Storia & Gloria delle trading cards Disney – Quarta parte e Appendice

21 GEN 2025

In attesa di approfondire la nuova collezione targata Panini, quella Disney Anthology che grande attenzione sta ottenendo sui social network (seguite la nostra pagina Facebook), giunge al termine la nostra retrospettiva sulle trading cards Disney, che ci ha consentito di scoprire un lato del collezionismo meno noto, ma capace di riempire gli occhi (e svuotare le tasche) tanto quanto quello più classico di acquisto dei fumetti veri e propri.


2002-2004

2002

Treasure Planet Filmcardz

Dopo ben cinque anni, durante i quali furono pubblicate serie di trading cards solo nei parchi di divertimento e nei Disney Store, finalmente la Artbox realizza una serie di cards dedicate a un lungometraggio animato. La serie Treasure Planet è composta da 72 cards base, 6 Rare Filmcardz, 3 UltraRare Filmcardz e una promo card distribuita al San Diego Comic-Con. Le cards sono fatte in maniera particolare: l’immagine è contenuta all’interno di una piccola cel circondata a sua volta da una cornice in cartoncino.

Cards della serie Treasure Planet Filmcardz (fonte: eBay)
Scatola della serie Treasure Planet Filmcardz (fonte: eBay)

2003

Disney Classic Movie Filmcardz

Serie realizzata con le stesse caratteristiche tecniche della precedente, sempre dalla Artbox, è composta da 72 cards base dedicate, in ragione di 24 per ciascun film, a Snow White, Pinocchio e Fantasia, 6 Rare Filmcardz, 3 Ultrarare Filmcardz e 3 promo cards. Per meglio apprezzare le cards, venne commercializzato anche un apposito visore.

Fronte e retro di una delle Disney Classic Movie Filmcardz e il relativo visore (fonte: Filmic Light)

Finding Nemo Filmcardz

Ancora la Artbox pubblica questa serie dedicata all’omonimo film Pixar con le stesse caratteristiche delle due serie viste in precedenza. Si compone di 72 cards base, 6 Rare Prism Filmcardz, 3 Ultra Rare Filmcardz e 2 promo cards. Anche per questa serie fu distribuito un apposito visore. La serie è reperibile anche in confezione unica contenente le cards base e le promo.

Cards della serie Finding Nemo Filmcardz (fonte: eBay)

The Haunted Mansion

Sembra che nel mondo delle trading cards accada anche questo: che una serie venga annunciata, ne vengano distribuite delle promo, ma poi per motivi sconosciuti la serie non veda mai la luce. È quello che è accaduto The Haunted Mansion (come, a quanto pare, anche ad alcune serie non Disney), prevista in uscita in contemporanea al film omonimo con Eddie Murphy a sua volta ispirato alla celebre attrazione dei parchi Disney. La Artbox pubblicizzò il tutto con (pare) due promo cards, ma alla fine la serie non è mai stata commercializzata.

Una promo card della serie mai uscita The Haunted Mansion (fonte: eBay)

Disney Treasures

Tra il 2003 ed il 2004 la Upper Deck pubblica la serie Disney Treasures, divisa in tre maxi-serie che però vengono considerate come un tutt’uno nell’ambiente statunitense del collezionismo di cards. Qui ne parliamo come se si trattasse di tre serie diverse, anche se nella stessa scheda.

La prima si compone di 99 cards base (le prime 89 divise tra 57 Heroes e 32 Villains Cards; le altre 10 sono le Walt Disney Retrospective Cards), 45 Mickey Mouse Filmography Cards, 10 Feature Celebration: Snow White & the Seven Dwarfs Cards, 10 Reel Piece of History Film Cards e quattro promo cards. Inoltre, nei pacchetti erano nascoste anche 100 Sketch Cards, realizzate in ragione di dieci ciascuna da parte di altrettanti artisti, e una Walt Disney Cut Signature Card (con ciò si intende che la tiratura totale di questi tipi di cards era uguale rispettivamente a 100 e a 1).

La bustina della serie Disney Treasures I
Nove delle 10 Walt Disney Retrospective Cards
Nove delle 45 Mickey Mouse Filmography Cards

La seconda serie Disney Treasures si compone di 90 cards Heroes (58) e Villains (32), numerate da 90 a 179 a continuare la numerazione della prima serie, 10 The Lion King 10th Anniversary Cards (cards base come le precedenti), 45 Donald Duck Filmography Cards, 10 Feature Celebration: Pinocchio Cards, 10 Reel Piece of History Film Cards con due fotogrammi, altre 10 con quattro fotogrammi. Inoltre, sempre in tiratura totale come le corrispondenti cards della prima serie, 168 Sketch Cards realizzate in ragione di dodici ciascuna da parte di quattordici artisti, e due Carl Barks Cut Signature Cards.

La bustina della serie Disney Treasures II
Nove delle 10 The Lion King 10th Anniversary Cards
Nove delle 45 Donald Duck Filmography Cards

La terza e conclusiva serie Disney Treasures si compone di 89 cards Heroes (65) e Villains (24), numerate da 180 a 268 sempre in continuazione con le precedenti serie, 10 Aladdin Special Edition Cards (anche queste cards base), 45 Winnie the Pooh Filmography Cards, 9 Feature Celebration: Silly Symponies Cards, 10 Reel Piece of History Film Cards con due fotogrammi, 10 Embroidered Patch and Film Cards con due fotogrammi e un inserto cucito. Infine, di nuovo in tiratura totale come le corrispondenti cards delle serie precedenti, 144 Sketch Cards realizzate in ragione di dodici ciascuna da parte di altrettanti artisti.

Una pagina di cards e la bustina della serie Disney Treasures III

Nove delle 10 Aladdin Special Edition Cards
Le prime nove delle 45 Winnie the Pooh Filmography Cards

Presentazioni delle tre serie Disney Treasures

Come visibile nelle presentazioni riportate qui sopra, erano disponibili anche confezioni contenenti quattro bustine di cards, in tutto e per tutto uguali a quelle vendute singolarmente, e una figurina tridimensionale raffigurante un personaggio. Nella terza serie vennero proposti anche quattro personaggi principali delle storie di Winnie the Pooh.

Figurina di Scrooge McDuck della seconda serie Disney Treasures

2004

Disney Holiday Treasures

Per il Natale 2004 la Upper Deck pubblica una nuova serie composta da 50 cards raffiguranti scene da cortometraggi e lungometraggi ambientati, naturalmente, in quel periodo dell’anno. Le 10 cards dalla 21 alla 30 presentano i protagonisti del mediometraggio del 1983 Mickey’s Christmas Carol, mentre quelle dalla 31 alla 40 sono dedicate al cortometraggio del 1937 Hawaiian Holiday. Anche questa serie è venduta anche in cofanetti contenenti sei figurine tridimensionali e cinque bustine di cards.

La confezione con due figurine e cinque bustine di cards

Presentazione della serie Disney Holiday Treasures

Disney Pixar Treasures

Ulteriore serie Upper Deck della linea Treasures dedicata, nomen omen, al mondo Pixar, composta piuttosto semplicemente da 170 cards base e 5 Reel Piece of History Film Cards. Le cards dalla 1 alla 90 presentano i personaggi principali dei film Pixar da Toy Story a The Incredibles, quelle dalla 91 alla 100 (Concept Cards) mostrano sketch e disegni preparatori dei suddetti lungometraggi, quelle dalla 101 alla 150 raccontano nel dettaglio The Incredibles, uscito proprio nel 2004, e le ultime presentano le Outtakes, ossia scene tagliate come nella tradizione dei titoli di coda dei primi film Pixar, o narrano il dietro le quinte della lavorazione dei film (Now You Know).

Concept, Outtakes e Now You Know Cards della serie

Celebrate Mickey – 75 Years of Fun

Di nuovo Upper Deck, di nuovo nella linea Disney Treasures, si tratta per l’appunto di una serie celebrativa dei settantacinque anni di Topolino venduta però non a bustine, ma in una simpatica scatola contenente in un colpo solo tutte le 75 cards che la compongono più una maxi card celebrativa (ma in una delle scatole commercializzate era nascosta l’unica Walt Disney Cut Signature Card emessa).

Fronte e retro della maxi card celebrativa

Conclusione

Celebrate Mickey è stata l’ultima serie a entrare nella mia collezione, oltretutto piuttosto recentemente. Sono uscite in seguito altre serie reperibili attraverso l’acquisto di bustine, ottenendo singole cards nei parchi Disney americani (ma pare che anche negli hotel di Disneyland Paris, in determinati periodi o durante particolari manifestazioni, sia possibile reperire delle trading cards), e altre modalità.

Per motivi personali io ho interrotto questa collezione, quindi non ho più cercato nuove serie né sono rimasto aggiornato sulle nuove uscite. Però almeno una cosa è da segnalare: le nuove tecnologie sono entrate anche in questo campo (e confesso che per qualche tempo ne sono rimasto coinvolto anch’io). Esistono infatti app per smartphone che simulano la raccolta, la ricerca e lo scambio di trading cards virtuali dedicate a svariati personaggi, soggetti e franchise della cultura pop, e con una di queste app, sviluppata dalla Topps, azienda più volte incontrata in precedenza, è possibile creare e sviluppare una collezione di trading cards disneyane sul proprio dispositivo.

Discorso a parte, che non affronto perché non ho mai frequentato questo mondo, è quello dei giochi di carte tipo Lorcana. Poco prima che scoppiasse questa moda avevo acquistato il set base del gioco Disney Villains (pubblicato, come Lorcana, da Ravensburger), ma confesso che i due set di mazzi di carte che lo compongono sono ancora incellofanati nella scatola. Quindi, a questo punto, il mio lavoro di ricerca e catalogazione delle trading cards Disney finirebbe qui… a parte un ultimo argomento, che tratterò qui di seguito.

Appendice – Le trading cards Gladstone

WDCS Gladstone 1

La copertina del primo numero di The Carl Barks Library of Walt Disney’s Comics and Stories in Color

Correva l’anno 1992 e negli Stati Uniti le pubblicazioni dei comic books disneyani erano curate dalla Gladstone, casa editrice creata appositamente dall’appassionato e collezionista Bruce Hamilton. Occorre dire che in quel periodo le pubblicazioni a fumetti Disney non erano neanche lontanamente vicine ai numeri di vendita che avevano raggiunto nel passato, quando collane come Walt Disney’s Comics and Stories vendevano anche un milione di copie al mese.

Hamilton, però, riteneva che fosse ancora possibile far leggere le storie di Mickey, Donald e compagnia ai lettori americani, giovani e meno. E aveva un desiderio, in particolare: far conoscere al grande pubblico chi, con le sue storie e i suoi disegni, aveva contribuito in maniera decisiva a far raggiungere quei numeri alle storiche testate disneyane. Stiamo parlando di Carl Barks, l’Uomo dei Paperi.

Già tra il 1984 e il 1990, con il marchio Another Rainbow, Hamilton aveva pubblicato la Carl Barks Library, opera in trenta volumi contenuti in dieci mastodontici cofanetti che raccoglieva l’intera produzione di Barks disponibile fino a quel momento. Un’iniziativa apprezzatissima e tuttora ricercatissima, ma con due difetti: era costosa ed era di grandi dimensioni anche fisiche, non adatta ai più giovani e lontana dalla disponibilità di molti potenziali lettori.

Così, appunto, nel 1992 la Gladstone iniziò la pubblicazione di The Carl Barks Library of Walt Disney’s Comics and Stories in Color: albi a colori di grande formato ma più maneggevoli, più vicini alle abitudini di lettura del grande pubblico, e soprattutto decisamente più economici rispetto alla Library di Another Rainbow. L’intuizione di Hamilton evidentemente si rivelò giusta, visto che la serie arrivò tranquillamente a conclusione nel 1996 con l’albo numero 51.

US Gladstone 1

La copertina del primo numero di The Adventures of Uncle Scrooge McDuck in Color

Nel frattempo, vennero pubblicate anche altre serie con lo stesso formato contenenti storie dello stesso autore: The Carl Barks Library of Donald Duck Adventures in Color (25 albi tra il 1994 ed il 1996), The Adventures of Uncle Scrooge McDuck in Color (56 albi tra il 1996 ed il 1998), e ancora sei albi dedicati a Gyro Gearloose (Archimede Pitagorico), due con le storie di una pagina di Uncle Scrooge e uno con le storie natalizie contenute negli albi omaggio pubblicati negli anni Quaranta del secolo scorso.

A seguire, Gladstone avrebbe pubblicato ulteriori albi simili con storie di Don Rosa (due serie di quattro albi, la prima interamente dedicata alla Life and Times of Scrooge McDuck) e di William Van Horn (una serie da quattro albi).

Ma in tutto questo, cosa c’entrano le trading cards? C’entrano eccome.

Sin dalla prima uscita della Library of Walt Disney’s Comics and Stories a ogni albo venne allegata una card, ma all’inizio fu scelto uno strano sistema di distribuzione: nei primi quattro albi vennero allegate le prime quattro carte, ma in modalità casuale. Così, acquistando il primo albo non era affatto detto che si venisse in possesso della prima trading card, ma poteva capitarne una qualunque tra la numero 1 e la 4; andò così anche per le successive tre uscite.

Lo stesso sistema venne applicato agli albi dal numero 5 all’8; anche se le cards furono rese visibili all’acquisto dell’albo, il sistema risultò essere a dir poco cervellotico ed evidentemente in Gladstone a un certo punto se ne resero conto, dato che dall’albo numero 9 in poi si procedé in maniera normale, allegando a ogni albo la card con il corrispondente numero.

In definitiva, esistono tre serie di trading cards Gladstone dedicate a Carl Barks:

  • la serie Walt Disney’s Comics and Stories, composta da 52 cards (come detto gli albi della serie sono 51, ma l’ultimo albo contiene una seconda card bonus), divise tra 26 Heroes Cards con bordo oro e altrettante Villains Cards con bordo nero;
  • la serie Donald Duck Adventures, composta da 25 cards, che recano sul fronte immagini delle storie pubblicate negli albi corrispondenti e, sul retro, le cover degli albi di prima pubblicazione delle stesse storie;
  • la serie Uncle Scrooge Adventures, composta da 56 cards e illustrata seguendo la medesima logica di Donald Duck Adventures.

Gli albi delle altre collane Gladstone non contengono cards. Fa eccezione soltanto un’ultima serie di quattro trading cards dedicate a Don Rosa e allegate agli albi contenenti le puntate di The Life and Times of Scrooge McDuck.


Premessa e avvertenze

Prima parte: Introduzione e Gallery 1979-1990

Seconda parte: Gallery 1991-1994

Terza parte: Gallery 1995-1997

Autore dell'articolo: Alessandro Cella

Nato a Roma nel 1966 (Topolino n. 577: copertina dorata di Carl Barks; prima storia Zio Paperone e il tesoro di Marco Polo; evidenti segni del destino), dopo aver imparato a leggere su Topolino passa a Il Giornalino, dove conosce ed apprezza Asterix, Lucky Luke e Il Commissario Spada. Continua a seguire il mondo Disney da una certa distanza, fino al 1993, quando un viaggio a Parigi con l'allora fidanzata (oggi moglie) con relativa tappa a EuroDisney segna il definitivo riavvicinamento a tutto ciò che riguarda Burbank e dintorni. Da allora inizia la caccia a VHS (ora DVD), oggettistica, libri (possiede ormai una importante biblioteca di riferimento), ecc. Naturale il riavvicinamento al fumetto, sebbene passando prima dalle pubblicazioni USA, per tornare solo in seguito a quelle italiane; oggi raccoglie Zio Paperone, Le Imperdibili, I Maestri Disney, Walt Disney's Comics and Stories ed Uncle $crooge. Fuori dal mondo Disney, oltre ai personaggi già nominati, apprezza i Peanuts, Rat-Man, Lupo Alberto, Little Nemo. Impiegato in una ditta che commercializza arredobagno, è appassionato di Beatles e di Franco Battiato altrettanto quanto lo è del mondo Disney, e come ogni vero romano tifa per la squadra che ha portato il calcio nella Capitale.