Topolino 3594

15 OTT 2024
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Topolino 3594

Una nuova indagine per il Commissario Topalbano! Così annuncia uno strillo – inserto mai troppo apprezzato dallo scrivente – sulla copertina di Topolino 3594. Sono passati 7 anni dalla sua ultima apparizione sul libretto e nulla lasciava presagire una ripresa del personaggio; tuttavia, si tratta di una novità che giunge quanto mai gradita sulle pagine del settimanale.

I lettori di Topolino possono anzi ritenersi più fortunati dei milioni di appassionati che attendono dal 2021 la prosecuzione e la conclusione delle avventure televisive del suo omologo letterario, rimasto al momento prigioniero in un limbo, anche a causa di una sfortunata sequenza di lutti che ha colpito la fiction. Tra questi, la scomparsa del creatore del Commissario Montalbano, Andrea Camilleri, particolarmente sentita da tutto il cast.

Se sul piccolo schermo nessuno sceneggiatore sembra avere ancora avuto l’intenzione di raccogliere il testimone dello scrittore siciliano, le redini autoriali a livello fumettistico sono invece ben salde nelle mani di Francesco Artibani. Lo sceneggiatore romano, come certificato dalle avventure fin qui pubblicate che hanno visto incontrarsi Topolino e Topalbano, dimostra di padroneggiare gli elementi classici della serie e di sapere ricreare una narrazione originale in perfetto stile camilleriano, ricorrendo per esempio alla fascinazione – più volte dichiarata dall’autore – per l’Orlando furioso, già citato nel romanzo Il sorriso di Angelica. Molto puntuale inoltre l’articolo che, a partire dalla più famosa citazione di Ludovico Ariosto, illustra il mondo teatrale che si cela dietro ai Pupi siciliani protagonisti della storia pubblicata sul settimanale.

La morale della favola

La morale della favola

Topolino e il ferro di Orlando, proprio come certi casi del commissario, parte in maniera abbastanza lenta, complice anche il senso di spaesamento che coglie Topalbano in trasferta negli States, per poi decollare nella seconda parte, con l’arrivo dei personaggi in Sicilia. Fino alla spiegazione finale, molto articolata e per certi versi non esaustiva, tipica dei gialli di Montalbano dove non sempre il colpevole viene arrestato al termine dell’indagine. La convivenza fra i due investigatori ci mostra una perfetta sintonia che, a tratti, porta ad una quasi totale sovrapposizione, dalla quale fatica sicuramente più ad emergere Mickey che Salvo, complice probabilmente il contesto nel quale si trovano ad agire.

Il risultato complessivo è comunque ampiamente promosso, anche grazie agli impeccabili disegni di Giampaolo Soldati, già autore della precedente trasferta negli Stati Uniti di Topalbano, ben coadiuvato dai colori molto accesi realizzati da Manuel Giarolli.

Citazioni cinematografiche

Citazioni cinematografiche

Il resto del numero, purtroppo, non è valido quanto la storia d’apertura. Zio Paperone, le GM e lo spirito alpino (Sisti/Capovilla) si caratterizza per un tono didascalico che dovrebbe da un lato presentare ai lettori le bellezze di Cuneo e, dall’altro, attingendo allo spirito ambientalista che da sempre caratterizza il libretto, ricordare l’importanza di salvaguardare l’ambiente montano. Ne esce però una vicenda piuttosto noiosa che non riesce né a fare una buona pubblicità alla città piemontese né a illustrare il territorio circostante, del quale si parla soltanto, e poco, senza che venga mostrato nessuno fra gli scorci alpini occidentali della zona.

Il car pooling è invece al centro di (313×4)2 (1.567.504, ndr), di Massimiliano Valentini e Marco Palazzi, sequel di questa storia apparsa circa un anno fa. Cambiano i passeggeri, ma non le disavventure per Paperino che non riuscirà neanche questa volta a giungere a destinazione al momento opportuno. Gli elementi dell’ambientazione automobilistica, legati al viaggio e alla convivenza forzata fra personaggi, sembrano attingere dagli sketch di Aldo, Giovanni e Giacomo, come anche esplicito da alcuni particolari. Ne esce qualche buona gag, ma nel complesso la storia non può certo dirsi particolarmente memorabile.

Una splendida tavola di Guerrini

Una splendida tavola che illustra il movimento nello spazio e nel tempo

Più riuscita è sicuramente la nuova puntata delle Paperoga’s New Professions, Stuff recoverer. Dare mansioni delicate a Paperoga è garanzia di disastro e anche questo nuovo incarico, che lo vede all’opera come “recuperatore di cose prestate”, non sarà l’eccezione alla regola. Tuttavia, nonostante lo svolgimento dell’azione non possa che portare ad una inevitabile conclusione, la vicenda scorre in maniera piacevole e divertente. Merito di un’ottima calibrazione dei tempi narrativi orchestrati da Marco Bosco nonché, soprattutto, della cura del particolare che Francesco Guerrini pone in ogni espressione dei personaggi e in ogni dettaglio delle vignette. Si veda come esempio la tavola qui allegata alla recensione, ma è indubbio che una breve che si avvale dei suoi disegni parta avvantaggiata rispetto ad alcuni suoi colleghi dallo stile più tradizionale.

Il numero si chiude con un’altra avventura dal taglio didattico, per il ciclo Topolino Comic & Science, dal titolo Amelia e la soluzione intelligente, dei già incontrati Marco Bosco e Giampaolo Soldati. L’intento sarebbe probabilmente quello di descrivere il funzionamento delle reti neurali, tuttavia l’ennesimo tentativo della fattucchiera che ammalia di impadronirsi della Numero Uno, stavolta ricorrendo alla tecnologia invece che alla magia, ci consegna una storia dal sapore talmente classico da cadere nel già visto, senza centrare efficacemente l’obiettivo divulgativo. Per quanti fossero interessati all’argomento scientifico, si evidenzia comunque il bell’articolo a corredo.

Segnaliamo, infine, l’iniziativa che vede, come già accaduto lo scorso anno, l’uscita di dodici litografie Disney Marvel, realizzate da alcuni fra i migliori disegnatori italiani che si cimentano nell’interpretare alcune famose copertine supereroistiche. Le prime quattro litografie (opera di Giada Perissinotto, Alessandro Pastrovicchio, Lorenzo Pastrovicchio e Francesco D’Ippolito) saranno disponibili in edicola abbinate a Topolino 3594 al prezzo di 6 €; analogo abbinamento con i prossimi due libretti consentirà di completare la serie ideata per quest’anno.



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Autore dell'articolo: Federico Pavan

Sabaudo di nascita, romano d'adozione e veneto per amore, leggo fumetti da quando ero bambino e non ho ancora smesso! I miei preferiti: Tex, Asterix, Lucky Luke, Corto Maltese, Mafalda… ma Topolino resta il compagno di viaggio più fedele, una passione che mi ha portato a conoscere il Papersera (e a incontrare tanti amici e una splendida sposa) lungo tutto lo stivale italiano. Il mio idolo disneyano di sempre è Romano Scarpa, ma non posso dimenticare l'emozione del mio primo raduno, nel quale ho avuto la fortuna di incontrare due miti come Don Rosa e Carlo Chendi.

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