Paperino ai Mondiali di calcio

Il Classico su cui venne pubblicata per la prima volta
Nel 1974 leggevo già Topolino da diversi anni e, con i soldi che mi dava mio padre, compravo anche altre pubblicazioni Disney come Gli Albi di Topolino, Almanacco Topolino e I Classici Disney.
Amavo particolarmente quest’ultima testata, che non conteneva pubblicità, ma solo le migliori storie già pubblicate su Topolino che, con la realizzazione di tavole di raccordo, formavano un’unica, lunga storia.
Il Classico che uscì nel maggio del 1974, intitolato Paperino ai Mondiali, era però anomalo rispetto agli altri della stessa collana, in quanto presentava due lunghe storie inedite: Paperino ai Mondiali di calcio di Romano Scarpa, sia ai testi che ai disegni, e Paperino calciatore con i testi di Gian Giacomo Dalmasso e i disegni di Marco Rota; era inoltre presente una lunga parte redazionale scritta da Gaudenzio Capelli con la storia delle edizioni precedenti e la presentazione dell’imminente Mondiale di calcio in Germania Occidentale, con le squadre partecipanti, gli stadi e tante altre informazioni. L’impostazione era simile al Classico del 1972 dal titolo Pippo alle Olimpiadi, che presentava una storia inedita e lunghissima dello stesso Scarpa, Pippo e i parastinchi di Olympia e poi gli articoli sulle Olimpiadi sempre a cura di Capelli.

La splash page iniziale della storia
La storia Paperino ai Mondiali di calcio inizia con un lungo prologo ambientato nelle brughiere scozzesi nei tempi remoti delle contese fra i clan. Ci sono due clan rivali, quello dei Paperi (con l’avo di Paperone, Pac Macpapp e suoi parenti) e quello dei Bass Rock (con l’avo di Rockerduck, Macrocker e i Bassotti/Bass Rock); ci sono inoltre le Streghe delle rupi rosse (ricordano le Arpie di Zio Paperone e il vello d’oro di Carl Barks) che inventano il gioco del calcio, facendo affrontare i due clan in una partita con tante zucche che vanno calciate dentro il portone del castello rivale; perderà la squadra che subisce il gol con la zucca con dentro il penny jellato inserito a casaccio da una strega.
La partita è molto divertente e vede il clan dei Paperi trionfare con un rigore calciato da Paperino; con questa vittoria, la squadra di Paperone acquisisce un terreno fertile, oltre ad un trofeo d’oro simile a quello creato dallo scultore italiano Silvio Gazzaniga proprio per i Mondiali del 1974.
Questo lungo prologo storico, in realtà, si rivela un lungometraggio che Paperone presenta a Mister Stopper, ispettore del Comitato Nazionale per i Mondiali di calcio, per avere la concessione dei diritti televisivi per Paperopoli. Ai diritti è interessato anche Rockerduck che presenta a Mr. Stopper un breve filmato con un valligiano dello Yodlerstein, staterello del centro Europa, straordinario nel giocare a calcio. Inoltre, Rockerduck rivela che il valligiano, chiamato Franz Paperott, è realmente un dribblatore formidabile ed è disposto a farlo giocare in Nazionale in cambio dei diritti Tv.

Un salvataggio fraterno!
La storia vira verso il giallo, con i tre nipotini che scoprono che Franz Paperott cela un segreto, dato che sotto la capigliatura posticcia, nasconde due elettrodi. Paperone, i nipotini e Mr. Stopper partono allora per lo Yodlerstein seguendo Franz Paperott: qui la vicenda avrà la sua svolta, dal momento che in un laboratorio situato nel “Dente del Ciclope”, si scopre che Hans, il fratello inventore di Franz, gli ha innestato gli elettrodi per condizionarlo elettronicamente e potenziare le sue capacità calcistiche. Hans ha infatti rinunciato a carriera ed ambizioni per amore del fratello che sognava di essere un grande calciatore; quando Franz si pente dell’imbroglio, Hans, in un impeto di ira verso il fratello, distrugge il laboratorio, ma poi nelle commoventi vignette finali della sequenza si riscatta e salva Franz dalla morte.
Paperone intanto ha stretto un patto con Amelia che prevede la cessione della Numero Uno in cambio della trasformazione di Paperino in un portiere paratutto da far giocare in Nazionale e quindi rientrare in gioco per la concessione dei diritti televisivi; questa è la parte più debole della trama, è poco credibile infatti che Paperone ceda la sua adorata moneta, sia pure per poter contrastare il suo acerrimo rivale.
Paperino diventa così un portiere eccezionale e sono esilaranti le scene in cui para qualsiasi tiro del grande calciatore Rolf Ball, perfino le cannonate (letteralmente palloni sparati col cannone) e addirittura i piselli lanciati con la cerbottana.

Nel frattempo, Rockerduck, ignaro del patto tra Paperone e Amelia ma col desiderio di nuocere al rivale, nasconde la Numero Uno, posizionando al suo posto il penny jellato ereditato dal suo avo (e qui ci si ricollega con la parte iniziale della storia ambientata in Scozia); Amelia, accortasi dello scambio, toglie allora le facoltà di paratutto a Paperino e quindi la Nazionale, dopo aver perso il goleador Paperott, deve fare anche a meno dell’eccezionale portiere. Ma oramai, i contratti con cui Mr. Stopper ha concesso i diritti televisivi a entrambi i contendenti son stati firmati e validi e quindi la sfida fra i due magnati si sposta nello spazio, dove ciascuno vuole distruggere il satellite dell’altro.

Il primo esemplare di papero-satellite!
Paperone invia nel cosmo Paperino con una capsula spaziale e Rockerduck fa lo stesso con i Bassotti. Paperino ha la meglio distruggendo il satellite di Rockerduck, ma, a causa della sua goffaggine, demolisce anche il satellite di Paperone ed è quindi costretto nella vignetta finale a diventare un papero-satellite, similmente a come Fantozzi sarà un uomo-parafulmine nel finale di Il secondo tragico Fantozzi del 1976.
Romano Scarpa per Paperino ai Mondiali di calcio ha preso a pretesto lo sport (come ha già fatto per Pippo e i parastinchi di Olympia e farà successivamente per le Paperolimpiadi) per creare una trama imponente e dall’intreccio complesso, ma dallo svolgimento lineare e appassionante, che non sfigura nei confronti dei capolavori creati in precedenza.
Per la sua peculiarità di storia legata ai Campionati del mondo di calcio, Paperino ai mondiali di calcio è stata ristampata in volumi di carattere calcistico in alcuni anni in cui si è svolto l’evento: 1982, 1990, 1998 e 2006. Inoltre, è stata ristampata sul numero 30 de Le grandi storie Disney – L’opera omnia di Romano Scarpa e sui Grandi Classici Disney 30, due volumi che sono stati pubblicati anche essi in anni di Mondiali (rispettivamente 2014 e 2018).
23 APR 2025