Topolino 3604
Una ventina d’anni fa (come passa il tempo!) la Marvel Comics lanciò un cross-over tra tutte le sue testate intitolato House of M, in cui gli eroi Marvel si scontravano con una realtà modificata. A fianco della storia principale in cui gli eroi, dapprima inconsci della cosa, man mano comprendevano l’accaduto e provavano a riportare il la realtà sul suo corso, la Marvel pubblicò una vasta serie di albi a tema che raccontavano di fatto la vita di ogni singolo personaggio nel nuovo mondo (dell’Uomo Ragno e di Wolverine su tutti, comunque affiancati a tantissimi altri eroi ed antieroi, più o meno popolari). Questi episodi erano leggibili anche completamente a parte dalla trama principale, nella consapevolezza che essi sarebbero stati solo delle storie ipotetiche (dei What if…?, per usare un titolo ed un concetto cari alla Casa delle Idee).
Richiamando un vecchio evento che in Italia fu edito proprio da Panini Comics è facile notare come l’attuale Mirror Christmas ricalchi (non a caso, riteniamo) pienamente la struttura di House of M, giacché anche su questo Topolino 3604 troviamo la trama principale in Topolino e il segreto del pianeta inosservabile seguita dalle vicende collaterali e “ipotetiche” degli altri personaggi nelle ulteriori storie del numero, che sono sì dipendenti dalla prima nelle loro premesse ma che restano perfettamente leggibili anche avulse da essa, come se null’altro fossero se non dei What if…?. E il numero si grava pure dell’ingrato compito di essere il capitolo di mezzo tra l’apertura del ciclo e la sua chiusura, quindi con stretta e totale necessità di tenere l’interesse del lettore ben più che vivo per ancora almeno sette giorni.
Poste queste premesse, la terza puntata di Topolino e il segreto del pianeta inosservabile mantiene le aspettative. Se in chi scrive qualche perplessità v’era stata durante la lettura della prima e della seconda puntata, temendo una vicenda semplice e banale (nel senso che, dopo la lettura della prima puntata, si poteva anche credere che l’allontanarsi del pianeta sarebbe bastato a ripristinare lo status quo), lo sceneggiatore Marco Nucci è bravo nel mischiare le carte e soprattutto nel dare corpo a quella che, nel numero precedente, era stata la chiave di lettura di tutta l’operazione Mirror Christmas dataci dal direttore Alex Bertani: rivedere i personaggi al contrario non solo per il mero narrare, bensì al fine di scoprire nuove sfaccettature e diverse interazioni tra gli stessi.
Nucci scava con abilità nel rapporto che intercorre tra il Topolino “regolare” e il Macchia Nera “capovolto”. La vicenda ci restituisce una nuova visione del loro relazionarsi che ci permette di capire ancora di più perché Topolino consideri Macchia Nera (e non Mister Vertigo, sia perdonata la bonaria frecciata allo stesso Nucci) davvero il suo peggior rivale, anche se non la sua piena nemesi, come lasciato intuire dalle ultime scene della storia.
Autentica rivelazione è però Giuseppe Facciotto che finalmente scopre il suo pieno potenziale, sviluppando tavole velatamente ombrose, financo metaforicamente cupe laddove serva, comunque sempre capaci di dare la giusta ambientazione alla vicenda, alle quali aggiunge una rappresentazione pressoché perfetta delle emozioni dei personaggi. Resta una qualche (momentanea e ci auguriamo destinata a pronta cancellazione) perplessità solo per quel che concerne la raffigurazione dell’apparente vero “cattivo” della vicenda e della sua compagna, che sembrano quantomeno grotteschi nella loro mimica: unicamente con la lettura della prossima ed ultima puntata, però, sapremo davvero quanto tale rappresentazione sia consona ai due personaggi.
Le restanti storie possono quindi essere esaminate con uno sguardo d’insieme, giacché Gastone in: La fortuna è cieca (Gervasio/Maccarini), Pico, Paperoga e la laurea sotto l’albero (Malgeri/Maccarini) e Amelia e la moneta della discordia (Enna/Surroz) rientrano appieno tutte nell’operazione Mirror Christmas, al punto da raccordarsi perfettamente (salvo una svista su un nome) con le storie viste nello scorso numero, dimostrando un ottimo lavoro di worldbuilding da parte degli autori coinvolti.
Partiamo però dal comparto grafico. Maccarini e Surroz svolgono un lavoro egregio, spettacolare in certi punti. Se questo è il livello raggiunto oggi come oggi dalla scuola Disney italiana possiamo dire che la scelta di aver messo un direttore artistico, criticata a suo tempo da alcuni, si è rivelata vincente, giacché anche gli autori ancora non veterani stanno mettendo in luce tutto il loro talento e anche le loro peculiarità.
Venendo alle trame, Gervasio, Malgeri ed Enna dimostrano sia di saper giocare con il concetto di mirroring alla base del progetto che di giocare con la psicologia dei personaggi coinvolti. Soprattutto Malgeri, nel tratteggiare la rabbia del Pico contrario, ed Enna, nello spiegarci le vere macchinazioni del Paperone opposto, ci restituiscono due storie intrise di valori natalizi e di “umanità” a vario titolo, mentre Gervasio preferisce lasciarsi andare ad un’avventura più semplice nelle tematiche, ma affascinante lo stesso per come tratta il tema della perdita d’identità.
Quindi, il contorno a Topolino e il segreto del pianeta inosservabile è di altissimo livello, indubbiamente, ma con un apparente difetto, almeno per il momento: la mancanza di incisività. Se è vero che Mirror Christmas non può lasciare devastazioni e rivolgimenti di continuity come a suo tempo fece House of M, giacché l’universo Disney ha un suo status quo tangibile solo in piccolissima parte, nondimeno la storia principale permette al lettore di avere una nuova visione del rapporto Topolino/Macchia Nera, come sopra dicevamo. Invece, le trame secondarie raffigurano sì interazioni nuove tra i contrari dei personaggi coinvolti, ma nessuna di esse appare in grado di avere conseguenze tali da potersi riverberare sulle storie future dell’universo Disney ordinario.
Segnaliamo i sempre benvenuti tutorial di disegno dei personaggi (questa settimana dedicati al volto di Qui, Quo e Qua), un redazionale dedicato alle curiosità natalizie, uno dedicato al nuovo film in arrivo su Mufasa, ed in chiusura una paginetta di anteprima per la storia Zio Paperone e la traversata natalizia, che leggeremo sul prossimo numero.
Chiudiamo anche noi “a specchio” rimarcando l’indubitabile meraviglia della presente copertina natalizia (di Bigarella/Cagol), che andrà a costituire un quadro completo con quella della settimana a venire.