Topolino 3622

28 APR 2025
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Una cover libraria!

La copertina di Andrea Freccero sintetizza bene la direzione di Alex Bertani, con la presenza dei giovani Newton Pitagorico, i nipotini Qui e Tip, il solenne Pico de Paperis e i classici Topolino, Paperino e Pippo. Tutti insieme per celebrare la degna e importante Giornata Mondiale del Libro, ricordato in un interessante articolo che promuove il valore dei club di lettura. Molto apprezzata la scelta di usare, come sfondo, una pagina dal Graduale Romanum de tempore et sanctis, stampato a Cracovia nel 1600: una bella scelta europeista, che controbilancia il provinciale uso dei dialetti.

Il numero si apre con Ritorno a Casa De Pippis, scritta da Alessandro Sisti e disegnata da Alessandro Perina. Si tratta di una storia molto classica, che brilla grazie alla quantità innumerevole dei vari cugini di Pippo. Gli spassosi nomi inventati dallo sceneggiatore lombardo (già Premio Papersera 2024) valgono la lettura. Sisti si era già cimentato con i parenti pippeschi nella lunga I bis-bis di Pippo. Ricordiamo, infine, come sia stato Bill Walsh, nel cervello del secolo, a proporre bizzarri consanguinei (oltre ad aver inventato Sfrizzo).

Pippidi ovunque

E, in tema di Pippo, consigliamo la visione del documentario Not just a goof, sulla realizzazione del capolavoro d’animazione In viaggio con Pippo.

Roberto Gagnor e Federico Franzò propongono un azzardato team-up tra Paperon e Dinamite Bla alla ricerca di un tesoro in Zio Paperone e il segreto della pietra buzzurra. Rispetto ad altre sceneggiature dell’autore torinese, questa risulta meno appesantita da battute tecnologiche e social a rischio di non essere capite in poco tempo. La storia fila piuttosto bene, nonostante rischi spesso di deragliare nel caos. Nota di merito a Fiuto Joe, che si rivela un ottimo contraltare agli approccio buzzurri e superficiali del suo padrone.

Escher, Asterix e i Bassotti

Torna la serie di Lord Hatequack con La Banda Bassotti e il modulo fantasma. Giulio Gualtieri e Carlo Limido confezionano una trama divertente e dal giusto sapore inquietante, mischiando i fantasmi con lo spettro, purtroppo realistico, della burocrazia. Una bella vignetta quadrupla rimanda alla memoria una celebre scena de Le 12 fatiche di Asterix, con il mitico lasciapassare A38.

La storia scandinava Zio Paperone, Paperino e il Decino inviolato, di Gaute Moe e Arild Midthun non risulta molto intrigante, al netto dei begli scorci di Oslo e della natura norvegese, terre magnifiche di cui consigliamo la visita.

Un Topolino serio

Infine, il terzo episodio di Terravento – storia di Alex Bertani e Luca Barbieri e disegni di Mario Ferracina – comincia a mostrarci qualcosa di più di questo fosco e desolato futuro. La necessità di sopravvivere in condizioni climatiche decisamente avverse permette a Topolino di tirare fuori una gamma emozionale ed espressiva diversa dal solito: dolente, responsabile e malinconico. Vedremo come andrà a finire, ma per il momento si tratta di un progetto interessante e non banale.

Prosegue infine la rubrica Fumettando, questa volta dedicata a come disegnare Brigitta insieme a Federico Butticè, e si fa notare il segnalibro magnetico come gadget, perfetto compagno della giornata mondiale del libro. Il nostro augurio è di trovare il libro giusto per voi. E cominciare a viaggiare!



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Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.