Mickey Mouse Mystery Magazine 3 – Mousetrap / Firestorm

07 GEN 2022
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MMMM 3

La ristampa di Mickey Mouse Mistery Magazine, eccezionale testata spillata uscita attorno al 2000 con Topolino da solo nella gigantesca Anderville in situazioni ad alta pericolosità, continua purtroppo con una nota sgradevole. Le due pagine di contenuti speciali presenti nei primi due numeri sono state eliminate, avendo quindi in questo numero solo le due storie a fumetti. Non poca cosa, comunque, dato che si tratta di due storie eccezionali.

Mousetrap presenta i testi di Francesco Artibani e i disegni di Giuseppe Zironi. Si tratta di una storia molto interessante in cui il protagonista si ritrova stretto in un angolo, in una vera e propria trappola per topi, come da titolo. Infatti, senza andare troppo nel dettaglio, lo vediamo costretto a partecipare ad una rapina in banca, con tutte le conseguenze del caso. Artibani è un maestro nel costruire atmosfere torbide, tra le umide mura del carcere di Older, quelle dalla fogna di Anderville oppure tra le pareti marmoree della banca, tra una sparatoria e un inseguimento ad alta velocità.

Si tratta, come sempre in MMMM, di fumetto realistico, adulto, maturo. A valorizzare la trama è la presenza dei cattivi, una vera e propria triade del male che è enfatizzata dall’essere tragicamente reale: il potere politico, industriale e criminale sono nella mani dei grandi burattinai, che scelgono i propri bersagli con spietata cura.

Il gioco degli inganni continua fino all’inaspettato finale, capace comunque di lasciare porte aperte. Zironi intriga con il suo tratto sporco e frenetico, anche se in alcune tavole risulta affrettato, specie nelle pose di Gloria Gump. Da notare, infine, come proprio quest’ultimo personaggio e la sua murena chiusa nell’acquario strizzino felicemente l’occhio ad Ursula da La sirenetta, compreso un piacevole accostamento grafico.

In Firestorm invece abbiamo ai testi Tito Faraci e ai disegni Alessandro Perina. Le prime cinque tavole sono spettacolari, con pochi dialoghi perfettamente arguti e un Topolino in pericolo di essere travolto da una pericolosa bomba ad orologeria. Si tratta di scene ad alta tensione, che si susseguono per tutta la trama. Un esempio particolarmente vivido è la sequenza della fuga in hotel.

Un esempio dell’ottimo lavoro di Perina nella costruzione delle vignette

Faraci ha poi l’azzeccata idea di inserire una parte tranquilla, di placida attesa, prima dello scontro finale. Ne approfitta per arricchire la lore di Anderville, inserendo l’isolotto di Sunrock come antico avamposto ribelle contro gli invasori inglesi ai tempi della guerra d’indipendenza, episodio che diede il via alla fondazione della città. Inoltre, la trama con Topolino si alterna a scene di carattere procedurale, ambientate nel gigantesco tribunale di Anderville. Perina realizza un lavoro eccellente, soprattutto per quanto riguarda i personaggi secondari, sempre molto caratterizzati. Di notevole impatto anche la doppia splash page con gli elicotteri.

Da sottolineare poi la cura per la continuity, con la presenza, in un paio di vignette, di Chester Soup (il catastrofico giornalista della serie di storie brevi all’epoca pubblicata nello stesso numero) e la muta apparizione di un personaggio della giuria, che si rivelerà centrale nell’episodio successivo.

Infine, momento nostalgia per la raffinatezza degli apparati critici del marzo 2000: nel numero 5 erano presente cinque pagine di preziosi e dettagliati riassunti di tutta la complessa vicenda del processo Lasswell, con i vari personaggi citati (da quelli principali a quelli nominati ma apparsi solo negli articoli) con il consueto e maturo taglio giornalistico. A paragonarli all’assenza totale di contenuti in questa ristampa, ovviamente, un poco spiace.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.