Disney Anni d’Oro 10

01 SET 2010
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Numero sottotono, e, forse, allestito più in fretta di altre volte, in cui i “contenuti speciali inediti” (sempre annunciati in copertina) sono totalmente assenti e in cui l’unica rarità presente è una debole storiella col gatto Romeo, disegnata dal bravo Al Hubbard. Per il resto, vi troviamo svariate storie ristampate più volte nell’ultimo decennio e facilmente “ospitabili” anche altrove (cioè, non necessariamente in una costosa e poco voluminosa rivista “prestige” come questa).
Si va da La tragica avventura di Paperon de’ Paperozzi (Marconi/Cavazzano), fiacca parodia – con tanto di strillo in copertina – dei personaggi di Paolo Villaggio, ambientata in una Paperopoli “italianissima” (dove è, almeno, interessante vedere il superiore che si mette nei panni del sottoposto), a Zio Paperone e la minaccia monetaria, fantasiosissima e tipica avventura di Siegel (disegnata da Scarpa), ma con scene più inquietanti – e per questo più interessanti – del solito.
Si prosegue con due – tutt’altro che eccelsi – soggetti americani, adattati in Italia e disegnati da Romano Scarpa, con protagonista Super Pippo e considerabili l’uno il seguito dell’altro (Super Pippo e il riduttore a pulsante e Super Pippo e la sfida al sultano).
L’ultima avventura del numero è Topolino e le sorprese della cinepresa (Martina/De Vita), tipico “giallo” degli anni Settanta, impreziosito dalle argute battute che si scambiano Topolino e Pippo.
Il volume si chiude con un interessante portfolio dedicato ai Diari Disney, ma l’impressione che si ha è sempre quella che a questo spazio manchino delle pagine. Pagine che non mancano, invece, alla consueta intervista al personaggio famoso di turno: Stefano Bollani, che ha avuto, in sorprendente contemporanea, buona visibilità pure sul settimanale Topolino.

Autore dell'articolo: Malachia