L’opera omnia di Romano Scarpa vol. 13

14 APR 2014
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Un interessante numero dell’omnia di Scarpa, che in questa occasione pubblica moltissime storie del Maestro Cimino. Il che permette di fare il punto del suo stile in quel periodo e di come sapesse passare tra registri diversi, con formati differenti, con il suo impareggiabile brio.
L’aurite acuta racconta di una tipica malattia dollaroso, questa volta però non è Paperone a soffrirla, ma Paperino. Sono invece le scaramucce con i Bassotti, ladri seri, a far da protagonista nella sabbiatura funesta, mentre di scena sono i tesori con la perla del Galles. Infine, non manca una breve con Paperino nel suo vivere quotidiano e le sfide con Gastone. Trame e filoni diversi per un unico autore.
Compare in questo volume anche molto Scarpa autore completo, che continua a recuperare il personaggio di Gancio, proveniente dalle tavole domenicali di Gonzales, con una serie di storie che non vedono più il coinvolgimento di tanti personaggi, come nei precedenti numeri, ma solo la presenza dell’amico Pippo. In ambiente quotidiano o in una caccia archeologica, Gancio viene scritto bene da Scarpa, come un personaggio maturo e “scafato”, che ne ha viste tante in giro per il mondo e che trova in Pippo tranquillità e pace.
La coppia Barosso propone un paio di avventure di ambito metropolitano con Topolino e soci, regalando gag e buone risate. Storie davvero notevole, perfetti congegni comici. Così come la storia dal Diario di Paperina, con ancora Scarpa ai testi. E appare anche l’ultima comparsa di Oscar.
Versioni quasi tutte con colori originali tranne l’aurite, la perla del Galles e il premio di pittura. Nel volume viene citata un paio di volte la cupola del deposito e relativamente all’Aurite viene detto che è la prima volta che viene rappresentata da Scarpa. E questo è vero, ma come "scoperto" recentemente sul Papersera, prima di lui sia Bottaro che Carpi l’hanno raffigurata e la prima apparizione sembrerebbe ora essere in Paperino e il ferragosto a ogni costo, di Dalmasso/Carpi del 1963. Nel volume non è presente un portfolio, ma l’ampia scheda finale è dedicata ai fratelli Barosso.
Un bel volume insomma, che pubblica ottime storie di Cimino, variegate, e dei Barrosso, oltre ad una buona presenza di Scarpa dedicata al “suo” Gancio.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.