L’opera omnia di Romano Scarpa vol. 9
A parte la copertina terribilmente decontestualizzata, questo è un buon numero per capire bene Scarpa, con due storie lunghe da autore completo, una breve, un’interessante storia italo-americana con Ezechiele Lupo e tanto dei Barosso. Proprio da questo mitico duo bisogna partire presentando una storia assolutamente mitica, coinvolgente, dai tempi comici perfetti e da una certa follia latente che la contamina. Stiamo parlando del “fortunatissimo bis”, guizzante storia con un Paperino folle per un premio ed una serie di corse, rincorse e scorribande in macchina, esplosioni, disguidi ed altro ancora. Le chine di Cavazzano aiutano a rendere il tutto più dinamico. Donald è qui il personaggio più ingenuo, che si incanta per cose molto materiali e fa di tutto per raggiungerle.
Passando invece alle storie lunghe, abbiamo un assoluto capolavoro: Topolino e l’uomo di Altacraz, di cui è presente un ricco ed interessantissimo portfolio. In questa storia Scarpa propone un giallo ricco di trovate musicali bizzarre, di stratagemmi visivi intelligenti e di suspense alta, anche se si sgonfia un po’ nel finale. Invece, Topolino e il canguro di corallo è un po’ più standard, senza particolari sorprese, anche se l’intesa tra il topo e Minni è forte e ben tratatta.
Altre belle storie riempiono poi il volume. Da citare con favore la spassosa breve dedicata ai guai domestici degli aggiustatori scatenati, e la chendiana storia ambientata nella sua Venezia con gli anelli dei dogi.
Molto interessante infine una delle prime storie dello Studio Disney americano cui Scarpa collaborò, la sua unica comparsata (a parte il corale Zecchino d’Oro) nel mondo dei Tre Porcellini con il concorso di bellezza. Scarpa riesce a muovere personaggi ostici in maniera credibile e dinamica, donando grazia e garbo alla storiella.
Le edizioni delle storie sono tutte tratte dall’originale tranne la “Crociera machiavellica”, con i colori tratti dalla ristampa su Paperino, e “Il concorso di bellezza”, con i colori tratti dalla ristampa sui Maestri Disney. Inoltre, sono presenti un’interessantissima intervista a Scarpa del 1975 a cura di Silvano Mezzavilla, un bel portfolio dedicato agli studi su Altacraz e una scheda su Filo Sganga.
In definitiva un buon volume, che mischia bene storie da autore completo con altre di diversi autori. I buoni articoli e l’ottimo apparato iconografico fanno il resto. Peccato per la copertina. Assolutamente consigliato per chi fosse carente di quel capolavoro di Altacraz.