L’opera omnia di Romano Scarpa vol. 6
Un altro volume che presenta una qualità di storie incredibile, senza cedere mai di una virgola. Purtroppo è l’ultimo, per ora, con la maggior parte di storie con Scarpa autore completo, ma la qualità resta grandissima ed enorme.
La Fiamma Eterna è una storia che mischia avventura, azione e gag a ripetizione. Topolino è solo, spalleggiato però da una coppia di eccezionali personaggi, i due marinai irlandesi e attaccabrighe che restano nella memoria di chiunque. Infatti, uno dei tratti di Scarpa è quello di inventare per l’occasione personaggi forti, senza poi riutilizzarli, in modo da dar loro ancora più pregnanza. E in questo caso molta ispirazione arriva dai cicli di Walsh e Gottfredson, con Topolino in compagnia di qualche strano individuo, come nella Scarpa Magica oppure con il gorilla Cirillo. E in fondo, anche un personaggio memorabile e ambiguo come quello nel gigante della pubblicità resta impresso.
Con i Paperi Scarpa continua il suo lavoro possente, e non solo con la classica e molto celebrata vicenda del Colosso del Nilo. Brilla per originalità e capacità d’intreccio la gara da $ 100 $, in cui uno spunto semplice genera una grande girandola di vicende e di guai, con tutto il cast al gran completo. I paperi sono letti con garbo, senza dimenticare i loro difetti e i loro aspetti umani. Un ottimo esempio di commedia italiana in salsa disneyana.
Con Codino cavallo marino Scarpa ci dona un nuovo mondo, ispirato alle Silly Simphonies di “cartoonosa” memoria. La sua inventiva si sbizzarrisce, pieno di vulcaniche idee in un mondo sottomarino dove tutto è visto sotto una nuova lente. Da par suo Codino è un onesto e ingenuo ragazzo, che scopre con gioia e curiosità le novità di tutti i giorni, con sguardo terso e disincantato.
La farfalla di Colombo è un’altra bella avventura, con Brigitta ottimamente raffigurata. E invece con la banda Tris che iniziano le storie sceneggiate da altri sceneggiatori, oltre a Martina. In questo caso,
Roberto Catalano, in una storia a tema western a quattro righe per pagina destinata all’Almanacco Topolino.
Articoli nella buona norma, in questo numero brilla il portfolio, tutto dedicato ai disegni che Scarpa fece come omaggio agli abbonati. Sei bellissimi disegni, ben riproposti e che presentano i quadretti più vari, dai Topi ai Paperi, passando per i Sette Nani e Penna Bianca. Un ottimo lavoro, che chiude in bellezza questi primi anni di Scarpa come autore completo. Nel prossimo numero ci saranno quasi solo storie su testi altrui, con molti e interessanti stili diversi di sceneggiature.
Infine, per ciò che riguarda le edizioni delle storie, sembrerebbero tutte originali, come colori e lettering (tranne, curiosamente, l’ultima pagina del Colosso, ricolorata).