Disney Anni d’Oro 28

01 SET 2013
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Questo numero di Disney Anni d’Oro si apre con un’affollata ma ben gestita copertina di Cavazzano, dedicata ad una storia (in versione completa della prima tavola della seconda parte) del tardo Martina, benissimo disegnata da un Carpi in forma, arioso e ricco di dettagli mai invasivi. L’articolo ben spiega il successo dei film di fantascienza inaugurato da “Star Wars – Guerre Stellari” (1977), cui la storia fa il verso nel titolo (e basta, chè le vicende sono diverse). Anni d’Oro continua a ben citare se stesso, dopo la pubblicazione di Gufo Robot e Pianeta Esalion. E mostra come la Testata Topolino fosse sempre ben attenta a seguire le linee e le tendenze in atto.

L’altra storia corredata da articolo, Topolino e il segreto di un bambino è una vicenda promozionale per il Telefono Azzurro, prima di tre vicende sempre ai disegni di Cavazzano. Ai testi un ispirato Sisti, che in maniera delicata e dolce tratteggia una storia di violenza sui bambini e di adulti non necessariamente buoni, ma umani nei loro scatti di rabbia, comunque da perseguire. Un mondo più duro in un ambiente disney che riesce a descrivere bene e si presta a più letture e a più scopi. La gestione dei personaggi è molto buona, con Topolino, Tip e Tap davvero a tutto tondo. L’articolo accende la luce anche su degli interessanti inediti di Gatto per alcune storie sull’affidamento familiare con i Paperi. Chissà che in futuro non vengano recuperate.

Le altre storie sono un frizzante Scarpa autore completo, un Massimo De Vita da almanacco in abiti medioevali e due Proverbi dell’ottimo Scala (seguendo gli altri già pubblicati, peccato si sia sballato l’ordine cronologico…). Infine due storielle di Pippo, una di Bradbury del 1959 che forse sui Grandi Classici avrebbe avuto più senso, e un’altra dalla serie A Goofy Look at …, seguendo quella pubblicata sul numero scorso. Sono storie che ben rappresentano gli spensierati anni ’80.

Chiude il numero uno straordinario portfolio dedicato al grande Romano Scarpa, in cui varie chicche vengono pubblicate. A partire dall’inedito inglese trovato dal nostro grande utente New_AMZ e tradotto dall’altrettanto grande Sprea. Lo accompagnano delle illustrazioni particolari, da quella per una scheda telefonica a quelle per un manuale di giochi da fare in casa.

Un buon numero, che una volta di più mostra tutti i filoni interni alla testata e ne apre di nuovi, con ottimi autori e storie ben presentate. Il portfolio è ottimo ed è la testimonianza di come solo su questa testata, per ora, si possano fare degli approfondimenti seri. In attesa della gestione Panini, che con tutta probabilità sarà presente dal prossimo numero. Vedremo che cosa cambierà.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.