PK Giant 58 Double Special Edition – Super / Duckmall

02 DIC 2021
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PK Giant 58

Ad aprile 2021 commentavamo l’ultimo numero di PK2 Giant, ringraziando Alex Bertani per aver chiuso la ristampa della serie e sperando in una possibile riproposizione dei due speciali mancanti e delle storie brevi rimaste escluse.

Forse siamo stati ascoltati, dato che è uscito un nuovo albo che raccoglie Super, lo Speciale 00 uscito nell’agosto 2000 come ultimo spin-off di PKNA, e Duckmall, primo e unico volume extra di PK2 uscito nell’agosto 2001. La ristampa presenta solo i fumetti, con un editoriale di presentazione che annuncia per aprile 2022 un’altra uscita. Ulteriore e gradita sorpresa la copertina inedita di Sciarrone, che mostra il centro commerciale teatro delle vicende del secondo albo qui ristampato.

Gli speciali di PKNA erano nati per occupare lo spazio estivo, costruiti come serie di brevi collegate da un filo conduttore, come dicevamo in questa recensione. L’albo del 2000 non fa eccezione: tutte le storie hanno un tema in comune – il supereroe, il suo ruolo, il rapporto con la società, e via dicendo – legate insieme da un fotoromanzo con protagonista Oskar Bertoni, il metafumettistico personaggio che imperversava nelle rubriche del magazine come figura totalmente assurda (volto e corpo prestati dall’autore Davide Catenacci). Già questo rende l’idea di come l’ultimo speciale fosse del tutto surreale, ben poco serio e molto sopra le righe, sempre pronto a buttarla in caciara.

Il fotoromanzo, demenziale e davvero divertente, non ̬ presente in questa ristampa Рprobabilmente avrebbe avuto bisogno di troppe spiegazioni -, mentre era stato pubblicato su PK РIl mito 17. Le storie, pur ben strutturate e realizzate dagli autori di punta РFaraci, Artibani, Cordara, Sisti, Enna Рrisultano invece poca cosa. In certi casi sono vicende che anticipano le atmosfere poco realistiche e sempre facilone di PK- Pikappa.

La storia di Sisti, ad esempio, gira su sé stessa senza nessuna pretesa, mentre Faraci realizza una trama metafumettistica di poco interesse. Artibani scrive una storia infarcita di idee su come si sceneggia un fumetto di supereroi, ben gestito ma non propriamente in linea con la testata. Macchetto invece scrive una vicenda senza capo né coda, salvata solo dagli stupendi disegni di Manuela Razzi.

Si respira per tutto l’albo una certa leggerezza, in cui i disegnatori non sono i più blasonati della collana. Inoltre, il numero non presenta alcun fattore di continuity rilevante e le storie non vogliono davvero raccontare nulla. La redazione era alacremente al lavoro per realizzare la nuova testata di PK2, e lo Speciale 00 era una pratica da sbrigare con scioltezza.

Immagine promozionale di Super, uscito nell’agosto 2000

Lo speciale dedicato a PK2, invece, funziona decisamente meglio. Lo scopo dell’albo è mostrare il vasto cosmo di personaggi nuovi introdotti con la seconda serie. Si tratta di sette storie da 10 tavole ciascuna (più quattro tavole di prologo ed epilogo) ambientate al Duckmall, il centro commerciale di Paperopoli introdotto in Carpe Diem, dove Paperino lavora per l’agenzia di sicurezza StarCorp.

Ogni storia presenta un personaggio diverso ed è scritta e disegnata da vari autori. Se le prime due vicende appaiono piuttosto risibili e alquanto modeste (specie la seconda), nel Piatto del giorno abbiamo un Francesco Artibani assai carico, che usa con caustica ironia Angus Fangus e Mike Morrighan e tratteggia in maniera spietata il mondo del giornalismo, creando una struttura narrativa robusta in cui tutti i pezzi si incastrano con estrema disinvoltura. Pastrovicchio, pur non avendo scene d’azione, si muove bene nell’uso dei personaggi secondari.

La storia successiva, Qualcosa che manca, è la punta di diamante dell’albo. Bruno Enna ci porta in un’ordinaria giornata di Lyla, che cerca di trovare un senso nel suo essere bloccata in un tempo che non le appartiene. L’autore sardo ci aveva già portato in un viaggio nella mente del droide in Frammenti d’autunno e qui, sempre in coppia con l’abile Claudio Sciarrone, ci mostra tutte le idiosincrasie di un mondo umano fatto di librai ipocriti, promotrici consumistiche, bambini mostruosi e genitori orribili. Nonostante i difetti di questo tempo, comunque, Lyla sarà capace di trovare il suo spazio.

Una storia tutta al femminile di Gaja Arrighini e Silvia Ziche ci porta in una commedia anticipatrice dei meccanismi registici di Camera Café, strizzando l’occhio all’innovazione presente in Motore/Azione. Infine, menzione di merito ai bei disegni di Corrado Mastantuono, che ci mostra nella storia finale Paperinik e si collega al filo conduttore, sempre con i propri disegni.

Il fatto che tutta la storia ruoti attorno a Waldo, la mascotte del centro commerciale con un dollaro impresso sulla pancia e le piume piene di soldi, fa riflettere sulla mentalità potentemente consumistica tipica della fine degli anni Novanta. Al contempo, i gadget del pulcino che scrutano il mondo per individuare storie da raccontare anticipano l’onnipresenza contemporanea dei social media.

Un albo, questa ristampa, mal riuscito nella prima metà ma con qualche perla poco nota nella seconda. Imprescindibile per chi ha continuato la ristampa di PK Giant e ottimo segnale di cortesia nei confronti del lettore da parte di Panini.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.