 34 della testata, dedicati a Scarpa (da Comic Art n. 144 di ottobre 1996).
Si tratta di una serie di 40 volumi (per il piano dell’opera completo, si veda la tabella in fondo all’articolo), ognuno dedicato ad un singolo autore, che ha la peculiarità di presentare le storie selezionate esclusivamente in bianco e nero. E’ certamente una scelta inusuale e che chiarisce in modo netto quale sia la filosofia portata avanti dalla Comic Art, ovvero una divulgazione del fumetto Disney in chiave “tecnica” e pensata per essere fruita da un pubblico di appassionati ed esperti. Poter leggere le avventure completamente in bianco e nero consente di apprezzare appieno il minuzioso lavoro svolto dal disegnatore e di godere dei vari dettagli disseminati nelle sue tavole. La pubblicazione, inoltre, si propone di accompagnare le storie a fumetti con efficaci editoriali firmati principalmente da nomi del calibro di Luca Boschi, Leonardo Gori o Alberto Becattini, senza contare singoli contributi ad opera di altri collaboratori. La scelta di avvalersi di esperti di tale portata contribuisce a rendere prezioso ogni volume e a traghettare efficacemente il lettore fra le sue pagine, fornendogli interessanti spunti e curiose informazioni sulle storie che si propongono di presentare.
L’approccio autoriale e di nicchia scelto da Comic Art risulta perfettamente coerente con il suo approccio editoriale, fatto di riscoperta di classici a fumetti degli anni 30 come Mandrake o Phantom. Inoltre, utilizza un approccio che Mondadori prima, e Disney Italia in contemporanea, non poteva soddisfare. A non renderlo un pericoloso concorrente si aggiunge anche la distribuzione, decisamente ostica e limitata a poche librerie specializzate presenti in Italia e alla presenza in fiera. Coerentemente, dunque, i volumi sono stampati in tirature limitate.
La storia editoriale dei Capolavori Disney inizia nel luglio 1992 con un numero dedicato a Romano Scarpa, universalmente riconosciuto come uno dei più grandi autori Disney di tutti i tempi e di conseguenza posto in una posizione di rilievo.
A trovare spazio in questa prima uscita non sono però le storie riconducibili agli albori della sua produzione (che verranno prese in considerazione solo più avanti), bensì alcune avventure pubblicate a partire dal 1958 e nello specifico da Topolino e l’unghia di Kalì. La riproposizione delle storie proseguirà in ordine cronologico e, fino al 2014, i Capolavori Disney rappresenteranno il primo tentativo di omnia scarpiana. L’indice di questo primo volume è da sindrome di Stendhal e, insieme agli interessanti editoriali di approfondimento, il suo appeal presso i suoi fruitori sarà certamente stato notevole.
A questo primo volume su Scarpa ne fa seguito, pochi giorni dopo, uno dedicato a Giovan Battista Carpi, con storie del biennio 1958-59, quindi non in maniera cronologica. Un altro grande maestro, altre storie memorabili e di nuovo un apparato editoriale particolarmente curato e che strizza l’occhio al lettore curioso in cerca di preziose informazioni. Dopo un eccellente excursus su Luciano Bottaro (tre capolavori del 1959), la collana inizia a prendere in considerazione anche degli autori americani, primi fra tutti Paul Murry, Walt Kelly, Ken Hultgren e Riley Thompson, cui sono dedicati curati volumi che si propongono di divulgare la loro interessante produzione, anche se con una foliazione minore, in parte dovuta alla produzione straniera a quattro strisce.
Uno dei grandi meriti dei Capolavori Disney è proprio quello di aver dato, per la prima volta in Italia, la possibilità agli appassionati di poter riporre in libreria dei volumi monografici dedicati ad autori americani che non fossero gli universalmente noti Barks e Gottfredson (coperti peraltro da altre collane realizzate dall’editore). La linea editoriale adottata dalla Comic Art si propone quindi di esaminare sia la produzione dei Disney Italiani, sia quella degli autori d’oltreoceano “minori”: una formula che verrà premiata con l’apprezzamento degli appassionati, che ancora oggi ricordano con piacere questa iniziativa. Questi autori “minori” verranno riproposti in maniera critica solo su Zio Paperone a partire dal 1997.
Minimalistica immagine promozionale per la testata dedicata a Carl Barks (da Comic Art n. 144 di ottobre 1996).
Dopo la gita oltre confine, si ritorna in terra nostrana con nuovi volumi dedicati a Scarpa e Carpi che proseguono il tentativo di omnia. Non saranno però i soli autori italiani trattati da questa collana: anche Luciano Bottaro godrà di altri volumi monografici (quattro in totale) dedicati alla sua straordinaria produzione. Inoltre il tredicesimo volume, pubblicato nel luglio 1993, viene dedicato alle storie con protagonista il papero extraterrestre Ok Quack realizzate da Carlo Chendi e Giorgio Cavazzano (anche se in copertina verrà posto solo il nome di quest’ultimo, forse perché considerato di maggiore attrattiva). E’ un vero peccato che questo particolare numero sia stato un caso isolato e che si sia persa l’occasione per pubblicare le storie di altri autori italiani in questa veste così insolita. I Capolavori Disney approfondiranno efficacemente anche Bill Wright , Jack Bradbury e Carl Buettner.
Va inoltre fatto notare come, per la prima volta, alcune storie siano state ristampate per la prima volta in maniera integrale, comprese le prime tavole delle seconde parti, con un accurato lavoro filologico. Possiamo ben dire che, proprio i Capolavori Disney abbiano aperto la strada ad un approccio curato e rispettoso dell’edizione originale, ripreso poi da I Maestri Disney. Da questo punto di vista, la testata è stata sicuramente un banco di prova per le future pubblicazioni da edicola contraddistinte da una tiratura e una diffusione ben più ampie.
Con il prosieguo, dei volumi, però, iniziano ad emergere alcuni segnali poco incoraggianti: la foliazione, sempre piuttosto variabile, riduce notevolmente la sua media (dalle 240 pagine del primo numero si arriveranno alle sole 114 dell’ultima uscita, mantenedo sempre lo stesso prezzo di 40,000lire). Inoltre, se all’inizio la varietà degli autori trattati era encomiabile e permetteva di spaziare con successo su molti fronti della sconfinata produzione Disney, man mano che ci si avvicina alla fine si vede un’incessante monopolizzazione della testata. Gli ultimi otto numeri, infatti, sono tutti dedicati a Romano Scarpa.
Inoltre, diminuiscono anche le pagine dedicate agli editoriali (anche se rimangono sempre di grandissima qualità). Chi scrive è un grande appassionato del Maestro veneziano ed è molto contento che la sua produzione sia stata trattata così approfonditamente in una veste di nicchia, ma è innegabile che sarebbe stato interessante dare spazio anche ad altri Disney italiani.
Con il numero 40, dedicato alle storie di Romano Scarpa del 1962 e datato erroneamente 1 ottobre 1997 ma in realtà pubblicato un anno dopo, i Capolavori Disney chiude definitivamente i battenti dopo sei anni.
Conclusioni
I Capolavori Disney è stata sicuramente una collana meravigliosa, che ha il grande merito di aver trattato con spirito critico e puntuale la produzione di alcuni grandi autori Disney, italiani ed esteri, anticipando I Maestri Disney.
Come abbiamo già rimarcato precedentemente, aver dedicato dei volumi ad alcuni autori d’oltreoceano è stato un altro grandissimo merito di questa pubblicazione, considerando anche che la maggioranza di questi autori non ha più goduto di altre pubblicazioni monografiche a loro dedicate nel nostro paese. Anche gli ultimi volumi, nonostante la foliazione ridotta, sono comunque di grande interesse per gli appassionati e ci sentiamo di dire che, in generale, tutta la collana merita di essere recuperata.
Purtroppo la brusca interruzione non ha permesso la conclusione di nessuna cronologica, ma resta comunque un esperimento eccezionale che ha disseminato semi importanti, oltre ad aver dimostrato un coraggio unico nel panorama editoriale italiano, coraggio che solo un editore “esterno” e illuminato come Comic Art poteva avere.
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Curiosità
Con sedici volumi a lui dedicati, Scarpa è l’autore maggiormente trattato in questa collana. Sono state pubblicate tutte le sue storie dal 1953 al 1962. Segue Carpi, che gode di cinque volumi dedicati alla sua opera dal 1958 al 1962, e Luciano Bottaro, con quattro volumi che prendono in esame la sua produzione dal 1957 al 1962.
Il materiale Comic Art veniva venduto solo in librerie specializzate indicate nelle riviste dell’editore (come Comic Art) o durante le fiere del fumetto come Expocartoon a Roma. Si trattava, insomma, di materiale non inteso ad un largo pubblico.
Il n. 144 della rivista Comic Art venne totalmente dedicato a Disney, con una storia di Gottfredson, una di Bill Wright, un articolo sul Gobbo di Notre Dame e uno su Pkna, oltre a svariati altri approfondimenti.
Per la collana gli autori italiani hanno realizzato in totale dieci copertine inedite. Inoltre, vale la pena ricordare i risguardi di copertina realizzati da Scarpa con uno sfondo pittorico.
Vale la pena di ricordare come Comic Art abbia proposto alcuni eccellenti saggi come quelli dedicati a Don Rosa, Giovan Battista Carpi e i due dedicati a Floyd Gottfredson.
Numero | Autore coinvolto | Numero di pagine | Data di uscita | Anni delle storie pubblicate |
---|---|---|---|---|
1 | Romano Scarpa | 240 | 6 luglio 1992 | 1958 – 1959 |
2 | Giovan Battista Carpi | 272 | 13 luglio 1992 | 1958 – 1960 |
3 | Luciano Bottaro | 264 | 28 settembre 1992 | 1959 |
4 | Paul Murry | 216 | 5 ottobre 1992 | 1955-1956 |
5 | Walt Kelly | 112 | 12 ottobre 1992 | 1943-1945 |
6 | Ken Hultgren | 144 | 16 novembre 1992 | 1943 |
7 | Ryley Thompson | 136 | 23 novembre 1992 | 1950-1951 |
8 | Ryley Thompson | 152 | 30 novembre 1992 | 1950-1953 |
9 | Romano Scarpa | 208 | 22 marzo 1993 | 1959-1960 |
10 | Giovan Battista Carpi | 232 | 29 marzo 1993 | 1960 |
11 | Romano Scarpa | 232 | 3 maggio 1993 | 1960 |
12 | Giovan Battista Carpi | 248 | 10 maggio 1993 | 1960-1961 |
13 | Giorgio Cavazzano (in realtà anche Carlo Chendi, ma non viene indicato in copertina). N.B: Il numero in questione non contiene tutte le storie realizzate da Cavazzano dal 1981 al 1983, ma solo quelle con protagonista il personaggio di Ok Quack, creato insieme a Chendi. | 224 | 5 luglio 1993 | 1981-1983 |
14 | Paul Murry | 168 | 12 luglio 1993 | 1946-1950 |
15 | Luciano Bottaro | 248 | 11 ottobre 1993 | 1960 |
16 | Paul Murry | 168 | 17 ottobre 1993 | 1951-1953 |
17 | Giovan Battista Carpi | 232 | 28 febbraio 1994 | 1961 |
18 | Romano Scarpa | 224 | 1960-1961 | |
19 | Romano Scarpa | 232 | 9 maggio 1994 | 1961 |
20 | Luciano Bottaro | 248 | 23 agosto 1994 | 1961-1962 |
21 | Romano Scarpa | 232 | 14 marzo 1994 | 1953-1954 |
22 | Bill Wright | 232 | 29 agosto 1994 | 1950-1951 |
23 | Jack Bradbury | 184 | 21 marzo 1994 | 1950-1953 |
24 | Bill Wright | 176 | 16 agosto 1994 | 1951-1956 |
25 | Romano Scarpa | 120 | 18 settembre 1995 | 1955 |
26 | Luciano Bottaro | 136 | 2 ottobre 1995 | 1957 |
27 | Giovan Battista Carpi | 248 | 29 maggio 1995 | 1961-1962 |
28 | Romano Scarpa | 136 | 25 settembre 1995 | 1957 |
29 | Bill Wright | 136 | 29 agosto 1995 | 1947-1949 |
30 | Jack Bradbury | 240 | 4 dicembre 1995 | 1953 |
31 | Paul Murry | 184 | 27 novembre 1995 | 1950-1951 (sul volume viene segnalato erroneamente 1950-1953) |
32 | Carl Buettner | 160 | 5 giugno 1995 | 1942-1944 |
33 | Romano Scarpa | 152 | gennaio 1996 (da qui al numero 36 non viene più indicato il giorno preciso) | 1956 |
34 | Romano Scarpa | 144 | febbraio 1996 | 1957 |
35 | Romano Scarpa | 136 | marzo 1996 | 1961-1962 |
36 | Romano Scarpa | 136 | aprile 1996 | 1962 |
37 | Romano Scarpa | 144 | 8 ottobre 1997 | 1962-1963 |
38 | Romano Scarpa | 136 | 21 maggio 1997 | 1962 |
39 | Romano Scarpa | 152 | 28 maggio 1997 (in realtà pubblicato nell’ottobre 1998) | 1962 |
40 | Romano Scarpa | 112 | 1 ottobre 1997 (in realtà pubblicato nell’ottobre 1998) | 1962 |
1 commento su “Capolavori Disney (Comic Art)”
Papersera dixit: Capolavori Disney (Comic Art) - afNews
(02/01/2024 - 19:03)[…] il resto su Papersera https://www.papersera.net/wp/2024/01/02/capolavori-disney-comic-art/ Tommaso […]
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