I Classici Disney 386

01 GEN 2009
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Dopo la brutta performance del mese scorso non è che mi aspettassi granché dal nuovo numero dei Classici Disney. Invece scopro che in mezzo a tanta “fuffa” non si tratta di un albo da buttare interamente dalla finestra. Dopo alcune storie assolutamente dimenticabili si passa alle migliori qui ripubblicate. Si comincia con un classico “moderno” di Luciano Gatto, Paperino e lo sconosciuto dal tocco d'oro, avventura ambientata sul ring e dai toni alquanto moraleggianti. Segue poi Pippo e l'effetto ventiquattr'ore, “storia dipinta” di Chierchini, senza dubbio una delle sue minori ma comunque apprezzabilissima ancora oggi. E poi, durante la lettura, potrebbe far ripensare al classico martiniano “Topolino e l'uovo di Natale”, tra l'altro illustrato dallo stesso artista genovese più di mezzo secolo fa. Ma la vera sorpresa dell'albo è Minni e il re dei topi per i disegni di un ottimo Sergio Asteriti, una simpatica parodia de “Lo Schiaccianoci” con un inusitato ribaltamento dei ruoli dell'opera di Caikovskij. Si chiude con una storiella di Giovanna Bo e Gino Esposito, Zio Paperone e l'anti-strega vegetale, dalla trama quanto mai ciminiana (guest star la strega Roberta).

Autore dell'articolo: Davide Del Gusto

Sono cresciuto a pane, letteratura, storia e fumetti. Paperseriano dal remoto 2004, colleziono, leggo, recensisco e mi diverto con l'editing di questo sito. I miei indiscussi numi tutelari tra i fumettari sono Carl Barks, René Goscinny e Albert Uderzo, Floyd Gottfredson, Hergé, Vittorio Giardino, in rigoroso ordine sparso.