Tesori Disney 5

01 GEN 2010
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Riprendo a interessarmi della testata col suo quinto numero, dopo aver snobbato i precedenti due, perché finalmente il progetto “Tesori” sembra ritrovare una sua minima ragion d’essere ristampando il cosiddetto Ciclo Paperingio di Bottaro. Il volume si apre dunque con Paperino il Paladino (Chendi, Bottaro), racconto che Nocciola fa a Paperino su un suo antenato, appunto un valoroso paladino. La storia ha dalla sua un Donald Duck piuttosto coraggioso e determinato, capace di buttarsi a testa bassa nelle battaglie, e l’ottima idea di Chendi di usare un buffo italiano aulico per le parole di Paperino. Peccato che ci sia di mezzo un certo menestrello Gastone…
Segue Paperin Furioso (Bottaro), fin dal titolo dichiarata parodia dell’ Orlando Furioso: forse la storia migliore del ciclo, qui Paperino è paladino di re Papero Magno, e perde il senno dalla rabbia (causando guai e distruzione) quando la bella principessa Margherita, da lui liberata, va in sposa allo scudiero Ciccio. I disegni si fanno più raffinati ed eleganti, la trama è un susseguirsi di divertimento sfrenato. Apprezzabile resta anche Paperino e il Tesoro di Papero Magno (Bottaro), dove le risate non mancano di certo e dove la trama è sicuramente interessante, sia per l’avventura che per i paradossi umoristici che vengono a crearsi. Chiude il ciclo Paperino e Paperotta (Bottaro-Autelitano, Bottaro), dove un Papero Magno assediato dalle mire amorose di Matilda, si innamora di una leggiadra fanciulla (Paperotta, appunto) mandando il paladino Paperino a rapirla per sposarla. Ma nel viaggio i pericoli e le magie non mancheranno a complicare le cose al protagonista. Un’altra bellissima storia, che si distingue dalle altre sul lato grafico, qui tipico del Bottaro più moderno e affascinante, che spinge le sue distorsioni grafiche sempre più in là, talvolta in inquadrature ardite, tal altre in mostri dall’aspetto grottesco.
Se i pregi della quattro storie paperingie sono il divertimento, l’avventura e un Paperino (ma anche un Paperone-Papero Magno) molto ben caratterizzati, il difetto che si nota, soprattutto in questa veste completistica, è quello che di ciclo unitario queste avventure hanno ben poco, come del resto fanno notare anche gli articoli di presentazione. Non c’è un vero collegamento o nesso che accomuni le storie, tanto che una è ambientata in Francia e l’altra in una Paperopoli medievale. Questo diminuisce la legittimità del ciclo di essere presente in “Tesori Disney”, e di fatto rende il Ciclo Paperingio un ciclo di nome e non di fatto, derivato da cose in comune come le ambientazioni medievali, un Paperino nel ruolo di paladino con lo scudiero Ciccio, Papero Magno (a parte la prima storia) e la presenza, pur con ruoli di volta in volta diversi se non addirittura opposti, di Nocciola.
I difetti del volume in sé invece sono relativi alle censure: si plaude l’impegno di aver messo le prime tavole dei secondi tempi di ogni storia, ma vedere i dialoghi di Paperin Furioso così malamente e ridicolmente ritoccati non può che far storcere il naso a chi vede questa collana come l’edizione definitiva (e quindi migliore) delle storie presentate. Peccato, perché per il resto il volume è ok, dalla copertina di Gervasio ai sempre ottimi ed esaurienti articoli di Boschi e Becattini.

Autore dell'articolo: Everett_Ducklair