Trading Cards – Disney Anthology
Dopo avervi presentato nei mesi scorsi un lungo excursus sulle trading cards Disney dal 1933 fino ai giorni nostri (che vi consigliamo di recuperare qualora lo aveste perso!), dopo un anno esatto trascorso dal suo lancio ufficiale, eccoci ora finalmente arrivati a parlare dell’ambizioso progetto varato lo scorso autunno. Vediamolo nel dettaglio!
2024
Annunciata il 7 ottobre 2024 con un trailer che presentava il contenuto del Treasure Box, Disney Anthology è la prima serie di trading cards Disney di Panini Comics, che si avvale della direzione artistica del celebre content creator Dario Moccia, affiancato dall’esperto disegnatore Claudio Sciarrone. Sul retro di ogni carta si trova un sintetico commento dedicato all’opera di animazione rappresentata, scritto da Valerio Paccagnella.
Composizione
La collezione, composta da un totale di 150 trading cards, ognuna dedicata ad un’opera d’animazione Disney diversa, è un vero e proprio atto di amore alla storia dei cartoni disneyani, spaziando sia dai classici corti animati fino ai lungometraggi e le serie tv degli ultimi anni.
Ogni Treasure Box (dal prezzo di listino di 140 €) è composto da:
- 1 Checklist Card (con la “mancolista” di tutte le card e un disegno inedito di Claudio Sciarrone). Esiste anche una versione unica della Checklist Card, con gli autografi dei sette personaggi Disney;
- 1 Guida di 24 pagine;
- 1 Medallion Card;
- 1 Memorabilia Card;
- 6 Pacchetti Deluxe (ognuno contenente 7 Regular Card + 3 Special Card). Nei 6 pacchetti, è possibile trovare 24 Regular Card con effetto lucido/opaco, 14 Regular Card con effetto Rainbow Holo, 4 Regular Card numerate e 18 Special Card;
- 1 Promotional Card: per chi effettuava un preordine entro l’11 novembre 2024, veniva data una carta speciale dedicata a Steamboat Willie, disegnata da Ivan Bigarella.

Gli elementi contenuti nel Treasure Box
Le card dell’intera collezione sono composte da:
- 110 Regular Card, stampate con effetto rilievo lucido/opaco oppure Rainbow Holo. Inoltre, sono stati realizzati 10 diversi effetti olografici, corrispondenti ad una diversa tiratura numerata: Glitch Holo (500 copie), Sparkle Holo (300), Crossed Holo (200), Drop Holo (100), Carnival Holo (75), Mirror Holo (50), Marble Holo (25), Cosmo Holo (10), Shattered Holo (5) e Fireworks Holo (1);



10. Building a Building di Francesco Mazziotta
28. Music Land di Mattia Di Meo
35. The Old Mill di Giulio Rincione



45. The Ugly Duckling di Maira Ranieri
90. Home Made Home di Francesco Mazziotta
94. The Simple Things di Lorenzo Colangeli



99. Scrooge McDuck and Money di Sara Ruggieri
104. Donald Duck: Stuck on Christmas di Riccardo Robaldo
110. Steamboat Silly di Simone Peano
- 40 Special Card, che si dividono in:
- 10 Lenticular Card: con effetto profondità a tre dimensioni;
- 10 Canvas Card: ovvero piccoli quadri stampati su carta telata;
- 10 Glow-in-the-dark Card: che brillano al buio;
- 10 Cel Card: strutturate in illustrazioni sovrapponibili che ricordano l’animazione tradizionale. Infatti, per completare ogni cel card bisogna trovare due pezzi: lo sfondo e il personaggio stampato su carta trasparente.



L5. The Little Whirlwind di Cecilia Petrucci
CN3. Tugboat Mickey di Ivan Bigarella
CN10. The Prince and the Pauper di Francesco Mazziotta



G8. Camp Dog di Zufo
G10. Pluto’s Christmas Tree di Fabio Mancini
C9. Mickey and the Seal di Stefano Martinuz
Inoltre, ci sono altri oggetti extra per la raccolta:
- Le Medallion Card, in cui è incastonata un’icona in metallo dei sette standard characters Disney (Mickey Mouse, Minnie Mouse, Donald Duck, Goofy, Pluto, Daisy Duck e Pete), protette da una speciale custodia trasparente. Lo sfondo mostra i personaggi a teatro (uno scenario ispirato a Orphan’s Benefit del 1934) ed è stato disegnato da Veronica Ruffato, mentre i volti nei medaglioni sono di Palmen.

- Le Memorabilia Card, che comprendono quattro sottocategorie:
- Badge Card, ovvero 20 toppe di tessuto ricamato dedicate ad altrettante opere d’animazione. Quattro sono disegnate da Simone Peano, mentre gli sfondi in bianco e nero che si alternano sono tre in totale e sono stati realizzati da Ale Giorgini ispirandosi allo stile di Tom Oreb.

- Frame Card, con fotogrammi cinematografici stampati su pellicola trasparente (secondo Dario Moccia, il progetto iniziale prevedeva di fare una Frame Card per ognuna delle 150 carte, ma poi sono diventate “solo” 50).

- Signed Card: sette carte dedicate ai sette Standard Characters presenti nelle Medallion Cards, disegnate da Fabrizio De Tommaso. Ognuna è firmata a mano dal calligrafo Andrea Russo, che ha riprodotto le firme dei personaggi Disney che si possono trovare nei parchi di divertimento come Disneyland e EuroDisney. Pare che ognuna abbia una tiratura di 200 copie, ma non vi è conferma ufficiale.

- Le rarissime Sketch Card, artwork originali disegnati direttamente su carta dagli artisti Disney, in copia unica per ogni card della collezione. Si tratta infatti di opere originali di autori come Andrea Freccero, Corrado Mastantuono, Enrico Faccini, Emmanuele Baccinelli, Blasco Pisapia e Simona Capovilla, fra gli altri. Va notato come, almeno una carta sia dedicata ad un corto non presente nelle 150 opere della collezione: si tratta di Donald Double Trouble di Libero Ermetti, ma potrebbero esistere altri casi.




Crazy over Daisy di Simona Capovilla
Mickey’s Grand Opera di Casty
Computer.don di Enrico Faccini
The Sorcerer’s Apprentice di Corrado Mastantuono




How To Ride a Horse di Lucio Leoni
The Sleepwalker di Libero Ermetti
Pomp and Circumstance di Francesco Guerrini
Clock Cleaners di Claudio Sciarrone
Considerazioni
Il risultato finale di Disney Anthology, da un punto di vista artistico, è altissimo. Moccia ha riunito una serie di abili artisti, quasi tutti esterni al mondo Disney, e ha dato suggerimenti e indicazioni che hanno portato ad un risultato decisamente variegato.
Ogni autore si è sbizzarrito nel creare illustrazioni spesso complesse e non banali, senza farsi mai limitare dall’angusto spazio della carta. Ogni corto è stato valorizzato con amore e cura, creando piccoli capolavori e andando oltre al semplice disegno, con l’uso di tecniche diverse come il decoupage, la doratura e la plastilina. Sciarrone infine, forte della sua trentennale esperienza Disney, ha saputo esaltare lo stile particolare di ognuno senza che i personaggi ne venissero impattati.
Dal punto di vista delle carte, invece, non sono stati riscontrati particolari difetti, a parte qualche eccesso di silvering (si tratta di alcune piccole macchie argentate sul bordo superiore o inferiore della carta, dovuto al taglio in fase di stampa). Inoltre, l’impossibilità di comprare bustine singole, la moltiplicazione delle tirature e l’essere condizionati dal singolo box, non hanno reso la collezione popolare. Questo, però, è un trend che ha già coinvolto molti altri set di trading cards.

Da segnalare anche un grossolano errore in fase di distribuzione e promozione del binder ufficiale di Disney Anthology, che si presenta chiaramente non adatto alla collezione, in quanto composto da tasche trasparenti con sfondo nero, impedendone la consultazione da entrambi i lati, come da abitudine per le card collezionabili (al contrario di quelle giocabili, che presentano sempre il medesimo soggetto sul retro).
In base al numero di carte numerate presente in ogni box e alle diverse tirature numerate (da 500 a 1 singola copia), si può dedurre come siano stati realizzati, complessivamente, 34.815 box. E, dato che ci sono 60 carte in ogni box, possono esserci “solo” 13.055 set misti di carte.
Al netto dei freddi numeri, il risultato finale è comunque maestoso perchè rende giustizia alla grande animazione Disney. La selezione copre tutti i cortometraggi più importanti, assegna il giusto spazio alle Silly Simphonies e lascia spazio anche a materiale moderno. Vale la pena citare i geniali corti di Paul Rudish, il brillante reboot di DuckTales e la corretta presenza di Fantasia 2000.
Disney Anthology ha avuto un certo successo online su Telegram, con un canale dedicato agli scambi in ogni regione e un canale di raccolta di tutte le immagini. Qui il link se volete visionare tutte le carte e le sketch card in via di ritrovamento.
Conclusioni
Non è semplice sintetizzare un lavoro eminentemente grafico, usando solo le parole. Abbiamo cercato di sopperire con le immagini ma, anche così, si tratta di un risultato parziale. I talenti sintetizzati in Disney Anthology hanno prodotto decine di eccezionali disegni. Per questo, speriamo che Panini Comics realizzi in futuro un volume in cui pubblicare tutto quanto collegato a Disney Anthology.
Detto questo, per chi non avesse seguito la collezione, invitiamo ad andare alla radice. Perchè non dobbiamo dimenticare, parafrasando Walt Disney, come tutto sia cominciato da un corto. Per cui, programmate una bella serata organizzando una magnifica compilation di cortometraggi animati Disney. Non ve pentirete.
27 GIU 2025